La soglia digitale si alza: Android 10 diventa il nuovo standard
Gli utenti che partecipano al programma beta di Waze hanno iniziato a ricevere una notifica inequivocabile: i dispositivi con Android 9.0 o versioni precedenti non riceveranno più supporto. La versione 5.9.90 dell'applicazione segna infatti uno spartiacque importante, richiedendo almeno Android 10 per funzionare correttamente. Si tratta di un salto significativo rispetto agli attuali requisiti, che permettevano l'utilizzo dell'app anche su dispositivi con Android 8.0.
Il messaggio che appare sugli schermi degli utenti beta chiarisce che chi possiede versioni più datate del sistema operativo potrà continuare a utilizzare Waze nella sua forma attuale, ma dovrà rinunciare alle nuove funzionalità e agli aggiornamenti di sicurezza che arriveranno in futuro. Una comunicazione che suona come un ultimatum gentile, ma pur sempre un ultimatum.
Tempistiche e diffusione del cambiamento
Le modifiche individuate nelle versioni beta di Waze circolano già dalla fine di luglio, secondo quanto rilevato da APKMirror, ma il Play Store non mostra ancora questi requisiti aggiornati per le versioni stabili. Considerando i tempi usuali di rilascio, che vedono le novità passare dalla versione beta a quella definitiva nell'arco di una o due settimane, il cambiamento potrebbe diventare realtà per tutti gli utenti molto presto.
Questa transizione si inserisce in un contesto più ampio di aggiornamento dell'ecosistema Android. I dati più recenti indicano che appena il 5,8% dei dispositivi Android funziona ancora con la versione 9.0 o precedenti, una percentuale che suggerisce come la maggior parte degli utenti non dovrebbe risentire di questa modifica.
Confronti e strategie nell'universo Google
Interessante notare come Google Maps, l'altra grande applicazione di navigazione dell'azienda, continui a supportare dispositivi con Android 8.0 o superiori. Questa differenza di approccio potrebbe riflettere strategie diverse per i due prodotti: mentre Maps rimane l'applicazione di riferimento per un pubblico più ampio, Waze potrebbe essere vista come un laboratorio per sperimentare funzionalità più avanzate che richiedono hardware e software più recenti.
La decisione di Waze potrebbe anche anticipare una più generale revisione dei requisiti di sistema per l'intero portfolio di applicazioni Google. Alzare i requisiti minimi permette agli sviluppatori di sfruttare meglio le capacità dei dispositivi più recenti, ma comporta inevitabilmente l'esclusione di una parte della base utenti.
Conseguenze a lungo termine per gli utenti esclusi
Chi continuerà a utilizzare Waze su dispositivi non compatibili dovrà fare i conti con un graduale deterioramento dell'esperienza d'uso. Senza aggiornamenti, l'applicazione potrebbe sviluppare incompatibilità con i servizi online, problemi di sicurezza o semplicemente smettere di funzionare quando i server non riconosceranno più le versioni obsolete. Il tempo necessario perché questo scenario si concretizzi rimane incerto, ma la direzione è ormai tracciata.