I giochi violenti non trasformano l'uomo in bestia

Il Governo Australiano deciderà nei prossimi giorni se realizzare la tanto attesa classificazione R18+, per i giochi vietati ai minori di 18 anni. La proposta arriva dal Ministro degli Interni e della Giustizia Brendan O'Connor, sulla base di studi che negano la correlazione fra i comportamenti violenti e i videogiochi consigliati a un pubblico adulto.

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a cura di Roberto Caccia

Il Governo Federale Australiano scagiona i videogiochi violenti, non responsabili delle azioni delle persone, e apre le porte alla tanto attesa classificazione R18+, per i giochi vietati ad un pubblico minore di 18 anni.

Uno studio commissionato dal Ministero degli Interni e della Giustizia dimostra infatti l'assenza di prove concrete fra i giochi violenti e il rischio di diventare aggressivi. Secondo il Ministro, Brendan O'Connor non ci sono nemmeno prove che dimostrino che i giochi abbiano un impatto maggiore sulla mente degli utenti, rispetto ai media tradizionali.

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Grazie ai risultati di questa ricerca, il governo Australiano valuterà la proposta del ministro O'Connor di introdurre questo tipo di classificazione, durante una consultazione che avverrà il 10 dicembre, con tutti problemi del caso.

Ricordiamo infatti che in Australia vige un forte organo di censura, che limita la distribuzione di materiale cinematografico vietato ai minori. Se l'industria dei videogame dovesse seguire questo esempio, si avrebbero giochi identici alle versioni del resto del mondo, ma difficilmente reperibili sul territorio nazionale. Queste sono soltanto ipotesi, per scoprire come intenderà regolamentarsi lo stato austrialiano bisognerà aspettare i prossimi giorni.

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"Il nostro paese ha bisogno di questa classificazione, che protegge le giovani menti da qualsiasi effetto negativo possibile e che assicura agli adulti la libertà di prendere le loro decisioni sui giochi che intendono usare, entro i confini della legge", ha dichiarato O'Connor.

"Come parte del processo decisionale, i Ministri hanno richiesto la storia dei casi delle ricerche e altri documenti che li assistano nel prendere una decisione ben informata, basata su prove concrete e solide".

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Al momento più di 30 giochi sono stati vietati in Australia, per la maggior parte reintrodotti nel mercato con modifiche che ne hanno permesso la ri-classificazione.  Fra i contenuti a rischio censura ci sono giochi violenti, con riferimenti sessuali o con comportamenti genericamente antisociali.

Fra i più famosi citiamo Fallout 3, GTA 3, Left 4 Dead 2, Aliens vs Predator F.E.A.R. 2: Project Origin, Postal 2 e Manhunt, mentre fra i casi più assurdi ricordiamo Marc Ecko's Getting Up: Contents Under Pressure, bandito per colpa dei graffiti, e Leisure Suit Larry: Magna Cum Laude per i contenuti erotici, nonostante la chiave ironica che da sempre contraddistingue questa saga.