BioShock Infinite è blasfemo, un giocatore si fa rimborsare

Un giocatore di religione Cristiana è stato costretto dalla sua fede ad abbandonare il gioco poco dopo l'inizio. La scena incriminata è quella del battesimo del protagonista, un passaggio necessario per proseguire l'FPS. Valve ha acconsentito a rimborsare il giocatore.

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a cura di Roberto Caccia

Un giocatore si è sentito offeso dai temi religiosi affrontati in BioShock Infinite e per questo motivo ha scritto una lettera a Valve, chiedendo il rimborso dell'acquisto su Steam e spiegando le sue motivazioni. Nei prossimi paragrafi analizzeremo una delle scene iniziali dello sparatutto, quindi fermatevi qui se non avete ancora giocato al titolo di Irrational Games e non volete rovinarvi la sorpresa.

La sequenza "incriminata" di BioShock Infinite

All'inizio di BioShock Infinite Booker De Witt, il protagonista, deve essere battezzato per entrare a Columbia. Secondo il giocatore questa sequenza è estremamente blasfema nei confronti della religione cristiana, al punto da impedirgli di procedere serenamente e di continuare a giocare in tranquillità. "Non ero a conoscenza di questa sezione del gioco e non ho avuto occasione di scoprirlo prima di metterci mano, visto che non è stata rivelata in alcun trailer, anteprima, immagine o altre materiale pubblicitario", scrive il giocatore.

"L'utente è obbligato a compiere una scelta blasfema per la mia religione (il Cristianesimo) in modo da proseguire nel gioco e dunque sono stato costretto a interrompere la partita, senza la possibilità di godermi approssimativamente il 99% dei contenuti del titolo", sostiene il devoto giocatore, che rincara la dose spiegando che non c'è alcun modo di saltare questa sezione o di "disattivare" il contenuto blasfemo.

La lettera del giocatore ha sollevato un discreto polverone e a quanto pare è servita a ottenere il rimborso da parte di Valve. Intervistato dai colleghi di Kotaku, l'autore della lettera ha chiarito la sua posizione nei confronti dei temi religiosi nei videogiochi, che già in passato hanno usato questi argomenti come parte della storia e come meccanismi chiave della trama.

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"La differenza è che in BioShock Infinite l'utente è obbligato a prendere una decisione che viola il credo religioso per poter continuare a giocare, una cosa che non ho incontrato spesso nei videogiochi", spiega il giocatore. Curiosamente altri aspetti del gameplay, come la violenza delle sparatorie e soprattutto delle "esecuzioni" corpo a corpo non hanno scosso particolarmente il giocatore, nonostante siano elementi contrari al credo di moltissime religioni.

In attesa di scoprire se Irrational Games o 2K Games commenteranno la questione non possiamo fare a meno di chiederci se il giocatore abbia agito in buona fede (scusate il gioco parole) o se si tratti soltanto di un mezzuccio per ottenere un rimborso, o ancora peggio per ritagliarsi un po' di notorietà. Voi cosa ne pensate?