Arcadegeddon | Anteprima, salvare i videogiochi dalle megacorporazioni

Arcadegeddon è lo sparatutto in terza persona di IllFonic che unisce PvE e PvP in un gioco co-op divertente. Disponibile in accesso anticipato per PC e PS5.

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a cura di Martina Fargnoli

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Arcadegeddon rende omaggio alla parola arcade che porta nel nome optando per un gameplay frenetico, diretto e divertente che invita a fare una partita dopo l'altra in cerca anche del risultato migliore da caricare sulla bacheca dei punteggi più alti. Lo sparatutto in terza persona di IllFonic si discosta dai precedenti lavori della software house americana che ci aveva abituati a giochi basati su licenze come Friday the 13th: The Game e Predator: Hunting Grounds. Il multiplayer asincrono lascia il posto a una modalità cooperativa più classica, ma non manca un po' di sana competizione per rendere le partite con gli amici più movimentate.

Super City è una metropoli futuristica con un forte rimando all’estetica cyberpunk, ai neon e agli anni Ottanta. Qui la megacorporazione FunFUNCo vuole la morte dei videogiochi liberi e creativi come quello creato da Gilly, il proprietario dell’ultima sala giochi ancora attiva. L’idea di Gilly è di unire in un unico grande cabinato tutti i migliori giochi a disposizione, ma la FunFUNCo non è dello stesso avviso e rilascia un virus per danneggiare l’iniziativa causando glitch e infettando i sistemi con dei nemici armati che mettono a ferro e fuoco i livelli.

L’Arcade di Gilly è, quindi, l’ultimo baluardo per chi ancora oppone resistenza a questi individui senz’anima interessati solo al profitto ed è anche il punto di ritrovo delle diverse gang in città, delle quali dobbiamo guadagnare il rispetto se vogliamo che si uniscano alla nostra battaglia per liberare i videogiochi dalla morsa di chi vuole bandire il vero divertimento. Per farlo dovremo fare la cosa che sappiamo fare meglio: giocare e battere gli scagnozzi della FunFUNCo.

Arcadegeddon: portare il caos

La modalità avventura, al momento, si snoda attraverso tre biomi ben distinti. Nerve Center è un cuore pulsante di neon e reti elettriche, Mystic Isles è un’isola tropicale governata da una misteriosa forza e infine Aftermath, una città distrutta dalla guerra di cui la natura si sta nuovamente impadronendo. L’obiettivo di IllFonic è di pubblicare almeno cinque biomi in totale entro l’uscita prevista nel 2022. I livelli sono generati proceduralmente, ciò garantisce partite sempre diverse e attualmente ci sono diversi margini di miglioramento per rendere più vari i livelli.

A questo stadio dello sviluppo la varietà è data principalmente dalle sfide casuali che si possono incontrare. Difendere una posizione per purificare l’area dalla corruzione, eliminare i glitch che sorvolano la zona, sopravvivere all’incalzare dei nemici o trovare chip da depositare per liberare un nodo della rete. Il ritmo è sempre ben sostenuto tra nemici che tenteranno in tutti i modi di ostacolarci e sfide che ci spingeranno ad essere sempre in movimento lanciandoci dalle piattaforme o sfruttando la lunga scivolata a disposizione. I controlli di movimento, ancora da rifinire, offrono un’ampia manovrabilità ed è molto piacevole spostarsi nei livelli, attaccare in scivolata e guadagnare elevazione.

Sul fronte del gunplay anche gli scontri a fuoco si mantengono dinamici e troviamo una buona offerta di archetipi tra fucili da cecchino, smg, fucili automatici, a canne mozze o lanciamissili. Le armi hanno diversi livelli di rarità che ne influenzano le statistiche e le caratteristiche. Molto utili in battaglia sono le armi elementali, ad esempio quelle elettriche stordiscono gli avversari, quelle di ghiaccio bloccano momentaneamente il nemico e quelle infuocate causano danni nel tempo. Tutte ottime per il controllo ad area. Tra le armi più ambite ci sono però quelle speciali, vere e proprie follie ingegneristiche come il lanciadischi, il fucile in grado di gonfiare i nemici fino a farli scoppiare o le pistole curative. L’uso di queste armi è però limitato dai colpi a disposizione.

