Nintendo si prepara ad espandere ulteriormente la propria rete di studi di sviluppo interni con l'acquisizione di Bandai Namco Studios Singapore, segnando un'ulteriore mossa strategica nella costruzione di un ecosistema produttivo sempre più integrato. L'operazione, che dovrebbe concludersi il 1 aprile 2026 salvo approvazioni regolamentari, porterà inizialmente la casa di Kyoto a detenere l'80% delle quote dello studio singaporiano, con l'obiettivo di acquisire la restante percentuale in un secondo momento. Si tratta dell'ennesima dimostrazione di come Nintendo stia progressivamente consolidando il controllo su realtà esterne che hanno già collaborato con successo ai suoi progetti maggiori.
Lo studio asiatico, fondato nel 2013, non è un nome nuovo per i fan delle IP Nintendo. Il team ha infatti contribuito allo sviluppo della serie Splatoon, lo shooter multiplayer che ha rivoluzionato il genere con la sua estetica colorata e il gameplay basato sull'inchiostro anziché sui proiettili tradizionali. Questa esperienza pregressa ha evidentemente convinto Nintendo della solidità del partner, tanto da volerlo integrare definitivamente nella propria struttura produttiva.
Una volta completata l'acquisizione, lo studio cambierà denominazione in Nintendo Studios Singapore e continuerà le proprie attività di sviluppo senza stravolgimenti operativi. Nintendo ha specificato che il team singaporiano possiede "una forte expertise nella creazione di asset artistici in-game", lasciando intendere che il suo ruolo rimarrà principalmente quello di studio di supporto tecnico e artistico per i progetti first-party, piuttosto che quello di developer principale con titoli propri.
L'operazione avrà un impatto finanziario minimo sui risultati del corrente anno fiscale, secondo quanto dichiarato dalla compagnia giapponese. Questa acquisizione si inserisce in una strategia più ampia che ha visto Nintendo rafforzare sistematicamente il proprio controllo su studi esterni che avevano già lavorato con successo sulle sue proprietà intellettuali.
Il caso più recente è quello di Nintendo Pictures, ex Dynamo Pictures acquisita nel 2022 e ribattezzata per concentrarsi sulla produzione di contenuti visivi basati sulle IP Nintendo. Lo studio ha fatto parlare di sé il mese scorso con un corto animato dedicato a Pikmin, ma ha anche lavorato su progetti AAA come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Pikmin 4, Super Mario Bros. Wonder, Super Mario RPG e Another Code: Recollection. A parte un impegno preesistente all'acquisizione per Death Stranding 2, Nintendo Pictures lavora esclusivamente su franchise della casa madre.
Il portfolio di subsidiary Nintendo comprende già diverse realtà consolidate nel panorama dello sviluppo videoludico. Tra queste figurano Monolith Soft, celebre per la saga Xenoblade Chronicles e per il supporto tecnico su progetti open-world, Retro Studios che sta sviluppando l'attesissimo Metroid Prime 4, Next Level Games responsabile di Luigi's Mansion 3, 1-Up Studio che ha contribuito alla progettazione di Super Mario 3D World e Super Mario Odyssey, e Nintendo Cube specializzata nella serie Mario Party.