Il colosso sudcoreano dell'industria videoludica Krafton, noto per essere l'editore di titoli di grande successo come PUBG e l'attesissimo Subnautica 2, ha annunciato una trasformazione radicale della propria struttura aziendale. L'obiettivo dichiarato è quello di diventare una compagnia AI-first, riposizionando l'intelligenza artificiale al centro di ogni processo decisionale e operativo. Si tratta di una svolta strategica che coinvolgerà l'intera organizzazione, dalla gestione quotidiana fino allo sviluppo dei videogiochi.
L'amministratore delegato Kim Chang-han ha illustrato la visione dell'azienda in un comunicato ufficiale pubblicato sul sito coreano della società. Secondo il CEO, la riorganizzazione punta a liberare i dipendenti dalle attività ripetitive attraverso l'automazione basata su sistemi di Agentic AI, permettendo al personale di concentrarsi su mansioni creative e sulla risoluzione di problemi complessi. L'ambizione è quella di trasformare Krafton in un'entità dove l'intelligenza artificiale non sia semplicemente uno strumento accessorio, ma il motore principale della produttività aziendale.
Per sostenere questa transizione tecnologica, il gruppo ha stanziato investimenti considerevoli. Ben 100 miliardi di won coreani, equivalenti a circa 69,7 milioni di dollari o 52,3 milioni di sterline, saranno destinati all'acquisizione di un cluster di GPU di ultima generazione. Questa infrastruttura servirà a supportare operazioni complesse che richiedono capacità di ragionamento sofisticato e pianificazione iterativa, elementi fondamentali per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale avanzati.
Il completamento di questa infrastruttura tecnologica è previsto per la seconda metà del 2026, quando Krafton conta di avere operativa una piattaforma che acceleri significativamente la ricerca e lo sviluppo nel campo dell'AI. Ma gli investimenti non si limitano all'hardware: altri 30 milioni di won, circa 20,8 milioni di dollari, saranno dedicati alla formazione della forza lavoro esistente, affinché ogni dipendente possa padroneggiare efficacemente gli strumenti di intelligenza artificiale.
L'industria giapponese in particolare sta abbracciando rapidamente queste tecnologie: Square Enix, attraverso le parole del CEO Takashi Kiryu, ha dichiarato già nel 2024 l'intenzione di applicare l'AI in modo aggressivo. Anche altri nomi illustri hanno ammesso di sperimentare con questi strumenti: gli sviluppatori di Foamstars hanno utilizzato l'intelligenza artificiale durante lo sviluppo, mentre Level-5, lo studio dietro Professor Layton, ha fatto uso di Stable Diffusion.
Perfino giganti come Capcom hanno confermato di condurre esperimenti con l'AI generativa, mentre Sega ha istituito un team interno dedicato esclusivamente allo sviluppo di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Secondo un'indagine recente condotta dalla Computer Entertainment Supplier's Association, l'organizzazione responsabile del Tokyo Game Show, oltre la metà delle compagnie videoludiche giapponesi sta già integrando l'AI nei propri processi di sviluppo.
L'intelligenza artificiale promette di rivoluzionare non solo gli aspetti tecnici dello sviluppo, ma anche l'esperienza di gioco stessa, con servizi AI integrati direttamente nei titoli. Resta da vedere se questa corsa verso l'automazione manterrà le promesse di maggiore creatività per gli sviluppatori umani o se, al contrario, solleverà nuove questioni etiche e occupazionali nel settore.