Intervista Pandora Machine: hardware

Intervista ai responsabili di Pandora Machine, una Steam Machine italiana presto disponibile sul mercato.

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a cura di Tom's Hardware

Intervista Pandora Machine: hardware

Tom's Hardware: Da dove nasce l'idea di creare Pandora Machine?

Pandora Machine: Nasce dalla volontà di mettere insieme la straordinaria potenza di calcolo del moderno hardware per computer, con la comodità e l'immediatezza delle console "next-gen".

Fondamentalmente siamo partiti da zero. Essendo tutti noi dei giocatori ci siamo ritrovati a constatare che forse per la prima volta, pur con l'avvento della next-gen, le console non sono riuscite a imporre un vantaggio evidente sui personal computer a livello di prestazioni e rendimento. Anzi, il trend a nostro avviso si è invertito o si sta invertendo.

I vantaggi del gioco su PC, come ad esempio la scalabilità dell'aspetto grafico, la possibilità d'uso di mouse e tastiera e perchè no, il prezzo del software evidentemente più contenuto, li conosciamo tutti. Rimangono però svantaggi piuttosto palesi come l'ingombro, la rumorosità e la complessità di utilizzo che invece non hanno mai influenzato il mondo console.

Ci è balenata quindi l'idea di provare a progettare qualcosa che fosse potente come un computer, comodo come una console e che racchiudesse in sè i pregi delle due piattaforme.

Qui nasce Pandora Machine, un sistema ottimizzato e performante, compatto, silenzioso, ma soprattutto estremamente semplice da installare e utilizzare. Steam infine rappresenta il vero cuore pulsante della macchina. Nel momento in cui abbiamo delineato le linee del progetto, ci siamo resi conto che la sua integrazione e le potenzialità offerte (la semplicità e i prezzi che conosciamo), sarebbero state l'evoluzione naturale delle idee che stavamo cercando di sviluppare.

TH: Come avete gestito la parte burocratica con Valve?

PM: Il nostro interesse nei confronti del mondo Steam, risale a parecchi anni fa, quindi il contatto con Valve è stato quasi naturale. Abbiamo avviato i contatti, presentato il progetto e ottenuto una reazione positiva; dopo un certo periodo di tempo e tutte le difficoltà del caso, siamo stati finalmente invitati ad entrare nel loro programma ed è nata la collaborazione, che avviene tramite una licenza di utilizzo e prevede la futura convergenza delle nostre idee all'interno di una Steam Machine. In termini puramente economici, Valve non ha preteso niente (almeno per ora), ma le modalità di ottenimento della licenza sono state davvero impegnative.

TH: Passiamo a qualche dettaglio sull'hardware. Che materiali avete scelto per Pandora Machine? Come avete gestito il raffreddamento del dispositivo?

PM: Per l'attuale modello "PRIME" la base è quella del case RVZ 01 di Raven in versione custo. Un prodotto unico nel suo genere. Colore nero, finitura satinata di plastiche e acciaio. Si può installare sia in posizione verticale che orizzontale e i supporti in gomma sono in dotazione per entrambe le possibilità.

Una grande cura da parte del costruttore è riservata all'aerazione del case. 3 prese d'aria da 120x120mm permettono alla PM Prime di respirare al meglio in tutte le situazioni, anche grazie a 2 silenziose ventole a basso profilo. Altro dettaglio interessante è rappresentato da un kit di filtri magnetici  per la protezione delle prese d'aria.

Il risultato finale è una macchina piuttosto compatta, che si collega con soli 2 cavi (alimentazione e HDMI), silenziosa e ben ventilata in entrambe le posizioni.

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TH: Che hardware avete scelto per Pandora Machine?

PM: Per la versione "PRIME", abbiamo scelto un sistema basato su architettura Intel, con GPU AMD, 8 GB di Ram, HDD 500Gb 64Mb e WiFi integrato. Il tutto supportato da un eccellente alimentatore interno.

TH: Hard disk: ibrido o tradizionale? Perché non un SSD?

PM: Al momento il disco è di tipo tradizionale. Prevediamo comunque l'implementazione di soluzioni diverse e ancora più performanti, sulle macchine di fascia più alta, o (stiamo valutando) come possibile upgrade sulla "Prime".

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TH: Sul vostro sito scrivete che ci saranno vari modelli di PandoraMachine. Riuscirà il modello base (PRIME) a gestire i titoli moderni, in Full HD e a 60 frame al secondo o bisognerà scendere a qualche compromesso (o comprare versioni più performanti)?

PM: Come appassionati giocatori, che conoscono bene costi e esigenze, abbiamo pensato che fosse ideale presentarci con un giusto compromesso. Una configurazione frutto di numerose valutazioni e test, in grado di offrire prestazioni elevate ad un prezzo accessibile, in modo da riuscire a coinvolgere anche giocatori provenienti da altre piattaforme. Naturalmente il modello "PRIME" è come già detto il nostro modello di lancio.

Inizialmente questo doveva garantire minimo i 60FPS a 720P, ma abbiamo potuto constatare che spesso e volentieri lo standard dei 60FPS a 1080P è assolutamente alla portata, anche se a volte bisognare rinunciare a qualche dettaglio. Sulle successive versioni, e con i futuri upgrade, la nostra idea è quella di, per così dire, "sollevare l'asticella" del livello minimo, tenendo ben salda la nostra filosofia del rapporto ideale tra prestazioni e prezzo fino al raggiungimento dei 1080p senza compromessi.

E' importante sottolineare che avendo scelto una GPU AMD, potremmo godere di enormi vantaggi in termini di prestazioni, grazie anche all'evoluzione delle API Mantle che potrebbero regalare risultati stupefacenti già su questa prima versione di PM.

La nostra idea è quella di partire con una macchina altamente performante a livello hardware e di offrire un supporto software di ottimo livello già alla partenza, con un percorso evolutivo e condiviso per quanto possibile con gli utenti, al quale non poniamo limiti.