Amnesia: A Machine for Pigs, un connubio tra Dark Descent e Dear Esther

Amnesia: A Machine for Pigs è il seguito di Amnesia: The Dark Descent. Forse un po' meno spaventoso, ma comunque molto interessante.

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a cura di Tommaso Manfredini

Introduzione

Una delle cose che riesce meglio ai videogiochi è senza dubbio spaventare il giocatore grazie all'immersività. Amnesia: A Machine for Pigs, il seguito del celebre titolo horror Amnesia: The Dark Descent, vi riporta in un clima di tensione e paura in cui immergervi per nottate di puro terrore.

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Questa volta Amnesia è ambientato nella Londra vittoriana, inizialmente in una sontuosa villa e successivamente in un complesso pieno di macchinari situato sotto la villa stessa. Il protagonista, Oswald Mandus, si risveglia in un letto contenuto in una gabbia di metallo dopo aver avuto allucinazioni. A questo punto la sua missione sarà ritrovare i suoi figli a ogni costo. Ogni tanto li vede e li sente ma non capisce mai se sono reali o se sono allucinazioni.

A Machine for Pigs continua a essere un gioco horror, ma il fatto che gli sviluppatori abbiano scelto di collaborare con i creatori di Dear Esther rende il titolo un po' meno spaventoso e più concentrato sulla storia rispetto al precedente capitolo.

 

Ciò ha dei pro e dei contro, ovviamente: da una parte la storia è fenomenale e la metafora dei maiali vi lascerà pensare per qualche giorno, dall'altra è stato in parte sacrificato quel clima di angoscia che troviamo nel suo predecessore. I mostri non sono molto spaventosi e i trucchi usati per creare tensione sono molto simili a quelli del precedente capitolo e pertanto molto meno efficaci.