Il 3D rimane accessorio

Recensione di Football Manager 2013, nuovo titolo di Sports Interactive in cui vestirete i panni di un manager calcistico. Alcuni miglioramenti ma niente rivoluzioni rispetto all'anno passato, se non per l'introduzione della modalità Classic per neofiti e dei DLC, limitati a questa parte del gioco.

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a cura di Manolo De Agostini

Il 3D rimane accessorio

Gli sviluppatori affermato anche di aver rivisto il motore 3D del gioco e anno dopo anno in effetti vi sono delle aggiunte, ma siamo decisamente ben lontani da qualcosa che possa rendere godibile la visione tridimensionale. Preferiamo giocare in modalità 2D, "alla vecchia maniera" e ci pare che questo continui a essere il migliore metodo per fruire delle partite in Football Manager.

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Un'altra novità degna di nota è che per giocare in multiplayer non servirà più l'indirizzo IP, ma tutto è gestito tramite server Steam. Questo permette di avere una leaderboard online e la possibilità di esportare il vostro squadrone per giocare con amici e non solo.

Chiaramente a fronte di un rinnovamento dell'interfaccia, il team di Sports Interactive ha ampliato le cose da fare. Sono offerte tantissime informazioni - anche troppe - e la possibilità d'interagire con il proprio staff, a cui se volete potrete delegare parte del lavoro, è ancora più accentuata.

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A volte si è proprio "assediati" da richieste di ogni tipo e questo è sia un bene che un male. Da una parte il ruolo di manager impone che vi prendiate cura ogni aspetto della vita della squadra e della società, ma ad esempio se un giovane decide di abbandonare il suo procuratore, e non è richiesta un'azione diretta, l'informazione si potrebbe anche non dare.

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Insomma ci piacerebbe che il team lavorasse per il prossimo episodio a una scrematura delle informazioni utili e quelle non utili. Non stiamo dicendo di stravolgere il gioco, ma di vedere se c'è la possibilità di ottimizzarlo, perché benché la versione completa debba essere dedicata agli appassionati, c'è sempre spazio per migliorare.