Max Payne 3 mette i disonesti del multiplayer in un ghetto

Rockstar Games ha deciso di usare bastone e carota contro i cheater di Max Payne 3. Chi sarà colto in fallo finirà su server dedicati con altri cheater. Se successivamente sarà riammesso ai server pubblici, e tornerà a giocare in modo sleale, sarà definitivamente escluso dalle partite online.

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a cura di Manolo De Agostini

Rockstar ha deciso di mettere i cheater di Max Payne 3 (recensione) in quarantena. La software house ha trovato un interessante modo per far piazza pulita di quei videogiocatori disonesti che rovinano l'esperienza multiplayer di chi vuole progredire con lealtà e sudore, e senza trucchetti e mezzucci di bassa lega.

Secondo quanto si apprende in un post sul blog ufficiale degli sviluppatori, "chiunque sarà trovato ad aver usato salvataggi modificati, gioco modificato e altri exploit per ottenere un ingiusto vantaggio nel multiplayer di Max Payne 3, o per raggirare le classifiche, sarà messo in quarantena rispetto a tutti gli altri giocatori all'interno del Cheaters pool, dove sarà in grado di giocare solo con altri malfattori".

Rockstar ha quindi optato per una soluzione "morbida". La software house ha deciso di non usare da subito il bastone, sbattendo fuori dal gioco i disonesti, bensì di usare la carota e creare dei server dedicati su cui queste persone potranno giocare con altri cheater. "Nel caso decidessimo di assolvere questi disonesti per le passate trasgressioni facendoli rientrare nei server pubblici, una seconda trasgressione porterà a un periodo di ban indefinito. In entrambi i casi, rimuoveremo le voci non valide dalla classifica per assicurare che i giocatori in cima alla classifica abbiano guadagnato i punti in modo leale".

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Insomma, prima un buffetto e poi un pugno degno del miglior Mike Tyson. Rockstar invita tutti coloro che ritengono di aver incontrato un cheater a scrivere una mail a maxpayne3.banhammer@rockstargames.com includendo informazioni sulla piattaforma (PC, PS3 o Xbox 360), la gamertag/id del disonesto e la descrizione della violazione. Se possibile è meglio includere un video o un'immagine della trasgressione.

"Non banneremo videogiocatori che usano tattiche legittime ma discutibili, come chi fa il camper", sottolinea lo sviluppatore, ricordando che nei giochi online c'è la figura tanto subdola quanto "nelle regole" di chi si apposta in luogo "sicuro" senza muoversi per uccidere i videogiocatori che si spostano lungo la mappa.