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a cura di Martina Fargnoli

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Bigben Interactive ci ha invitati al Nürburgring alla scoperta dell’European Truck Racing Championship, la simulazione ufficiale FIA dedicata alle gare automobilistiche con camion da corsa. Giganti da 5 tonnellate e 1.200 cavalli che competono normalmente, oltre al Nürburgring, su tracciati come Misano, Slovakiaring o Le Mans. Automezzi imponenti che raggiungono, per regolamento, una velocità massima di 160 chilometri orari.

Per me, che non avevo mai messo piede al Nürburgring, l’approccio è stato quello di una riverenza assoluta. Scesa dal transfer che da Colonia ci ha portati all'autodromo, ero in uno stato di adorazione di fronte al tempio del motorsport dove sono state scritte pagine di sport meravigliose, ma anche taglienti come gli spigoli delle croci inghiottite dalle sue curve. Dai trionfi anteguerra italiani dell’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari al terribile incidente di Niki Lauda, passando per le imprese di Schumacher fino ai record battaglieri delle auto di serie.

La sensazione di un distacco quasi reverenziale si è sciolta però poco dopo, abbattuta dall'aria festosa delle famiglie che presidiavano gli spazi in attesa dell’inizio della competizione. Il trambusto laborioso nei paddock, visto prima dall'alto e poi in un incontro più ravvicinato, ha trasmesso quella genuina passione che solo chi vive in prima persona uno sport è capace di raccontare attraverso i gesti preparatori prima di una gara. Messa a punto del veicolo, attenta pulizia e nessuna distrazione ammessa neanche di fronte a chi si ferma a scattare foto.

L’obiettivo della giornata era di farci avvicinare al mondo delle corse con pesanti automezzi, una realtà che esiste da più di 30 anni e di cui il gioco prova a parlare traducendo in meccaniche alcuni elementi chiave che differenziano l’esperienza di guida. Nei camion da corsa il motore viene fatto indietreggiare nel tentativo di ottenere una migliore distribuzione del peso, si tratta infatti di veicoli progettati interamente per affrontare una gara che sottostanno a regolamenti imposti come l’utilizzo di un unico pneumatico per tutte le condizioni.

L’impianto frenante è invece ad aria compressa e il raffreddamento avviene tramite l’iniezione di acqua per evitare il surriscaldamento: è l’aspetto più significativo del quale si deve tenere conto anche giocando. Le interviste con i piloti sono state fondamentali per cercare di definire qualcosa con cui normalmente non ci si confronta. L’esperienza alla guida nell'European Truck Racing Championship fa la differenza: Il feedback in frenata, ci è stato raccontato, non si sente tanto attraverso il pedale, quanto piuttosto si impara a percepire quando le ruote si bloccano dal volante e dal fondoschiena.

Al netto di tutto però, il gioco non spinge l’acceleratore sulla simulazione più estrema, anzi si colloca quasi in una via di mezzo tra una simulazione e un titolo arcade. In realtà l’effetto è voluto: European Truck Racing Championship vuole essere un titolo facile da giocare per chi si avvicina per la prima volta, ma al contempo vuole restituire ai più esperti una sensazione di guida diversa dal solito sia nella fisicità del mezzo di cui si percepisce il peso, sia nella gestione e cura della frenata che del raffreddamento. È comunque presente la possibilità di fare una messa a punto scegliendo tra alcuni profili preimpostati o personalizzandola a proprio piacimento gestendo sospensioni, ammortizzatori e barre antirollio.

Il controllo della temperatura è centrale e basterà premere un bottone per spruzzare l’acqua ed evitare il surriscaldamento dei freni, tuttavia un eccessivo raffreddamento ne mina l’efficacia di risposta. L’ideale sarebbe riuscire a mantenere una temperatura controllata che non scenda sotto i 200 gradi. La distanza di frenata è invece una lezione che si apprende soprattutto svolgendo le prove necessarie per la patente di guida in modalità carriera, bisogna infatti fare un po’ di pratica per capire come può rispondere il mezzo in entrata e uscita da una curva, non si corre certo la 500 miglia di Indianapolis.

L’offerta si compone di 5 modalità per giocatore singolo e tre soluzioni multigiocatore che si mantengono su una linea piuttosto classica: carriera, gara veloce, campionato, eventi speciali e prova a cronometro per il singleplayer, mentre schermo condiviso, gara veloce e lobby personalizzabile per la controparte online. Se siete appassionati del fenomeno Truck Racing potete anche dare un piccolo sguardo ai veicoli ricreati per il gioco variando tra diverse visuali.

Da una prova di meno di un’ora è impossibile stilare un verdetto e sbilanciarsi sull'IA nemica o il multiplayer, ma al gioco attualmente sembra mancare l’attenzione per i dettagli soprattutto in fatto di collisioni e danni. Ad esempio il contatto con i piloti non restituisce la sensazione di sportellate tra mezzi pesanti e il parabrezza danneggiato presenta una goffa rappresentazione di un’incrinatura che appare simile più a una ragnatela. Il gioco è indubbiamente interessante nel concept, che porta sotto le luci dei riflettori una pratica poco conosciuta completa di regolamento ufficiale, ma il team sembra aver finito la benzina prima del traguardo, non riuscendo a imprimere le giuste attenzioni all'involucro estetico che accompagna l’immersione.

FIA European Truck Racing Championship è un gioco fortemente voluto da Bigben Interactive, che in ambito racing deve ancora lanciare sul mercato WRC 8, TT Isle of Man 2 e Overpass. Quest’ultimo è il meno convenzionale tra i tre trattandosi di guida off-road. Come per ETRC, vuole proporre uno stile di guida diverso dai soliti giochi. La strategia, come evidenziato in occasione della Bigben Week, è chiara: diversificazione del prodotto per abbracciare un pubblico più ampio ma anche nicchie di giocatori con giochi che almeno concettualmente propongono esperienze diverse.

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