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a cura di Matteo Lusso

"Ora faremo un semplice gioco. Io ti chiamo, tu fai il lavoro. Non fai quello che ti dico, il moccioso muore. Non lo fai quando te lo  dico... il moccioso muore. Non lo fai dove te lo dico, il moccioso muore. Se ne parli con qualcuno, sei in ritardo o mi deludi, il moccioso muore".

Dopo il più recente (e sfortunato) Sleeping Dogs, per la nostra rubrica "Alla (ri)scoperta di..." è tempo di tornare indietro al 2002 quando lo studio interno di Sony, noto come SCE Soho Studio, sfornò The Getaway in esclusiva per PlayStation 2, un cinematografico e intenso gioco d'azione in terza persona ricco di sparatorie e inseguimenti per una Londra riprodotta fedelmente in ogni dettaglio.

Mark Hammond, ex membro della banda Collins, dopo aver scontato 5 anni per rapina a mano armata vuole abbandonare il proprio passato criminale ma Charlie Jolson, capo dei Bethnal Green Mob, gli fa uccidere la moglie e rapire il figlio per costringerlo a eseguire tutti i sui pericolosi ordini, che minano il delicato equilibrio della deliquenza londinese e danno vita a una sanguinosa guerra fra bande.

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Dall'altro lato della barricata c'è Frank Carter, detective della polizia di Londra e protagonista delle seconda metà di The Getaway, con cui "riviviamo" le avventure di Mark dal punto di vista della Legge.

La storia narrata è un perfetto mix di azione e cutscene ben eseguite, grazie all'ottima qualità grafica raggiunta su PS2 e l'espressivo doppiaggio in italiano. La Londra riprodotta si estende in modo dettagliato per 50 km², includendo luoghi simbolo come Piccadilly Circus e Buckingham Palace.

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Non essendoci una mappa da consultare o una minimappa da visualizzare in tempo reale, durante gli spostamenti in auto siamo guidati dagli indicatori di direzione della stessa. Una soluzione semplice e sufficientemente efficace - a volte capita però di "perdersi" non imboccando la strada giusta - che sopperisce alla totale assenza di un'interfaccia in sovraimpressione.

Anche durante le sparatarie non esiste una barra dell'energia, ma i danni subiti sono fisicamente mostrati attraverso le ferite e le animazioni del protagonista, per certi versi anticipando il minimalismo e integrazione dell'HUD divenuto sempre più importante nei titoli più recenti.

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Nel 2002 il principale avversario di The Getaway è stato sicuramente Grand Theft Auto: Vice City, che resta ancora oggi uno dei migliori capitoli della serie targata Rockstar Games. Eppure, sotto molti aspetti il titolo di SCE Soho Studio è una spanna sopra. Realismo è infatti la parola chiave ed è per questo che, oltre alla riproduzione molto precisa di Londra, in The Getaway è possibile guidare una Fiat Punto o un'Alfa Romeo 146.

Grazie agli accordi con svariate case automobilistiche sono infatti presenti più di 60 modelli di automobili da guidare. Anche le armi sono una copia delle controparti reali e si parte dalla pistola Glock, sino al fucile d'assalto AK-47 o il mitra HK MP5.

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Altro particolare innovativo per il periodo è la riproduzione dei danni sui veicoli durante gli urti; i modelli delle auto si deformano in base alla direzione e forza dell'impatto, le gomme scoppiano rendendo più difficoltosa la guida e, alla fine, il mezzo si ferma, a volte prendendo fuoco - però senza causare esplosioni esagerate e fuori luogo.

The Getaway ha avuto un discreto successo e il gradimento al 72% ottenuto su Metacritic ne è la conferma, tanto che due anni dopo Sony cercò di cavalcavare l'onda con un nuovo capitolo: Black Monday.

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Pur mantenendosi su alti standard qualitativi e narrativi, gli sviluppatori non migliorarono sufficiente il gameplay. A nulla valse l'aggiunta delle moto, tra l'altro molto difficili da guidare, perché i controlli rimasero imprecisi e piuttosto macchinosi, la progressione continuava ad essere totalmente lineare nonostante una vasta mappa da esplorare e, inoltre, stavolta doveva fare i conti con Grand Theft Auto: San Andreas.

Black Monday raggiunse un punteggio di appena il 57% su Metacritic, ma questo non fermò Sony dall'annunciare un terzo capitolo, il cui sviluppo è stato però cancellato a giugno 2008, scomparendo per sempre nell'oblio. Finisce così la saga di The Getaway, che resta comunque una bella parentesi in grado di coniugare efficacemente film e videogioco ma forse era troppo prematura per l'epoca.


Tom's Consiglia

Se la serie di The Getaway è morta ben 10 anni fa, lo stesso non si può dire per il suo avversario. Grand Theft Auto V ha segnato un nuovo standard per i giochi d'azione e open world ed è disponibile per PS4, Xbox One e PC.