Addio Asia Argento, bentornato Solar Fields

Recensione di Mirror's Edge Catalyst, il gioco d'azione in prima persona che vi mette nei panni di un'eroina esperta di parkour, alle prese con una società opprimente.

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a cura di Tom's Hardware

Addio Asia Argento, bentornato Solar Fields

Il comparto sonoro di Mirror's Edge Catalyst segue quanto fatto di buono con la grafica, con effetti sonori convincenti dominati dal respiro di Faith mentre corre e si arrampica in giro per Glass. Anche il doppiaggio italiano è valido, principalmente grazie alla scelta di non affidare la voce della protagonista ad Asia Argento, criticatissima per la sua scadente interpretazione di Faith nel primo Mirror's Edge. Questa volta il cast è composto da doppiatori professionisti per tutti i personaggi e la differenza si sente.

Per quanto riguarda l'accompagnamento musicale abbiamo ancora una volta i piacevoli brani ambient del compositore scandinavo Solar Fields, artista che ho scoperto e cominciato ad apprezzare proprio con la colonna sonora del primo Mirror's Edge. Il ritmo dei brani cambia in modo dinamico in base ai momenti del gioco, con percussioni più ritmate durante gli scontri e placidi pezzi d'atmosfera durante l'esplorazione di Glass City.

Le canzoni cambiano anche a seconda del quartiere in cui ci si trova, un dettaglio che assieme allo stile cromatico differente dei vari ambienti contribuisce a caratterizzare meglio le varie zone della città di Glass. La mia accoppiata musicale / visiva preferita (al di là del momento "wow" che vi aspetta alla fine della prima missione) si trova in uno degli ultimi quartieri che esplorerete durante la dozzina di ore necessarie per completare con calma l'avventura (che si allungano fino a circa 30 ore completando tutte le missioni e raccogliendo tutti gli oggetti collezionabili). Per intenderci, è il quartiere con le cascate e gli alberi di ciliegio, con una gamma cromatica dominata dai toni violacei.

Alla buona colonna sonora di Solar Fields, mai invadente e fuori luogo, si aggiunge il brano Warning Call dei Chvrches, una giovane band scozzese di synthpop, un gruppo salito alla ribalta qualche anno fa grazie a un album di debutto incensato dalla critica. Dopotutto, se i Depeche Mode ti chiamano per aprire i concerti di un tour in giro per il mondo probabilmente hai fatto qualcosa di buono.

La voce della bella Lauren Mayberry e il testo di Warning Call, scritta immedesimandosi nei panni di Faith e co-prodotta insiema a Solar Fields, si adattano bene al gioco, in modo simile a quanto fatto con la celebre Still Alive di Lisa Miskovsky nel primo Mirror's Edge. L'effetto è diverso, considerando che si tratta di due giochi e di due canzoni diverse, ma è convincente e promosso in entrambi i casi, al di là di gusti personali che potrebbero farvi propendere verso un brano o l'altro.

Verdetto

Mentirei se vi dicessi che Mirror's Edge Catalyst è il gioco dell'anno e sono davvero arrabbiato per l'occasione persa da DICE per limare i difetti del primo Mirror's Edge in questo reboot della saga. Aspettavo questo nuovo capitolo da tanto tempo e già quando ho provato la beta si è acceso un campanello d'allarme.

Purtroppo il campanello d'allarme non si è spento, complice un sistema di combattimento che da solo riesce quasi a rovinare tutto il gioco. Fortunatamente ci sono tanti aspetti convincenti, come il resto del gameplay e un comparto grafico che delizierà gli appassionati di avventure futuristiche. Persino gli abiti dei protagonisti sono credibili e curati in ogni minimo particolare, mentre non credo che ci sia bisogno di tessere altre lodi del design dei vari ambienti. 

Mirror's Edge Catalyst (7)

Scordatevi tuttavia di trovare un mondo pieno di vita e di personaggi con cui interagire, al di là delle persone che vi daranno gli incarichi. La città di Glass è così: asettica e fredda, quasi come se non ci fosse spazio per le emozioni in questa distopia dominata dagli interessi delle grandi aziende come la Kruger Holding. Se preferite correre in giro per verdi vallate Mirror's Edge Catalyst non è il gioco che fa per voi. Se invece non vedete l'ora di gettarvi in un'avventura open world in prima persona che prova a differenziarsi dalla massa allora non posso fare a meno di consigliarvi questo gioco.

Certo, dovrete chiudere un occhio sui momenti in cui dovrete combattere obbligatoriamente e probabilmente non vi ricorderete Mirror's Edge Catalyst per la sua trama "indimenticabile", ma gli scorci di Glass, le corse a perdifiato sui tetti della città e l'accompagnamento musicale del gioco resteranno impressi nella vostra memoria a lungo.