In GoW II Kratos attacca finalmente Rodi, deciso a fare di Sparta una potenza inarrestabile. Avvertito da Atena di essere costantemente tenuto d'occhio dagli dei, lo Spartano muove comunque guerra, scatenando la reazione di Zeus.
Durante la battaglia infatti, pur riuscendo a distruggere il Colosso, animato da una parte del potere dello stesso Kratos, quest'ultimo perde la propria divinità e viene messo spalle al muro dal padre.
Il Colosso di Rodi
Per molti il Colosso di Rodi è considerato un mito, una leggenda. La gigantesca statua dedicata al dio Helios, sita nella bellissima cittadina greca è però realmente esistita, come confermato da numerosissime fonti storiche nel corso del tempo, che lo descrivevano come alto 32 metri. Al contrario però dell'iconografia classica, il Colosso non si trovava a gambe divaricate all'entrata del porto (per la qual cosa doveva essere molto più alto), bensì su una collinetta dell'acropoli antistante lo stesso porto. Il terremoto del 226 a.C. fece cadere in acqua il Colosso, il quale potè essere comunque ammirato nella sua magnificenza fino al 653 d.C. quando gli invasori arabi recuperarono i pezzi della statua per poi venderli.
Il Signore dell'Olimpo impone infatti una scelta: morire o divenire un fedele servitore. Chiaramente il Fantasma di Sparta preferisce la morte, ritrovandosi ancora una volta nell'ade. Viene però resuscitato da Gaia, la quale si propone assieme a tutti i Titani come alleata nella vendetta di Kratos, suggerendogli di trovare le Parche e cambiare il proprio destino.
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Il viaggio per arrivare alle tre Parche è irto di pericoli, e di omicidi. Il primo è Teseo, poi Cerbero (che aveva precedentemente inghiottito Giasone e il Vello d'Oro, di cui Kratos si appropria), la gorgone Euriale, Perseo, Icaro ed addirittura un Kraken. Alla fine di questo complicatissimo viaggio lo attendono Lachesi, Atropo e Cloto.
Uccise tutte e tre le Parche il Fantasma di Sparta entra in possesso del proprio filo della vita e del potere di dominare il tempo. Nel finale del capitolo, tornato al momento del suo scontro con Zeus, Kratos tenta di trafiggerlo con la Spada dell'Olimpo, ma tra il colpo mortale e il padre degli dei si frappone Atena. Fuggito il primo e uccisa la sorella, all'ormai ex dio della guerra non resta che muovere guerra a tutto l'Olimpo, tornando indietro nel tempo e salvando i Titani dal loro esilio.