L'industria del retrogaming continua a riservare sorprese inaspettate, e l'ultima arriva proprio da Atari, che ha deciso di resuscitare il marchio del suo storico rivale degli anni '80. Con Intellivision Sprint, la casa produttrice texana non si limita a celebrare la propria eredità, ma abbraccia quella di un competitor che un tempo rappresentava una minaccia concreta al dominio dell'Atari 2600 (acquistabile qui in edizione speciale). Una mossa che trasforma una rivalità leggendaria in un'operazione nostalgia dal sapore agrodolce per chi ha vissuto quegli anni pioneristici.
La possibilità di questa inedita collaborazione postuma deriva dall'acquisizione del marchio Intellivision da parte di Atari nel maggio scorso. L'operazione ha permesso all'azienda di entrare in possesso non solo del nome e dei marchi registrati, ma anche dell'intera proprietà intellettuale e dei diritti su oltre 200 giochi classici che originariamente appartenevano a Mattel. Un catalogo prezioso che ora trova nuova vita in formato moderno, adattato alle esigenze dei videogiocatori contemporanei.
Dal punto di vista dell'offerta ludica, Intellivision Sprint arriva sul mercato con 45 titoli preinstallati che spaziano tra i generi più disparati. Tra questi figurano classici indimenticabili come Astrosmash e Night Stalker, affiancati dall'intera serie Super Pro dedicata agli sport: wrestling, golf, biliardo, basket, hockey e volleyball. Non mancano gemme come Boulder Dash, Shark! Shark! e Tower of Doom, insieme a quei titoli che richiedevano i caratteristici overlay da applicare sulla tastiera numerica del controller originale, tutti inclusi nella confezione in duplice copia e stampati fronte-retro.
La console si presenta con un design che ammicca al passato ma con tecnologia aggiornata. La connettività HDMI garantisce la compatibilità con i televisori moderni, mentre i controller wireless riprendono lo stile iconico dell'Intellivision originale ma senza i fastidiosi cavi. La ricarica avviene tramite porta USB-C quando i pad vengono agganciati alla base della console, un dettaglio che dimostra come l'operazione nostalgia non dimentichi le comodità contemporanee.
Per comprendere la portata simbolica di questa operazione occorre fare un salto indietro nel tempo, quando il mercato videoludico era ancora giovane e selvaggio. Mentre l'Atari 2600 dominava incontrastato dal 1977, l'arrivo dell'Intellivision di Mattel nei primi anni ottanta rappresentò una vera e propria sfida tecnologica. La nuova console vantava grafica e audio superiori rispetto al sistema di Atari, anche se il prezzo più elevato ne limitava la diffusione presso il pubblico di massa. Le campagne pubblicitarie dell'epoca erano aggressive, con spot televisivi che vedevano protagonista persino George Plimpton intento a confrontare direttamente le due piattaforme.
Oggi il materiale promozionale di Atari gioca proprio su quella rivalità, definendola "la prima guerra delle console" e presentando le due piattaforme come "amiche" nel video di lancio. Un'operazione di marketing che strizza l'occhio ai nostalgici ma che inevitabilmente solleva qualche perplessità: vedere un marchio storico celebrare il proprio ex nemico acquisendone i diritti ha un sapore diverso rispetto a una vera riconciliazione tra pari.
Gli appassionati più puristi apprezzeranno particolarmente la porta USB-A integrata nel dispositivo. Questa consente di collegare i controller originali dell'Intellivision attraverso un adattatore dedicato, permettendo così un'esperienza di gioco ancora più autentica per chi conserva gelosamente l'hardware d'epoca. La stessa porta servirà anche per espandere la libreria con titoli aggiuntivi che Atari metterà in vendita separatamente, mentre l'interfaccia personalizzata permetterà di organizzare la collezione digitale, creare liste di preferiti e navigare tra i giochi disponibili.
Intellivision Sprint è disponibile per il preordine al prezzo di 139,99 euro in Europa, con le spedizioni programmate a partire dal 23 dicembre. La finestra temporale non è casuale: intercettare il mercato natalizio degli appassionati di retrogaming rappresenta una priorità per un prodotto che punta tutto sulla nostalgia. Una nicchia che continua a crescere, alimentata da chi quegli anni li ha vissuti direttamente e da chi, più giovane, vuole scoprire o riscoprire le radici di un'industria oggi miliardaria.