Da soli o in compagnia di altri tre amici, addentrarsi nei livelli procedurali di Arcadegeddon non sarà comunque una passeggiata nonostante attacchi speciali e power-up. Come fa già Risk of Rain, la difficoltà aumenta mano a mano che si avanza, ma mentre nel gioco di Hopoo Games tutto è legato al tempo che scorre, nel gioco di IllFonic la difficoltà aumenta ogni volta che viene superato uno stage. Questo però non è l’unico modo, potrete anche aumentare artificialmente la difficoltà pagando la somma in denaro richiesta da specifiche postazioni che troverete nel mondo di gioco o una volta raggiunta una zona franca. Qui potete fare anche acquisti o riempire di munizioni i vostri fucili prima di gettarvi nell’arena successiva.

Arcadegeddon non è solo PvE. Tra un’orda e l’altra o un combattimento contro un boss, lo studio ha ben pensato di integrare dei mini-giochi con cui sfidare i vostri amici. Scontri brevi e modalità che strizzano l’occhio a Fall Guys e Rocket League, del resto la filosofia dietro il super gioco di Gilly è proprio quella di unire i migliori giochi del momento in un titolo unico. Nonostante le somiglianze che Arcadegeddon può richiamare, tra cui anche Fortnite per lo stile oltre ai giochi già citati, in realtà ha una sua personalità che emerge chiaramente e centra l’obiettivo principale che si è posto: divertire. Se IllFonic saprà supportare il titolo con nuovi contenuti e modalità, potrebbe riuscire a ritagliarsi uno spazio nel mercato affollato dei giochi cooperativi online grazie a questo suo mix di PvP e PvE.

In un mondo in cui si lotta contro corporazioni senza volto e senz’anima, la personalizzazione è parte importante dell’esperienza. Elementi cosmetici possono essere ottenuti completando le sfide che ogni fazione ci assegnerà ma anche spendendo la valuta di gioco. Più giocate, più ticket ottenete. Potete scambiare questi ticket da Gilly in cambio di nuove pettinature, abiti e skin per armi. Sono oltre 700 gli oggetti disponibili, quindi non mancano di certo le possibilità.

Il nostro personaggio inizialmente ricorderà un po’ l’Osmosis Jones dell’omonimo film del 2001, ma poco a poco potreste dargli un aspetto diverso. Sicuramente la scelta di far acquistare tutto tramite la valuta di gioco va premiata, vedremo però se questa scelta verrà mantenuta o se verrà affiancata da altre forme di monetizzazione con l’evolversi dell’accesso anticipato. Nel momento in cui scriviamo l’unica assenza che può creare qualche problema nel sistema di personalizzazione è l’anteprima degli oggetti che si intendono acquistare. Dal modello 2D non è chiaro come l’oggetto verrà applicato ad armi o come sarà l’effetto finale una volta indossato un capo d’abbigliamento.

Conclusioni

La versione ad accesso anticipato per PC e PS5 di Arcadegeddon offre già un arsenale di armi interessanti e un progetto di espansione che se seguito attentamente potrebbe già portare il gioco ad espandersi considerevolmente nel corso dell’autunno. La parola chiave è divertimento e possiamo certamente confermare che il gioco, seppur con i suoi limiti dovuti a un numero ancora limitato di contenuti, ci ha fatto passare ore spensierate insieme agli amici, ma anche da soli intraprendendo una sfida personale alla ricerca del punteggio più alto. La scelta di unire PvE e PvP in totale armonia potrebbe rivelarsi vincente per permettere al gioco di ritagliarsi un suo spazio in un mercato che tende più alla copia che non all’innovazione.

Sebbene Arcadegeddon sia stato spesso accostato ai looter-shooter come Borderlands e Destiny – da cui ci è parso trarre ispirazione per il design di alcune armi – le ricompense sono ottenibili principalmente da scrigni e non c’è quell’opulenza che invece caratterizza il titolo di Gearbox. Le cose potrebbero cambiare con l’aggiunta di nuove armi o con l’introduzione di nuovi boss con ricompense uniche, ma al momento il punto di forza del gioco rimane l’affrontare un numero sempre crescente di stage avvicinandosi più per struttura ai roguelite.

Quando si sono chiuse le porte della sala giochi che eravamo soliti frequentare da ragazzi non abbiamo potuto far altro che accettare che il mondo stava andando in un’altra direzione, Arcadegeddon ci dà la possibilità di salvare quel mondo e quelle sensazioni senza però indugiare troppo nella nostalgia. Partite veloci, sfide crescenti, tabelloni con gli high score sono alla base di una filosofia di design che non invecchia mai.