Downgrade grafico, giochi in uscita deludono le aspettative?

Spesso i videogiochi sono molto diversi rispetto alla loro prima apparizione durante le presentazioni. Marketing ingannevole o giocatori troppo esigenti?

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

L'industria videoludica presenta ogni anno centinaia di progetti destinati al mercato. Molti vengono portati a termine, altrettanti vengono sospesi e relegati nel limbo delle demo tecniche o dei cosiddetti "vaporware". Eppure molti dei prodotti finiti, che inizialmente abbagliano il grande pubblico nelle presentazioni dell'E3 o del Tokyo Game Show, una volta giunti nei negozi appaiono visivamente diversi. Si può parlare di downgrade sistematico o di una semplice psicosi da gamer?

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Vi ricordate quell'E3 del 2005 quando venne svelata la PS3? Ebbene, Formula One Championship Edition e MotorStorm, giusto per citarne alcuni, lasciarono di stucco la stampa specializzata, per poi scoprire che non si trattava di vere demo tecniche eseguite dalla console appena presentata, bensì di un qualcosa che la piattaforma avrebbe potuto fare.

Oggi si parla sempre più frequentemente di downgrade nei giochi in uscita, titoli che sembrano diversi rispetto alle loro prime apparizioni in pubblico.

Soltanto nella giornata di ieri, in occasione del Taipei Games Show, è stato mostrato nuovamente Horizon: Zero Dawn, la prossima esclusiva per PS4. Purtroppo, sembra che i giocatori non abbiano gradito fino in fondo quanto mostrato da Guerrilla Games, prendendo letteralmente d'assalto il profilo Twitter degli sviluppatori, accusandoli di aver eseguito un downgrade grafico al gioco di prossima pubblicazione.

Gli sviluppatori non si sono rifugiati nel silenzio e hanno prontamente risposto a tutti i fan, confermando che la versione mostrata alla PlayStation Experience e quella vista al Taipei Games Show, sono identiche. Eccetto la lingua parlata, che differisce per ovvie ragioni di localizzazione nella circostanza in quel di Taipei.

Anche Prey di Bethesda Softworks, in uscita il 5 maggio 2017 per Xbox One, PlayStation 4 e PC, sembra voler sollevare qualche dubbio su qualche ritocchino al ribasso. Giusto alcuni giorni fa, è stato diffuso un nuovo trailer che annunciava la data di pubblicazione definitiva e illustrava alcune sequenze del gameplay.

Tuttavia, il gioco, annunciato all'Electronic Entertainment Expo 2016, come rivisitazione del titolo originale, sembra apparire diverso rispetto la sua prima presentazione. Nei video che seguono potrete fare anche voi le giuste considerazioni in merito.

In alcuni casi si potrebbe parlare, addirittura di psicosi da gamer, se proprio vogliamo esagerare, generata da una forte aspettativa nei confronti di un titolo di prossima pubblicazione. Se gli sviluppatori di Guerrilla Games avessero ragione, sarebbe proprio il caso di Horizon: Zero Dawn, esattamente identico sin dalle sue prime apparizioni, a detta dei programmatori.

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È ammissibile che, nelle prime fasi di sviluppo, in titolo in lavorazione appaia nettamente diverso rispetto la sua versione finale, ma quest'ultima non dovrebbe essere volta al miglioramento? Perché, dunque mostrare una versione migliore in precedenza?

Potrebbe ridursi tutto ad una mera questione di marketing direte voi, ma occorre anche ricordarsi che l'hardware nativo per lo sviluppo dei titoli per console differisce in termini di potenza rispetto alle versioni casalinghe per ovvie ragioni di programmazione. Pertanto, sarebbe giusto mostrare al pubblico non cosa si potrebbe vedere, ma semplicemente cosa si potrebbe fare in un nuovo titolo. Senza usare inutili specchietti per le allodole.

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Quanto valgono le tech demo ai fini del gioco finale?

Il concetto stesso di "concept", scusando il gioco di parole, spesso esula dal carattere visivo di un'opera e si concentra sulle meccaniche e sul divertimento del videogioco. Presentare sin da subito un progetto facendo leva quasi esclusivamente sull'idea e sulle meccaniche su cui si basa, mettendo da parte certi "effetti speciali", renderebbe tutto molto più leale nei confronti di giocatori e stampa specializzata. Non credete anche voi?

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