GRIDD: Retroenhanced e Atomine

Il nostro resoconto sui migliori giochi indie mostrati alla Milan Games Week 2016.

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a cura di Martina Fargnoli

Editor

GRIDD: Retroenhanced - Antab Studio

GRIDD: Retroenhanced è uno shooter arcade frenetico che pesca estetiche, effetti sonori e narrativa dall'immaginario anni ottanta fatto di laser, neon, hacker, intelligenze artificiali impazzite e ha tra i padri ispiratori Star Fox. Ciò è vero solo per metà. Una delle particolarità del titolo, e uno degli aspetti che ci ha convinti, è anche la sua componente "puzzle" dove il gioco rallenta e ci viene posto un ostacolo da superare con l'astuzia. 

Gridd Retroenhanced

La demo ci ha messi alle strette con un Firewall da superare e dei "bottoni" posti sulla struttura da distruggere a colpi di proiettili laser. Successivamente si è aperta una fase di hacking, dove distruggendo degli elementi piramidali avremo modo di collezionare sfilze di numeri percorrendo i binari a gran velocità nel tentativo di trovare il codice giusto. Riuscendo nell'impresa si otterrà una vita extra per continuare la partita.

A ribadire la fedeltà agli anni 80, Lara Gianotti di Antab Studio ci ha rivelato che tutto si mantiene il meno possibile guidato, senza indicazioni e scritte superflue in modo da lasciare al giocatore la scoperta degli elementi di gioco. Arriveranno in futuro citazioni più o meno esplicite in gioco a tutto quel filone di cultura pop che attualmente si esprime in Gridd: Retroenhanced strizzando fortemente l'occhio a Tron. Per i più temerari è in sviluppo anche una modalità endless.

Atomine - Broken Arms Game

Restando sempre in tema fantascienza e mondi virtuali, siamo caduti nel Deep Web di Atomine accompagnati da Francesco Panaro, marketing manager di Broken Arms Games. Dense reti di Server, Proxy e Database controllati da un singolo nodo terminale: il Mainframe. Il gioco si presenta come un twin-stick shooter con elementi rougelite come la morte permanente e la generazione procedurale dei livelli.

Atomine

Esteticamente il mondo di gioco è minimale, un setting quasi anestetico con predominanza di bianchi e grigi. Una scelta che vista la freneticità del titolo e il numero di nemici a schermo abbiamo trovato funzionale. A "illuminare" le stanze però ci penseranno i nostri colpi sparati e le particelle dei nemici che faremo in mille pixel. La struttura dei livelli è fatta in stanze e si può proseguire nel gioco soltanto eliminando prima tutti i nemici che le affollano e accedendo a un portale dedicato.

Un aspetto che ci ha colpiti è la stanza dei potenziamenti dove possiamo "programmare" e "compilare" l'arma giusta che fa per noi in base ai potenziamenti raccolti nel corso della partita. Possiamo modificare il tipo, il numero e la distanza dei colpi sparati contemporaneamente, la velocità a cui i colpi andranno e molto altro per creare la potenza di fuoco migliore per ogni situazione.