Il dibattito sull'intelligenza artificiale nello sviluppo videoludico trova un nuovo protagonista: Konrad Tomaszkiewicz, veterano di CD Projekt RED e attuale fondatore di Rebel Wolves, ha voluto chiarire la posizione del suo studio sull'uso della tecnologia AI durante la produzione del loro RPG in arrivo, The Blood of Dawnwalker. La discussione arriva in un momento cruciale per l'industria, con gli attori e i doppiatori sempre più preoccupati per il futuro delle loro professioni di fronte all'avanzata dell'intelligenza artificiale generativa.
Tomaszkiewicz, che vanta oltre 17 anni di esperienza in CD Projekt dove ha ricoperto il ruolo di game director su The Witcher 3: Wild Hunt e design director su Cyberpunk 2077, ha adottato un approccio pragmatico ma nettamente contrario alla sostituzione degli esseri umani con l'AI. In un'intervista a Eurogamer, lo sviluppatore ha spiegato come Rebel Wolves abbia utilizzato voci generate artificialmente esclusivamente durante la fase di testing, prima delle registrazioni definitive con attori professionisti.
La filosofia dello studio si basa su un principio chiaro: l'intelligenza artificiale deve assistere il processo creativo, non sostituirlo. Durante lo sviluppo di The Blood of Dawnwalker, il team ha sfruttato l'AI per ascoltare rapidamente le battute di dialogo e iterare sul copione, permettendo ai designer di valutare meglio il ritmo narrativo e l'efficacia delle scene. Una volta soddisfatti del risultato, hanno coinvolto doppiatori in carne e ossa per le performance finali che i giocatori ascolteranno nel prodotto definitivo.
Tomaszkiewicz ha tracciato una linea netta tra utilizzi accettabili e inaccettabili della tecnologia. Secondo il game director, strumenti come Google Translate rappresentano il modello virtuoso: tecnologie che aumentano la produttività senza sostituire completamente il lavoro umano. Al contrario, ha espresso forte scetticismo verso sistemi AI addestrati sul lavoro creativo di artisti senza compenso o autorizzazione, utilizzati poi per generare grafica, animazioni o contenuti che potrebbero sostituire professionisti del settore.
La posizione del fondatore di Rebel Wolves riflette una preoccupazione diffusa nell'industria videoludica. Negli ultimi mesi, diverse controversie hanno coinvolto studi accusati di utilizzare AI per doppiaggio e localizzazione senza trasparenza, scatenando proteste tra voice actor e sindacati di categoria. Il tema è particolarmente sensibile considerando che il doppiaggio italiano, tradizionalmente di altissimo livello, potrebbe essere uno dei settori più vulnerabili all'automazione.
Rebel Wolves è stata fondata da Tomaszkiewicz nel 2022, dopo la sua uscita da CD Projekt avvenuta nel 2021. Lo studio ha rapidamente attratto investimenti da parte del colosso cinese NetEase già alla fine del primo anno di attività, segnale della fiducia nel pedigree del team formato principalmente da veterani della saga di The Witcher. Il progetto di punta dello studio, The Blood of Dawnwalker, è un action RPG dalle ambientazioni dark fantasy che promette di portare l'esperienza maturata dal team sui precedenti titoli verso una nuova proprietà intellettuale.
La dichiarazione di Tomaszkiewicz rappresenta un punto di vista intermedio nel panorama sempre più polarizzato del gaming: né tecnofobico né acriticamente entusiasta, il veterano riconosce il valore dell'AI come strumento di prototipazione e testing, mantenendo però ferma la convinzione che la creatività umana rimanga insostituibile. Secondo lo sviluppatore, nessun videogioco realizzato interamente tramite intelligenza artificiale potrà mai possedere quella componente emotiva e artistica che distingue i grandi titoli, quella che la community gaming definisce spesso come "anima" di un'opera.