Interfaccia migliorata e qualche lieve ritocco grafico
Oltre alle nuove unità Blizzard ha introdotto alcuni piccoli miglioramenti dell'interfaccia, integrati in modo discreto. La prima novità che balza all'occhio riguarda l'invio dei droni sulla zona dei minerali, che ora è automatico per evitare passi falsi durante le prime fasi della partita.
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Un cambiamento simile si può notare nel numero di droni collegati a una base e presenti su una vena mineraria. Ora infatti si può visualizzare questa cifra sulla parte superiore dell'edificio, o dell'area. Un'opzione utile per capire come gestire meglio i propri droni.
A livello grafico ci sono pochi cambiamenti. Le nuove mappe innevate o futuristiche sono molto belle, con effetti meteorologici ben riusciti e dettagliati, senza tuttavia stravolgere la palette di colori tipica della serie.
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I requisiti di sistema sono invariati rispetto a Wings of Liberty e difficilmente si scenderà sotto i 50 frame al secondo, anche su un PC con componenti di fascia media.
Ricordiamo tuttavia che i cambiamenti introdotti in questa beta non sono ancora definitivi e che Blizzard sta tenendo in considerazione i pareri degli utenti, soprattutto dei più esperti.
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Chissà se queste unità sopravvivranno fino all'uscita di Heart of the Swarm. Considerando la velocità con cui Blizzard ascolta i suggerimenti degli utenti è facile che molte di queste novità siano già state modificate in questi giorni (la nostra versione risale a qualche settimana fa) e sicuramente molti altri elementi saranno modificati prima dell'uscita del gioco. Sotto quest'ultimo aspetto ovviamente non si sa nulla. Meglio mettersi il cuore in pace: l'espansione di StarCraft 2 uscirà quando sarà pronta.