I tempi cambiano

Il Professor Layton e il futuro perduto, recensione del terzo capitolo delle avventure tascabili più famose per Nintendo DS.

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a cura di Tom's Hardware

I tempi cambiano

Per affrontare una crisi non c'è nessuno migliore del leggendario Professor Layton, capace di trovare qualsiasi soluzione. Per questo motivo Luke, assistente del Professore, ha deciso d'inviare una richiesta d'aiuto al suo mentore su una questione di vitale importanza. Il problema è che questa lettera non è stata scritta da Luke in persona, ma dal suo alter-ego del futuro. Quest'ultimo ha bisogno di aiuto per scacciare da Londra un despota cattivo che regna sulla città nel momento in cui la lettera è stata scritta, ossia 10 anni più tardi!

C'è anche una curiosa coincidenza, perché l'invio di questa lettera si accavalla con un tragico incidente: durante una dimostrazione di una macchina del tempo, uno scienziato di nome Alain Stahngun fa sparire il primo ministro inglese, Bill Hawks. Il nostro geniale duo stabilisce rapidamente un collegamento tra questi due avvenimenti e decide di dirigersi nel luogo dell'appuntamento indicato nella lettera, un'orologeria di Londra.

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Con gran sorpresa ci trovano un orologio gigante, che li conduce in un batter d'occhio 10 anni nel futuro. Il Tamigi naturalmente non si è mosso, ma la capitale inglese è cambiata radicalmente: più industriale, più cupa, e ora sotto il controllo di una banda criminale agli ordini di un misterioso Layton del futuro.

Questa trama fantastica costituisce l'aspetto migliore di questo terzo capitolo. È davvero una bella sensazione dover trarre le proprie conclusioni con l'aiuto dei diversi indizi ed elementi che si raccolgono durante l'avventura lunga una dozzina di ore. Ed è divertente scoprire di essersi sbagliati ogni volta!

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Sempre pronta a sorprenderci, la narrazione incatena una rivelazione dopo l'altra, con un ritmo sempre in aumento, fino all'epilogo. Con il cuore in gola, si scopre come questo terzo lavoro sia un'apoteosi della trilogia e non avremmo mai immaginato fosse così bello.

Il gioco ci porta ben oltre tutto ciò che avevamo conosciuto sui personaggi durante l'ultima avventura. Facendo resuscitare i fantasmi del passato, così come i sogni e le speranze del futuro, ci si sofferma a riflettere sul perché i vari personaggi si comportino in un certo modo, sugli avvenimenti che hanno fatto di loro le persone che sono oggi. Il tutto è sempre avvolto da uno stile grafico di qualità, da un design strano e favoloso e da sequenze animate grandiose accompagnate da un doppiaggio magnifico. Alcuni affermeranno che la realizzazione è la qualità migliore del titolo, ma altri ricorderanno la moltitudine di enigmi nascosti ne Il Destino Perduto. Se c'è una cosa che i viaggi nel tempo non modificano è il gusto profondo dei londinesi per gli enigmi, come se vivessero solo per questo.

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