Indivisible, lo abbiamo provato alla Gamescom 2019

Durante la Gamescom 2019 abbiamo provato in anteprima Indivisible di Lab Zero Games e 505 Games, ecco le nostre impressioni.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Gamescom è un momento per provare ri/provare - per chi fosse andato all'E3 - alcune delle produzioni più grandi attese per il 2019 e il 2020, ma permette anche di giocare moltissimi titoli che trovano meno spazio durante la fiera losangelina, titoli come come Indivisible di Lab Zero Games e 505 Games che abbiamo provato in anteprima e che potrebbe davvero essere una sorpresa per questo autunno. Ecco le nostre impressioni.

Un mondo disegnato a mano

Indivisible è un gioco di ruolo, con elementi metroidvania e platform 2D che vi mette nei panni di Ajna, una ragazza che inizia un viaggio per cercare di capire il motivo dietro i suoi straordinari e misteriosi poteri. L'avventura gli permette di incontrare tantissimi compagni per fronteggiare boss unici e creature temibili.

Ciò che ci ha colpito sin da subito è l'incredibile aspetto estetico della produzione. Il gioco di Lab Zero Games, autori di Skullgirl, mette in mostra un mondo completamente disegnato a mano e animato in maniera sublime; una vera e propria gioia per gli occhi. Ma non lasciatevi ingannare dai colori sgargianti e dalla bellezza delle ambientazioni, questo Indivisible è un videogioco davvero difficile, soprattutto nelle prime fasi, non tanto per i combattimenti, tanto più per il platforming.

Ajna può saltare e utilizzare le sue incredibili doti per cercare di raggiungere punti elevati, sfruttando nel contempo la sua fedele lancia. Capita di dover superare un semplice ponte ma altre volte è necessario lanciarsi come un elastico grazie alla lancia, oppure salvarsi per il rotto della cuffia grazie alla propria ascia, conficcandola letteralmente nelle pareti. A volte capita persino di saltare con la lancia su dei generatori di corrente per cercare di evitare di prende la scossa, il modo in cui lo fa è talmente simpatico che ricorda molto da vicino Ducktales con Zio Paperone che saltava con il proprio bastone per infliggere danni ai nemici.

Proprio i combattimenti sono forse la parte più interessante. Le creature da sconfiggere possono essere evitate, ma facendolo si rischia di arrivare da un determinato boss a un livello non sufficiente per sconfiggerlo e questo non è senz'altro un bene. Durante il nostro percorso, quindi, è importante combattere ogni tipo di mostro ci capiti a tiro, questo da il via a uno scontro che ricorda i normali JRPG giapponesi, ma che in realtà si differenzia molto nelle meccaniche. Innanzitutto ogni personaggio ha a disposizione una abilità che può essere una cura, un attacco normale o una magia, questa va utilizzata semplicemente premendo il tasto indicato del personaggio. In breve gli scontri non sono propriamente a turni, ma in tempo reale, anche se bisogna attendere de secondi per ricaricare l'attacco, attesa che permette ai nemici di attaccare. L'HUD di combattimento, però, permette di capire dove una creatura vuole colpire, questo ci permette di bloccarlo se si riesce a premere con tempismo il tasto del personaggio sotto tiro.

Ovviamente i mondi di gioco nascondono segreti, oggetti ed equipaggiamento migliore, quindi esplorare è molto importante, a volte anche tornando indietro, sfruttando dei posti che prima non erano accessibili.

Tirando le somme

Indivisible ci ha davvero sorpreso, è un gioco con un'identità e con un aspetto estetico davvero ben realizzato, si vede che i ragazzi di Lab Zero Games abbiano lavorato duramente per portare sul mercato un gioco che possa essere apprezzabile da chiunque. La colonna sonora del maestro Hiroki Kikuta e le meccaniche di gioco ben strutturate impreziosiscono un progetto che può davvero dire la sua. Per capire la qualità finale del gioco occorrerà attendere l'uscita ufficiale a ottobre su Xbox One, PC e PlayStation 4, la versione Nintendo Swich arriverà invece dopo.