WindTre lega il costo dei suoi contratti all'inflazione, aumenti in vista?

windtre ha introdotto l'indice di inflazione come parametro del prezzo dei suoi contratti

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a cura di Silvio Colombini

WindTre ha preso una decisione che quasi certamente risulterà sgradita a molti: legare il costo dei contratti all’indice di inflazione, così da attenuarne l’impatto sugli utili.

La decisione è presa, non è questione né di se né di quando; dal 2024 i contratti siglati con la compagnia di telecomunicazioni WindTre avranno un nuovo vincolo che i clienti saranno chiamati a rispettare: il vincolo all’indice di inflazione.

La nuova clausola prevede che da gennaio 2024 le tariffe si baseranno sull’inflazione misurata ad ottobre dell'anno precedente.

Apparentemente, la cosa sarebbe dovuta passare un po’ in sordina: a differenza di TIM, che aveva annunciato di voler prendere in considerazione la cosa, WindTre non aveva invece rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo… per poi Aggiornare le pagine delle varie offerte presenti sul suo sito. Pagine dove ora è presente, nero su bianco, questa novità.

Novità che, molto difficilmente, risulterà gradita a chi ha già sottoscritto un contratto con WindTre visto che, di fatto, comporterà (molto) probabili aumenti per i clienti e vantaggi solo ed esclusivamente per la compagnia telefonica.

Allo stato attuale delle cose (e difficilmente ci saranno cambiamenti), questa indicizzazione andrà a riguardare sia le tariffe mobili che quelle della telefonia fissa e l’aumento minimo previsto è del 5%, indipendentemente dal fatto che l’indice di inflazione aumenti in misura minore; aumento che verrà applicato entro il primo trimestre di ogni anno.

Non solo: non trattandosi, di fatto, di una modifica contrattuale i clienti non potranno esercitare la rescissione del contratto senza costi.

Di fatto ci sono solo due (molto limitati) aspetti che vedono i clienti oggetto di un trattamento positivo: l’arrotondamento per difetto al centesimo di questo aumento (quindi, se per esempio fosse pari a 0,885 euro diventerebbe 0,88 euro) e il fatto che l’azienda potrebbe decidere, a sua discrezione, di non voler applicare l’aumento stesso.

Come già accennato anche TIM ha intenzione di intraprendere lo stesso camino: si prevede che la cosa verrà attuata a partire da fine anno. L’unica incognita è se TIM voglia introdurre anche eventuali effetti della deflazione nei suoi contratti.