GTA 6, sono deluso: i leaker hanno rovinato un momento storico per noi giocatori

La cultura dell'hype è stata sostituita da quella cultura del leak, che sta facendo più danni di quello che si possa pensare. GTA 6 ne è un chiaro esempio.

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a cura di Andrea Maiellano

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Mi ricorderò sempre quando, da spettatore, assistetti a una di quelle “storie da serie tv” riguardante un mio collega di lavoro e quella che, in seguito, divenne sua moglie. 

Per mesi provò a trovare il coraggio di parlare con una nostra collega, nel tentativo di invitarla fuori per un appuntamento. Quando trovò il coraggio, si prodigò come un dannato per organizzare l’appuntamento perfetto, assillando una sua amica per sapere tutto quello che le piaceva in modo tale da sorprenderla e regalarle “l’appuntamento perfetto”.

Preparò tutto in maniera certosina, nel tentativo di stupirla, per scoprire solo in seguito che la sua amica le aveva anticipato tutto, rovinando irrimediabilmente quell’effetto sorpresa che sperava tanto di ottenere. L’epilogo lo conoscete già, si sono sposati anni fa, ma la delusione che percepii nelle sue parole quando scoprì che tutto quello che aveva organizzato non era più una sorpresa, era tangibile.

Perché vi sto raccontando questa cosa? Perché è la stessa cosa che è successa nella notte fra ieri e oggi a centinaia di milioni di fan di GTA che stavano aspettando, pazientemente, le 15:00 di oggi per vedere per la prima volta il trailer del sesto capitolo di quella che, a mani basse, è la saga videoludica più famosa, e venduta, di sempre. 

Se tutto questo vi sembra un’esagerazione, prima di continuare vorrei lasciar parlare i freddi numeri. Il trailer di GTA 6, alle 13:00 di oggi, conta quasi 60 milioni di visualizzazioni in meno di nove ore.

Questo impressionante numero, ovviamente, non tiene conto di tutte le visualizzazioni fatte dai canali YouTube che hanno riportato il trailer ufficiale. Se contassimo anche quelle andremmo ben oltre i 65 milioni di visualizzazioni in meno di mezza giornata.

Sempre parlando di freddi numeri, GTA V, il precedente capitolo della serie, ha venduto, dal 2013 a oggi e in tute le varie edizioni uscite, lo stratosferico totale di 190 milioni di copie in tutto il mondo, facendolo, di fatto, diventare il secondo videogioco più venduto di tutti i tempi, secondo solo a Minecraft. 

Viene da se che un tale risultato, che piaccia o meno, ha portato il sesto capitolo della serie GTA, ad essere il videogioco più atteso di tutti i tempi, motivo per il quale Rockstar ha pianificato tutto nei minimi dettagli per presentare al meglio il primo trailer della sua nuova produzione.

Un post su X, divenuto rapidamente il più celebre in ambito gaming dell’intera storia del social network, una data e un’ora precise, entrambe studiate per permettere ai fan di avere il tempo di organizzarsi al meglio per poter vivere quel momento nel modo che più li aggradava (da noi in Italia sarebbero state le 15:00, in America sarebbe stato in mattinata).

Nessun evento ad ospitare il trailer, niente TGA, niente Summer Week Fest… solo Rockstar e i suoi fan.

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Se tutto questo vi continua a sembrare assurdo, sappiate che centinaia di migliaia di giocatori, in tutto il mondo, hanno preso permessi da lavoro, o molto genericamente si sono tenuti mezza giornata libera, per godersi il trailer assieme ai propri amici, o in diretta con il loro content creator preferito o, molto semplicemente, senza tutte quelle distrazioni generate dalla quotidianità.

Lasciando al parere soggettivo di ognuno di noi, qualsivoglia giudizio in merito a tutto questo, risulta evidente come mai, quando alla mezzanotte del 5 dicembre, il trailer di GTA 6 è stato leakato e riproposto su numerosi canali YouTube, milioni di fan, invece di gioire per l’anticipazione, si sono letteralmente infuriati.

A nulla sono serviti i tentativi di Rockstar di abbattere ripetutamente i vari video caricati su internet, oramai il danno era fatto, il trailer era stato mostrato e l’unica soluzione logica per l’azienda è stata quella di rilasciare, ufficialmente, il trailer di GTA 6 con svariate ore di anticipo.

Una decisione che, al netto dei numeri stratosferici che sta macinando il trailer, ha demolito ogni aspettativa di milioni di fan che volevano, semplicemente, “godersi un momento” in santa pace.

