Carmack: i videogiochi possono ridurre la violenza

Il creatore di Doom ha espresso la sua opinione sulla violenza dei videogiochi, spesso considerati responsabili di comportamenti deviati e di episodi di aggressività. Secondo Carmack i giochi non inducono questi atteggiamenti negativi nelle persone e possono essere addirittura catartici.

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a cura di Roberto Caccia

John Carmack, storico fondatore di id Software è intervenuto a difesa dei videogiochi, spesso usati dai media come capri espiatori di tragici episodi di violenza, dicendo che sono catartici e che addirittura possono ridurre l'aggressività delle persone.

John Carmack

"Non ho mai preso troppo sul serio il dibattito sulla violenza nei videogiochi. Sostanzialmente si tratta di un modo usato dalle persone per attirare l'attenzione e per finire su canali come CNN, dove possono esporre il loro pensiero", ha dichiarato il creatore di Doom ai microfoni di IndustryGamers.

"Quello che penso è che ci sono più prove sul fatto che i giochi violenti riducano l'aggressività e la violenza. Provate ad andare al QuakeCon (ndr la nota manifestazione dedicata ai videogiochi e a tornei in LAN) e confrontate i partecipanti con un gruppo qualsiasi di studenti di un college. Probabilmente troverete persone più pacifiche alla convention di videogiochi", sostiene Carmack, che continua ricordando (con un po' di nostalgia) i vecchi tempi.

"Quando Doom era in fase di sviluppo mi ricordo che eravamo nel nostro ufficio e ho notato che l'inserviente addetto a svuotare i cestini della spazzatura si è seduto ad osservare John Romero mentre giocava. Una persona che probabilmente non aveva mai visto un videogioco nella sua vita era lì, completamente assorta e rapita dallo schermo. In quel momento ho realizzato che avevamo raggiunto un punto dove i videogiochi stavano per proiettarsi fuori dalla galassia dei giocatori geek per raggiungere un pubblico decisamente più vasto".

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L'analisi di Carmack continua dicendo che ora gli sviluppatori hanno la possibilità di realizzare qualcosa che abbia un impatto su tutti quanti, che diventi mainstream, di massa. Il lato negativo è che quando una cosa diventa popolare anche i media poco informati intervengono sull'argomento. Purtroppo quando si parla di videogiochi il più delle volte si cerca di screditarli, indicandoli come responsabili di comportamenti violenti.

A questo proposito, ci ricolleghiamo a una nostra notizia precedente, dove segnaliamo un gruppo su Facebook nato per contrastare la disinformazione su questo settore, sperando che possa aiutare a fare più chiarezza su questo mondo.