X, la piattaforma precedentemente nota come Twitter, è impegnata in una battaglia per mantenere il controllo dei marchi storici del vecchio brand. Nonostante il radicale rebranding orchestrato da Elon Musk dopo l'acquisizione del 2022, l'azienda ora di proprietà di xAI ha aggiornato i propri termini di servizio per riaffermare esplicitamente i diritti su "Twitter" e "Tweet", in risposta a una mossa legale che potrebbe minacciare il valore residuo di quei marchi registrati.
La questione è emersa dopo che Operation Bluebird, una startup cofondataggiunti da Stephen Coates, ex consulente legale generale di Twitter, ha presentato una petizione all'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti per cancellare il controllo di X sui marchi "Twitter" e "Tweet".
La società, che ha reso pubblica la propria iniziativa la scorsa settimana, sostiene che X abbia effettivamente abbandonato questi marchi eliminandoli completamente dai propri prodotti, servizi e comunicazioni di marketing, senza alcuna intenzione di riprenderne l'uso. L'obiettivo dichiarato di Operation Bluebird è rilevare queste proprietà intellettuali per utilizzarle in una nuova piattaforma di social media che sarà ospitata all'indirizzo twitter.new.
La tempistica della risposta di X è significativa. Secondo quanto riportato da TechCrunch, la piattaforma ha modificato i propri termini di servizio con decorrenza 16 gennaio 2025, introducendo un linguaggio esplicito che recita: "nulla nei Termini ti conferisce il diritto di utilizzare il nome X o il nome Twitter o qualsiasi dei marchi, loghi, nomi di dominio, altre caratteristiche distintive del brand e altri diritti proprietari di X o Twitter, e non puoi farlo senza il nostro consenso scritto esplicito". La formulazione rappresenta un'inversione rispetto alla versione precedente dei termini, che menzionava esclusivamente X senza alcun riferimento a Twitter.
La strategia difensiva di X include anche una contropetizione che ribadisce come i marchi Twitter siano "proprietà esclusiva" della società. Questa mossa appare in contraddizione con le dichiarazioni pubbliche di Musk durante il processo di rebranding: nel luglio 2022, il CEO aveva postato sulla piattaforma "E presto diremo addio al brand Twitter e, gradualmente, a tutti gli uccellini", seguito da un'implementazione rapida del nuovo nome e logo X. Tuttavia, un dettaglio tecnico testimonia l'ambiguità di questo abbandono: Twitter.com continua ancora oggi a reindirizzare a X.com, mantenendo vivo un legame infrastrutturale con il vecchio brand.
La posizione di Operation Bluebird si basa su principi consolidati del diritto dei marchi, secondo cui un'azienda che abbandona attivamente l'uso di un marchio registrato può perderne i diritti. In una dichiarazione rilasciata a Engadget, Coates ha affermato: "X ha legalmente abbandonato il marchio TWITTER, ha pubblicamente dichiarato il brand Twitter 'morto' e ha speso risorse sostanziali per stabilire una nuova identità di brand. La nostra petizione di cancellazione si basa su leggi consolidate in materia di marchi e crediamo che avremo successo. Loro hanno detto addio. Noi diciamo ciao". La startup ha già raccolto oltre 145.200 prenotazioni di handle sulla propria piattaforma in via di sviluppo, un dato che potrebbe aver allertato X sulla potenziale minaccia competitiva.
Dal punto di vista legale, la controversia tocca un aspetto raramente testato nel settore tecnologico: la gestione dei marchi dopo un rebranding totale di una piattaforma globale. Mentre casi simili si sono verificati in passato con fusioni o acquisizioni aziendali, il caso di X è peculiare perché il cambio di nome è stato volontario e accompagnato da dichiarazioni pubbliche esplicite sull'abbandono dell'identità precedente. Gli esperti di proprietà intellettuale dovranno valutare se il mantenimento del reindirizzamento del dominio e l'uso interno sporadico costituiscano un utilizzo sufficiente del marchio secondo gli standard USPTO.
L'esito di questa disputa potrebbe avere implicazioni significative per il panorama dei social media, specialmente in un momento in cui diverse piattaforme alternative stanno emergendo come risposta ai cambiamenti implementati da Musk.
Se Operation Bluebird riuscisse a ottenere i marchi Twitter, potrebbe capitalizzare sulla nostalgia degli utenti per la piattaforma originale, sebbene costruire un'infrastruttura tecnica e una base utenti competitiva rimanga una sfida enorme. Per X, mantenere il controllo su questi marchi potrebbe rappresentare sia un asset difensivo contro potenziali concorrenti che un'opzione strategica per futuri pivot di brand, anche se al momento la società sembra completamente impegnata nell'identità X come parte della visione più ampia di Musk per una "app per tutto".