Kojima ci spiega come realizzare un buon videogioco

Kojima, profeta del game design, torna dalla pausa estiva raccontandoci su Twitter il processo creativo nello sviluppo dei videogiochi.

I fan di Hideo Kojima conoscono bene l'eccentrico personaggio creatore della saga di Metal Gear Solid, un appassionato di cinema con un'incredibile vena creativa e tanta attenzione ai dettagli. Se avete amato la saga di Metal Gear, e non vedete l'ora di mettere le mani su Death Stranding, non potrete fare a meno di apprezzare le digressioni di Kojima sul tema del game design.

"La creazione di un gioco è diversa da quella di un film. Immaginate di avere un corridoio che, secondo il design del titolo, il giocatore deve percorrere. Il corridoio ha un significato nella storia così come a livello di game design. Il suo motivo è far sviluppare la trama, far fare pratica con i controlli, mostrare l'ambientazione o aggiungere ritmo al gameplay?" ha scritto Hideo, spiegando poi come ogni dettaglio debba essere curato, pensando alle luci, all'altezza dei muri, alle porte, pensando anche alle sensazioni che deve provare il giocatore mentre percorre un determinato ambiente.

Per il produttore è importante curare e revisionare costantemente un titolo, evitando di "assemblarlo come in fabbrica", dato che affidarsi ad aziende esterne potrebbe compromettere la possibilità di un gioco di essere poi omogeneo, impedendo che le varie parti combacino alla perfezione.

"Il copione e gli espedienti cambiano ogni giorno. Ecco cosa significa creare giochi," scrive Kojima, sottolineando ancora le differenze rispetto alla creazione di un film.

Pare proprio che Hideo sia veramente il maniaco dei dettagli che i suoi giochi lasciano trasparire, e non vediamo l'ora di vedere questa attenzione anche in Death Stranding, in arrivo - si spera presto - su PlayStation 4.

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