Per la primissima volta, in Cina, i videogiochi hanno subito una battuta d'arrestrato. A svelarlo è la società di analisi di mercato Niko Partners, che ha pubblicato i dati relativi ai guadagni del paese. In totale, nel paese, si sono registrati circa 45 miliardi di Dolari in revenue, circa il 2,5% in meno rispetto allo scorso anno. Un crollo che non si verificava da circa vent'anni e che rende questi dati da leggere decisamente strani.
I giocatori hanno speso molto meno nei videogiochi mobile, grazie alla crescita di console e PC, ma non è un dato positivo. Questo crollo però ha un colpevole vero e proprio e si tratta del governo. Giusto di recente, infatti, i politici del paese hanno deciso di dare una stretta, limitando l'utilizzo di console e PC per i più giovani. Un effetto che ovviamente ha portato gli utenti a spendere decisamente bene, con l settore mobile particolarmente colpito, visto che rappresenta circa il 66% delle revenue del paese.
Chiaramente ci sono anche altre ragioni dietro questo crollo, come per esempio il periodo economico incerto. Nonostante la Cina sia la seconda economia del mondo, la realtà è che solamente nelle grandi città si respira un minimo di benessere economico e fisico. Il restante, invece, è composto da città decisamente povere. Difficile dunque pensare che in un periodo di crescita dei prezzi in tutto il mondo e di instabilità politica ed economica le persone decidano di spendere nei loro videogiochi.
NEW: China's video game market revenue is projected to decline this year.
— Daniel Ahmad (@ZhugeEX) October 31, 2022
2022 domestic video games revenue across all platforms is projected to total $45.44 billion, down 2.5% YoY.
This is the first decline since we started trackinghttps://t.co/sUtZ373kPL pic.twitter.com/pXnMHrjNdX
La crisi non risparmia ovviamente nessuno, neanche i videogiochi. Quello che però sta accadendo nel paese ha praticamente dello straordinario, considerando quanto i giocatori cinesi abbiano investito neglu ultimi anni. Non possiamo anche escludere retromarce da parte del governo cinese, magari eliminando l'assurdo orario imposto ai più giovani per giocare. D'altronde, quando una crisi si avvicina, è sempre bene prendere tutti gli strumenti necessari per poterla arginare e fare meno danni possibili.