Microsoft/Activision, negato il nuovo tentativo di stop della FTC

Con un colpo di scena decisamente telefonato, il giudice respinge l'estensione dell'ordine restrittivo proposto dall'FTC

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a cura di Andrea Maiellano

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Martedì scorso Microsoft ha vinto la causa contro la Federal Trade Consumer, la quale si opponeva all'acquisizione di Activision da parte del colosso di Redmond, ottenendo finalmente "luce verde" per l'acquisto da, quasi, 70 miliardi di dollari.

Ovviamente il verdetto del giudice ha iniziato a generare fermento all'interno del settore, considerando che il prossimo 18 luglio scade il termine massimo concordato per l'acquisizione dalle due compagnie e che, quindi, si è iniziata a dare come certa la finalizzazione dell'acquisto da parte di Microsoft già nel weekend del 15/16 luglio.

La FTC, però, non ha voluto cedere ed'è ricorsa in appello contro il verdetto della corte, chiedendo, inoltre, un'estensione dell'ordine restrittivo attualmente in vigore sull'acquisizione (il quale terminerà alle 08:59 italiane del 15 luglio e impedisce, fino alla sua scadenza, di portare a termine l'affare fra Microsoft e Activision), per avere il tempo di prepararsi per l'appello.

I tempi strettissimi, uniti alle opposizioni poco convincenti mosse dalla FTC durante il processo, hanno però fatto prendere la decisione, al giudice Scott Corley, di negare l'estensione, o il rinnovo, dell'ordine restrittivo.

Questo diniego, però, non sancisce che l'FTC non possa perpetrare la sua corsa all'appello ma è indubbio che l'ente americano si ritrovi di fronte a una situazione decisamente peculiare, con meno di ventiquattro ore a disposizione per collezionare un ammontare di motivazioni valide per ricorrere in appello e rallentare, ulteriormente, l'acquisizione.

Se, difatti, entro le 08:59 italiane del 15 luglio l'FTC non sarà riuscita nel suo intento, Microsoft potrà completare l'acquisizione e non ci sarà alcun appello che potrà impedirlo, ponendo finalmente fine a questo circo mediatico che si sta protraendo da oramai troppi mesi. Non sappiamo cosa succederà ma indubbiamente le prossime 72 ore saranno fra le più importanti per l'industria videoludica, considerando che dubitiamo fortemente che Microsoft non porti a termine l'accordo già nella mattinata di domani.

Ovviamente rimane ancora da capire come Microsoft si muoverà in UK, in seguito al blocco dell'acquisizione decretato nel Regno Unito ma è molto probabile che Microsoft proverà a cedere i diritti del cloud in UK o, nella peggiore delle ipotesi, si estrometterà dal mercato Inglese per il tempo necessario a preparare una nuova strategia.