Diablo 3 e connessione Internet, Blizzard divaga

Blizzard ha risposto alle critiche su Diablo 3, riguardanti soprattutto la necessità di una connessione permanente al Web per poter giocare. Secondo l'azienda, i benefici di questo sistema sarebbero superiori agli inconvenienti, considerando la natura dell'industria dei videogame ai giorni nostri.

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a cura di Roberto Caccia

Blizzard ha risposto alle numerose lamentele degli appassionati su Diablo 3, riguardanti soprattutto la necessità di una connessione costante a Internet per poter giocare all'atteso RPG dell'azienda. Ricordiamo che Diablo 3 userà un sistema di DRM simile a quello usato da Ubisoft in alcuni videogiochi, come potete leggere nella nostra corposa notizia di settimana scorsa (Dramma Diablo 3: niente mod e DRM sempre online).

"Sono abbastanza sorpreso sul fatto che ai giorni nostri possa esistere un problema riguardante il gioco online e i requisiti necessari per il suo funzionamento", spiega Robert Bridenbecker, vice presidente delle tecnologie online di Blizzard.

"È da 15 anni che realizziamo titoli che si giocano online… con World of WarCraft e le nostre radici in Battle.net e ora con Diablo 3, è semplicemente la natura di come stanno andando le cose nel settore, e in generale la natura di quest'industria. Quando si guardano tutte le caratteristiche che si possono sfruttare usando una connessione permanente ai server non si possono ignorare le potenzialità e i benefici di questo sistema".

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Bridenbecker continua dicendo che la pirateria e il DRM non erano un argomento di discussione importante durante i colloqui con il team per stabilire la natura di questa connessione perenne ai server. Gli sviluppatori si sono concentrati invece sulle nuove funzioni possibili e sul fatto di poter salvare il proprio personaggio online.

Ma se la pirateria e il DRM non sono mai stati all'ordine del giorno, perché non includere una modalità offline per i giocatori che avrebbero voluto usarla? Bridenbecker prende come esempio i personaggi creati offline in Diablo 2, che non potevano essere usati sui server di Blizzard.

"Se i giocatori offline volessero portare il loro personaggio nell'ambiente online, cosa dovremmo fare? Semplicemente non abbiamo voluto porci questo problema in Diablo 3, mantenendo tutto "pulito" e chiaro. Gli utenti potranno avere la garanzia di partite senza hack o duplicati.  Se un sistema di connettività online esiste per un motivo valido ed è in grado di migliorare il gameplay, allora questa cosa non fa schifo. È stupenda".

Gli amanti di Diablo 3 dovranno mettersi l'anima in pace, servirà una connessione al Web - Clicca per ingrandire

Spiegazioni che lasciano un po' di amaro in bocca, considerando che un utente dovrebbe essere libero di scegliere se giocare offline o collegato ai server di Blizzard, a meno che non si tratti di un MMORPG in stile World of WarCraft. Dopotutto un giocatore interessato esclusivamente a un'esperienza single-player perché dovrebbe preoccuparsi della possibilità di portare il suo personaggio online per giocare contro altri utenti? E chi volesse giocare in situazioni dove non può accedere a una connessione, come su un notebook in vacanza o durante un viaggio? E se i server Blizzard o la connessione di casa divenissero inutilizzabili per qualsiasi motivo? Troppe eventualità non considerate nemmeno lontanamente da Bridenbecker.