Dragon Quest Treasures, alla ricerca di tesori | Provato

Allo Square Enix Plays 2022 abbiamo avuto l'occasione di provare in anteprima l'esclusiva Switch Dragon Quest Treasures.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Se c’è una saga che negli anni ci ha deliziato con un numero di spin-of di ogni tipologia, questa è sicuramente quella di Dragon Quest. Musou, simil Minecraft e addirittura un rhythm game con Theatrhythm Dragon Quest: gli amanti del celebre franchise hanno insomma avuto modo di vederlo in numerose salse e declinazioni, con incarnazioni spesso e volentieri riuscite. Ad arricchire questa vasta schiera di titoli sarà il prossimo 9 dicembre Dragon Quest Treasures, titolo esclusivo per Nintendo Switch di cui abbiamo avuto la fortuna di provare una versione in anteprima.

Proprio come Crisis Core Final Fantasy VII Reunion e Star Ocean The Divine Force, Dragon Quest Treasures è infatti stato uno degli ospiti d’onore dello Square Enix Plays 2022, evento del publisher nipponico che ci ha permesso di toccarne con mano l’intera line-up da qui fino a fine anno.

Il pianeta del tesoro

Dragon Quest Treasures vede come protagonisti del titolo dei giovani Erik e Mia in un’avventura ambientata diversi anni prima rispetto a quanto narrato in quel giocone di Dragon Quest XI. I due in Treasures sono infatti solo dei giovani esploratori, desiderosi di scoprire il mondo e, soprattutto, di scovare quanti più tesori possibile. Delle motivazioni che, spinte dall’ardore della giovane età e da una serie di fortunati eventi, li portano dopo poco a venire catapultati nella fantastica Draconia. Grazie all’aiuto di due pugnali magici e Porcus e Purrsula, delle misteriose creaturine, i due riescono infatti ad attraversare un portale e a giungere in tale mondo colmo di tesori e avventure.

Questo è l’incipit del gioco che abbiamo potuto provare nell’evento londinese di Square Enix, con la nostra prova che è anche andata oltre, permettendoci di completare le prime missioni e vagare un po’ per Draconia. Un test che non ci ha ovviamente permesso di vedere tutto quello che Dragon Quest Treasures ha da offrire, ma che ci ha comunque concesso di farci un’idea più precisa della futura esclusiva della piccola ibrida giapponese.

La prima cosa che è emersa dalla nostra prova è come Dragon Quest Treasures sia un’opera che pare avere tutti i crismi necessari per rivelarsi un buonissimo titolo. I personaggi paiono infatti ben caratterizzati, le location ispirate, il design riuscito e il gameplay abbastanza variegato tra esplorazione e combattimenti vari. Impressioni che devono ovviamente essere corroborate su porzioni ben più sostanziose del titolo, oltre che su fasi avanzati dell’avventura, ma le carte in regola sembrano esserci decisamente tutte. Un titolo pensato chiaramente per un pubblico più giovane, ma in grado comunque di rendersi interessante e accattivante anche per i videogiocatori più navigati, proprio come molte altre esclusive Nintendo Switch.

Due eroi e tanti amici

Come già accennato, l’obiettivo che guida Erik e Mia in Dragon Quest Treasures è quello di trovare più tesori possibile a Draconia, tra cui delle preziosissime Pietre del Drago da contendere con pirati spaziali e agguerriti scheletri. Un punto di partenza che da ovviamente il via a tante situazioni differenti, a partire da combattimenti con la fauna del posto e predoni vari, fino ad arrivare a fasi più esplorative.

Chiave di volta dell’intero gameplay del gioco è il fatto che in tale avventura non saremo soli, ma accompagnati dalle varie creature di Draconia, tra cui anche gli immancabili e celeberrimi slime. Durante i combattimenti essi ci aiuteranno infatti a combattere gli avversari, mentre nei nostri giri per il pianeta ci assisteranno nei movimenti, trasformandosi ad esempio tra le altre cose in comodi trampolini o consentendoci di planare.

Gli scontri di Dragon Quest Treasures si svolgono infatti con fino a quattro mostri a spalleggiarci, rendendo le battaglie meno impari. Mentre noi controlleremo solo uno dei due protagonisti, i nostri alleati agiranno infatti in modo autonomo, contribuendo alla sconfitta dei vari nemici. Dalla nostra prova ci è purtroppo stato impossibile comprendere se, procedendo nel gioco, sarà possibile controllare un minimo le azioni e i pattern delle nostre creature, ad esempio attraverso una sorta di gambit o altro. Così non fosse, al netto comunque del fatto che sarà possibile scegliere i propri alleati, c’è il rischio di cadere in combattimenti troppo semplicistici a livello di gameplay e non in grado di sfruttare pienamente il potenziale del titolo. Sbilanciarsi ora a riguardo è in ogni caso decisamente inutile.

Come vi raccontavamo poco fa, anche nelle fasi esplorative i simpatici mostri del gioco ci vengono in aiuto, questa volta in una lunga serie di modi diversi. Nel caso dovessimo arrivare in un punto troppo in alto potremmo ad esempio farci assistere saltando sulle spalle di qualche creatura, mentre altre ci consentiranno di scendere da picchi e così via. L’aiuto che riceveremo non si limita però al mero raggiungere posti altrimenti inaccessibili, ma arriva anche in altri modi. Molti degli esseri che decideranno di darci una mano, infatti, possiedono un ricordo, mostrato sotto forma di foto, di dove è sepolto un tesoro. Un indizio visivo che da via a un simpatico gioco di ricerca, che verrà premiato dal classico baule sepolto se portato a termine.

Al tutto si aggiunge un’impalcatura da gioco di ruolo alla Pokémon, con la possibilità di scegliere che creature portarci dietro e come potenziarle, che non abbiamo potuto però provare con mano. Non sappiamo quindi quanto tale gestione si avvicinerà per esempio a quella dei titoli di Game Freak né quanto sarà sfaccettata, ma la speranza è quella di trovarsi dinnanzi nella versione completa del titolo a un qualcosa di sia intuitivo che di dotato di una buona profondità.

Dragon Quest Treasures: in conclusione

Quanto abbiamo avuto modo di vedere e provare al Square Enix Plays 2022 di Dragon Quest Treasures ci ha sicuramente lasciato delle buone impressioni, anche se l’hands-on si è rivelato essere troppo limitato per esporsi troppo. Quello che è certo è che l’ultimo spin-off della celebre saga nipponica ha tutto per rivelarsi un ottimo titolo, a partire dall’ambientazione fino ad arrivare a un gameplay sulla carta intrigante. Per saperne di più non ci resta che aspettare il prossimo 9 dicembre, data in cui Dragon Quest Treasures arriverà finalmente in esclusiva su Nintendo Switch e, con lui, si spera una bellissima avventura.