La Cina riapre alle console, forse non saranno più vietate

Il Governo Cinese sta valutando di annullare il veto imposto nel 2000 sulla produzione, importazione e vendita di console da gioco. Per ora l'unico modo di ottenere uno di questi dispositivi è di acquistarlo tramite canali paralleli, il cosiddetto mercato grigio.

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a cura di Roberto Caccia

La Cina sta considerando di annullare il veto imposto sulla vendita delle console. Ricordiamo infatti che nello stato asiatico è impossibile acquistare dispositivi come Wii, Wii U PS3 e Xbox 360 a meno che non si decida di rivolgersi al cosiddetto "mercato grigio", dove è possibile acquistare beni non illegali ma venduti al di fuori dei canali di distribuzione autorizzati o ufficiali.

La Cina aprirà le porte ai videogiochi? Per le aziende del settore sarebbe un toccasana

La notizia arriva dal quotidiano China Daily, che nell'edizione di oggi ha citato fonti anonime vicine al governo cinese. Secondo i redattori del giornale i sette ministri che hanno imposto il ban alla vendita, alla produzione e all'importazione di console nel territorio cinese ora starebbero rivalutando la legislazione.

"Stiamo rivedendo le politiche, abbiamo condotto diversi sondaggi e stiamo discutendo con altri ministri sull'eventualità di aprire al mercato della console da gioco. Tuttavia, visto che il veto è stato emesso da sette ministri più di un decennio fa, abbiamo bisogno dell'approvazione di tutte le parti per annullare il ban", ha dichiarato una fonte del Ministro della Cultura cinese.

Il veto in questione è stato introdotto nel 2000, principalmente per il timore che i videogiochi avrebbero potuto influenzare lo sviluppo fisico e mentale dei giovani. Attualmente il panorama videoludico cinese è dominato dai giochi free-to-play online e dai titoli venduti su piattaforme mobile, gli unici consentiti dal governo.

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"La nostra posizione verso le opportunità d'affari in Cina non sono cambiate. Ovviamente riconosciamo che il mercato cinese sia uno dei più promettenti per il nostro business e siamo sempre pronti a considerare e a preparare opportunità e possibilità d'affari in questo paese", ha dichiarato Yoshiko Uchiyama, portavoce di Sony Computer Entertainment. Un rappresentante di Nintendo ha invece evitato di commentare la notizia.

Ovviamente se la Cina dovesse aprire le frontiere alle console da gioco creerebbe una situazione favorevole per le principali aziende attive nel campo videoludico e ci sarebbe perfino il potenziale per poter modificare gli equilibri mondiali del settore.