Nintendo 3DS da record in Giappone, PS Vita una tragedia

Nintendo 3DS da record in Giappone con 5 milioni di unità vendute, mentre Playstation Vita di Sony continua a non riscuotere successo, anche a fronte della nuova uscita di successo Gravity Daze.

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a cura di Manolo De Agostini

Nintendo brinda a sake in Giappone, forte di 5 milioni di unità vendute. Il risultato è stato raggiunto in cinquantadue settimane, un vero record per l'azienda guidata da Satoru Iwata.

Un dato che fa impallidire quello raggiunto in Italia, con 244mila console vendute in 44 settimane. Il 3DS fa quindi meglio del DS, che raggiunse il traguardo in 56 settimane, e del Game Boy Advance, a cui ne servirono cinquantotto. Neanche la Wii, se usciamo dal mondo delle portatili, ha fatto meglio.

Il risultato assume ancor più significato a fronte di una partenza non proprio eccellente, che ha costretto l'azienda a tagliare il prezzo in agosto, con il passaggio da 250 a 170 euro, e addirittura a presentare un accessorio chiamato Circle Pad, per offrire un secondo stick analogico. Nintendo ha perciò dimostrato di saper affrontare bene le sfide del mercato, anche rimettendoci pur di conservare una base di fan fedele.

Chissà se lo stesso potremo dirlo per la Playstation Vita di Sony, che continua a non andare bene in terra nipponica. Nella settimana tra il 6 e il 12 febbraio sono state 13.939 le unità vendute, a fronte delle 17.141 di quella precedente. Davanti a tutti il 3DS (67.558), seguito dalla PS3 (22.002) e poi dalla PSP (15.860).

Sul fronte software spopolano i titoli 3DS, ma per quanto riguarda la PS Vita in classifica troviamo la new entry Gravity Daze al secondo posto con 43.462 unità e in nona posizione Ragnarok Odyssey con 8.117. Sembra quindi che la maggior parte degli acquisti sia stata fatta da chi già possiede la console, e il nuovo titolo non abbia trainato le vendite dell'hardware.

E a due giorni dal debutto europeo e statunitense, il quadro non sembra roseo, anche se stiamo pur sempre parlando del complesso mercato nipponico. Che sia tutto un problema di prezzo? Riteniamo sia probabile, ma Sony per ora non si è posta il problema e anzi cerca di abbassare i toni.

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"Vediamo questa console come una piattaforma con un ciclo da 5 a 10 anni, quindi giudicheremo il suo successo in 12, 24 o 36 mesi. Ci aspettiamo un grande debutto, ma sapremo quanto sarà andata bene solo in 12 o 24 mesi", ha dichiarato Guy Longworth, SVP marketing di PlayStation negli Stati Uniti, annunciando che in autunno la console portatile si fregerà anche di Call of Duty.

"Finché c'è Vita c'è speranza", dice un famoso detto che ben si addice al momento, anche se non è dello stesso parere George Broussard, co-creatore di Duke Nukem, che ha già emesso il suo spietato verdetto: "Il debutto di PS Vita mi sembra come l'ultimo dinosauro che si presenta a convention di mammiferi". Da che pulpito viene la predica.