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Vi sembrerà assurdo, non lo metto in dubbio, ma il leak di questa notte è stato dannoso per Rockstar, per l’industria dei videogiochi e, soprattutto, per i giocatori, i quali, ancora una volta, si vedono rovinato un “momento” dai soliti fenomeni che cercano i famosi “15 minuti di celebrità” incuranti di quello che possa comportare. 

Basta fare un giro sui vari social per constatare che a fronte di una manciata di commenti soddisfatti per il leak (i quali lo difendono dicendo che almeno così Rockstar la finirà di far aspettare i suoi consumatori), ce ne sono dozzine, se non centinaia, di giocatori inferociti perché gli è stata rovinato il momento che si erano organizzati negli scorsi giorni. 

Per gli addetti ai lavori, l’uscita anticipata del trailer ha generato il solito caos, con alcune riviste specializzate statunitensi obbligate a rispettare gli embarghi sui contenuti esclusivi, arrivando in ritardo rispetto ai competitor; per Rockstar, invece, la decisione di anticipare il trailer ha letteralmente rovinato una presentazione che, molto semplicemente, doveva essere gestita differentemente e regalare, sia ai fan della serie che agli stessi sviluppatori, un momento indimenticabile.

Basta dare una rapida occhiata ai profili social dei vari sviluppatori di Rockstar, per comprendere quanto abbiano detestato anche loro questo anticipo, considerando che, come centinaia di milioni di giocatori, stavano aspettando quel momento per godersi le reazioni dei fan e vivere l’ebrezza di quel “expectation VS. reality”, che avviene ben poche volte nella vita di uno sviluppatore.

Javier Altman, senior gameplay animator di Rockstar, si è limitato a dire: This Fucking Sucks (lascio a voi il piacere di tradurlo), aggiungendo in un secondo momento che stava attenendo da giorni il momento del rilascio del trailer, perché:

L’intero team di sviluppo meritava quel momento dove tutti insieme si sarebbe guardato il trailer e appreso le reazioni del pubblico. Un momento rovinato per sempre dai soliti noti. Siamo comunque fieri di quello che stiamo realizzando, speriamo vi stiate godendo il trailer.

Non è la prima volta, comunque, che GTA 6 è vittima dei leak, questo è noto. Nel 2022 intere porzioni del gioco, ancora in una versione embrionale, vennero rese pubbliche, mentre qualche girono fa, un presunto amico del figlio di uno degli sviluppatori, mise su TikTok delle parti del trailer sostenendo che “se non lo faceva in quel momento, nessuno gli avrebbe dato peso una volta che fosse uscito il trailer”. 

Laddove il primo caso è di differente portata, in quanto coinvolse un gruppo di hacker che attaccò differenti aziende richiedendo l’intervento dell’FBI, l’episodio del “TikToker” rappresenta esattamente la mentalità dilagante degli ultimi anni, la quale ha portato la “cultura dell’hype” a diventare la “cultura del leak”. 

Se prima gli appassionati di qualsiasi forma di intrattenimento, attendevano pazientemente i vari eventi, o gli annunci individuali delle varie aziende, per celebrare, o criticare, tutti assieme l’arrivo di un nuovo prodotto, ora si è passati a una costante fame di informazioni, dove si è sempre alla ricerca dello scoop, dell’informazione trafugata o dell’anticipazione capace di dare quegli stramaledetti quindici minuti di celebrità (e potenzialmente quindici anni di beghe legali), rovinando irrimediabilmente quell’atmosfera che da sempre adornava questa tipologia di annunci. 

Non è cosa nuova, difatti, che gli eventi di aziende come Apple e Sony, per citarne due a caso, abbiano perso quell’attesa data dal non sapere cosa verrà annunciato, per via delle dozzine di leak, fra l’altro quasi sempre veritieri, che invadono il web settimane prima delle presentazioni ufficiali.

Non c’è alcun piacere nel vedere l’azienda di cupertino presentare un nuovo iPhone di cui si sa tutto già da diverse settimane, così come non stupisce che Sony presenti una revisione di PS5 con un trailer frettoloso nel bel mezzo della giornata, visto che dal design, fino alle caratteristiche interne, tutto era già stato mostrato sui social giorni e giorni prima. 

Un vero peccato, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, visto che, al netto di quanta importanza fosse data dal singolo spettatore, questi eventi erano una sorta di rito per gli appassionati di tecnologia, capaci di accomunare, per una manciata di ore, persone da ogni parte del mondo con una passione comune. 

E voi? Come avete vissuto l’uscita anticipata del trailer di GTA 6? Siete fra quei giocatori che si erano presi la giornata libera, siete fra quelli che hanno gioito per il rilascio anticipato o, molto banalmente, non fate parte di quegli appassionati che vivono questi eventi come i tifosi di calcio vivono una finale di coppa?

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