Nintendo sta considerando nuovamente la realtà virtuale, ma al momento non è una priorità assoluta. Ai più è poco noto, ma il colosso nipponico nel 1995 fu uno dei pionieri della realtà virtuale grazie al Virtual Boy: uno dei primi headset VR messi in commercio.
La periferica non ottenne il successo sperato poiché provocava emicrania e nausea. Inoltre la tecnologia degli anni novanta impose l'uso di un display monocromatico che ovviamente non era particolarmente attraente. Un'altra causa del fallimento commerciale di Virtual Boy fu il prezzo troppo elevato.
Stando a quanto riportato dal Financial Times, Tatsumi Kimishima, il presidente di Nintendo, ha annunciato di voler esplorare nuovamente l'interessante tecnologia della realtà virtuale che si prepara a prendere piede nel mondo dell'intrattenimento videoludico e non solo.
Anche se Nintendo è incuriosita dalla realtà virtuale, questo non significa che il colosso nipponico si focalizzerà su questo settore fin da subito. Di fatti, il presidente di Nintendo ha dichiarato che non ci sono "piani specifici" per il lancio di nuovi prodotti VR in tempi brevi.
Dopo il fallimento nel 1995, non è una sorpresa che Nintendo stia procedendo con i piedi di piombo. Ma nel frattempo, la tecnologia della realtà virtuale ha fatto passi da gigante, tant'è che numerosi colossi del settore videoludico e non, hanno annunciato la propria periferica VR.
Per il momento, Nintendo è focalizzata sul lancio di Nintendo NX: una sorta di ibrido tra una console casalinga ed una console portatile che dovrebbe approdare sul mercato entro la fine del 2016. Inoltre, l'azienda sta dedicando molte risorse anche sul settore mobile, infatti tra circa un mese sarà distribuito il primo videogioco per Android ed iOS frutto della collaborazione tra Nintendo e DeNA.
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