Lamiere accartocciate

Far uscire la versione PC di un gioco ad un anno di distanza dalla versione console, è diventata ormai una moda per gli sviluppatori. Burnout Paradise non fa eccezione alla regola, e arriva su PC.

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a cura di Tom's Hardware

Lamiere accartocciate

Burnout Paradise non è cambiato molto rispetto a come lo conoscevamo su console. Anche stavolta abbiamo una città riprodotta perfettamente, con i suoi vicoli stretti, le autostrade, le ambientazioni variegate e le scorciatoie. Non sono cambiate neanche le modalità di gioco e le auto che possiamo guidare. Nomi come Furia Stradale, Caccia, Sfida, Strada Rovente e Showtime dovrebbero suonare familiari a chi conosce già il gioco; le competizioni sono sempre divertenti da giocare, tra acrobazie improbabili ed incidenti ad alta velocità.

Anche The Ultimate Box riesce a trasmettere quella voglia irrefrenabile di premere a fondo il pedale dell'acceleratore.  

Come sempre quando si parla di giochi automobilistici, conviene attrezzarsi con un pad, in modo da gestire più facilmente il veicolo rispetto alla classica coppia mouse-tastiera. Il gioco risponde perfettamente ai comandi, a dimostrazione che il porting su PC è stato curato nei dettagli.

Questi 12 mesi sono stati utilizzati proficuamente da Criterion che, nonostante il grande successo riscosso dalla serie, non si è cullata sugli allori e ha messo tutto il suo impegno anche per la realizzazione di questa ultima versione di Burnout Paradise.

Gli sviluppatori hanno anche aggiunto qualche piccola novità, gradevole pur non essendo nulla di rivoluzionario: alle 75 vetture presenti (nessun nuovo modello, bisognerà aspettare i prossimi tre pack aggiuntivi per ampliare la propria collezione di auto) sono state aggiunte 4 motociclette di grossa cilindrata. Quattro moto non sono molte e, pur essendo previste delle prove specifiche (sia di giorno sia di notte), il gioco si fa meno divertente rispetto a quando si guidano le auto. Il numero di sfide è inferiore, gli incidenti sono meno bizzarri, e la guida, sempre in pieno stile arcade, offre le stesse sensazioni già avute guidando i bolidi a quattro ruote. Per di più, in caso di incidente, le moto restano quasi intatte. Non vedremo, inoltre, i piloti decollare, o fare pericolose scivolate sull'asfalto: il pilota resta incolume, e Criterion può inserire il titolo nella categoria dai 7 anni in su del PEGI.

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