Gli autori di GTA potevano lavorare a un gioco sportivo

Gli autori dietro GTA e Red Dead Redemption erano vicinissimi a lavorare a un gioco di tutt'altro genere: ecco i dettagli.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Incredibile ma vero: Rockstar Games, software house dietro le serie di GTA e Red Dead Redemption (oltre che giochi come Bully e i due capitoli di Manhunt), era vicinissima a sviluppare un gioco di wresling. A svelarlo è un canale YouTube, che entrato in possesso di alcune build di due giochi creati in collaborazione la Extreme Championship Wrestling, una lega fallita nel 2001.

Hard4Games (questo il canale YouTube che potete raggiungere a questo indirizzo) ha avuto come "ospite" per questa speciale puntata uno degli ex wrestler della ECW, ovvero Tommy Dreamer, che aveva lavorato anche per la società dietro la lega. Rockstar Games era davvero vicina a strappare un accordo per la realizzazione del gioco, ma alla fine non se ne fece più nulla. Sul perché però gli autori di GTA non furono mai chiamati al lavoro esistono due teorie differenti.

Secondo Dreamer, il motivo per cui non venne realizzato il gioco fu a causa di Rockstar Games, che era impegnata nello sviluppo di Grand Theft Auto e voleva vederne il successo prima di prendere ulteriori impegni. Kevin Gill, ex dipendente della software house, ha invece dato colpa alla situazione commerciale dell'ECW, con tutti i vari talenti che stavano lasciando la lega. Purtroppo al momento è impossibile confermare una delle due dichiarazioni, visto che si contraddicono a vicenda. Resta comunque un aneddoto molto curioso, soprattutto per la caratura di Rockstar Games, team di sviluppo che oggi non conosce rivali nella realizzazione degli open world. E chissà, magari con un esito positivo, quel deal avrebbe potuto cambiare le sorti della grande R.

Alla fine l'ECW trovò un'alternativa con cui firmare il contratto per la realizzazione di uno o più videogiochi. Si trattava di Acclaim, software house e publisher, che diede alla luce le serie di Mortal Kombat, Burnout e Turok. Il publisher dichiarò fallimento nel 2004 e successivamente dalle sue ceneri nacque la Acclaim Games, ma anche in questo caso non fu un lieto fine, visto che nel 2010 anche la nuova società finì in bancarotta.