Microsoft vuole sfidare Apple e Google con un nuovo store mobile

L'acquisizione di Activision Blizzard + King apre le porte a Microsoft verso il mobile gaming, il vero obiettivo del colosso di Redmond.

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a cura di Alessandro Adinolfi

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non avrebbe l'intenzione di competere direttamente contro Sony e Nintendo, bensì contro Apple e Google. A svelarlo sono le carte della CMA, che oramai da diverse settimane abbiamo avuto modo di conoscere a causa di alcuni scontri tra il colosso di Redmond e Sony.

Come riportato da The Verge, proprio nelle carte consegnate alla CMA da parte di Microsoft emerge la volontà del colosso di Redmond di creare un nuovo store per tutti i device, inclusi quelli mobile, per portare l'esperienza dei videogiochi da un'altra parte oltre ai classici sistemi casalinghi. "Questa transazione ci aiuterà a creare il prossimo negozio di videogiochi digitale che opera su diversi sistemi, inclusi quelli mobile come risultato dell'aggiunta dei contenuti di Activision Blizzard", le parole contenute nelle carte consegnate al CMA.

Ci sono diversi giochi che Microsoft ha interesse a portare sotto la sua ala per aprirsi il mercato del gaming su Android e iOS: Call of Duty Mobile e Candy Crush. Entrambi i giochi sono prodotti da Activision e lo shooter è l'iterazione della serie che fa guadagnare di più al publisher e sviluppatore. La casa di Redmond ha decisamente tutto l'interesse di questo mondo per spingere anche Xbox Cloud Gaming, la sua soluzione principale per permettere a tutti di poter giocare senza una console e passando anche da smartphone e tablet.

Questa rivelazione è solamente l'ultima di una lunga serie di dettagli emersi dall'analisi della CMA. Con i documenti di dominio pubblico, per esempio, abbiamo scoperto come ha fatto Sony a non far includere i titoli i Call of Duty su Xbox Game Pass. Per più tempo andranno avanti le consultazioni, più dettagli dietro le quinte di questa industria emergeranno e saranno a disposizione non solo del pubblico, ma anche della critica e di alcuni possibili concorrenti.