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Persona 4 Golden (PC) | Recensione

Persona 4 Golden (PC) è la versione rimasterizzata del famoso JRPG che include i contenuti della versione PS Vita aggiungendo alcune impostazioni grafiche.

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a cura di Luca Salerno

Persona 4 Golden arriva su PC. Questa affermazione, da sola, racchiude tutta la portata rivoluzionaria della scelta di Atlus di portare su questa piattaforma uno dei suoi titoli più famosi.
L’arrivo del JRPG su Steam ci parla, più che del presente o del passato, del futuro che i giochi di questo genere e della Atlus potrebbero avere su PC.

Dalla sua uscita originaria su PS2 sino al remake per PS Vita passando per spin-off come Dance All Night, Persona 4 Golden ha goduto di un successo crescente ed è considerato uno dei migliori giochi di ruolo giapponesi di sempre.

Persona 4 Golden: trama e gameplay

Gli eventi di Persona 4 Golden vedono un gruppo di amici e liceali (Yu, Chie, Yosuke, Yukiko, Naoto e Rise) che in una piccola cittadina rurale del Giappone tentano di risolvere una serie di omicidi e fermare un serial killer avventurandosi nella dimensione parallela del TV World e usando le Persona (una sorta di rappresentazione dell’io dei personaggi) per sconfiggere i nemici. Il gioco alterna fasi di dungeon e combattimenti a parti simulative della vita sociale del protagonista in cui è possibile sviluppare i legami con altri personaggi e ottenere anche dei vantaggi in battaglia.

Con il suo mix perfettamente dosato tra giallo, anime, visual novel e ancora racconto adolescenziale e simulatore di vita sociale, la storia di Persona 4 Golden anche su PC pur nella sua lentezza iniziale (ci vorranno ore prima di entrare nella routine del gameplay) riesce a coinvolgere sin dalle prime battute con la complicità di un cast perfettamente riuscito ed egregiamente doppiato grazie a una scrittura più matura di quanto possa sembrare in realtà.

Dopo le prime ore introduttive, il gioco inizia a scandire con regolarità le fasi di vita quotidiana e quelle di combattimento ed esplorazione. Il sistema è quello tradizionale a turni dei JRPG con le Persona che possono acquisire nuove abilià, essere fuse in altre creature per poi venire rievocate a piacimento. Come da tradizione della serie Shin Megami Tensei, il gameplay ha aspetti molto tattici che prevedono l’uso delle giuste magie elementali a secondo delle debolezze del nemico e un corretto impiego di buff e debuff.

Dopo tanti anni storia e gameplay anche in Persona 4 Golden PC riescono a mantenere il proprio fascino e il motivo risiede proprio nella loro classicità che permette di accettare consensualmente anche tempi estremamente lenti e lunghi come d’altronde ci ha abituato anche Persona 5. 

Ma cosa esattamente “guadagna” la serie Persona dal suo arrivo su PC?

Persona 4 Golden: cosa significa l’arrivo su PC

L’arrivo su Steam di Persona 4 Golden su PC innanzitutto taglia il cordone ombelicale che ha sempre legato la serie alle console Sony. Atlus si era già concessa una piccola deviazione con il porting di Catherine su Steam, ma si trattava della prima versione del gioco e non del remaster Full Body uscito su PS4 l’anno scorso. Questo fece pensare ad un impegno limitato di Atlus su PC ma l’arrivo di Persona 4 Golden su Steam ha un po’ sparigliato le carte.

Il gioco, infatti, fino a questo momento era rimasto su PS2 e PS Vita tanto che Persona 4 Golden non è mai stato convertito su PS3 o PS4, anche se l’arrivo su PC potrebbe presagire a una distribuzione anche sulla consola casalinga di Sony.

L’impegno di Atlus è confermato però non solo dalla scelta di realizzare una versione PC di Persona 4 Golden ma anche dal fatto che il porting è realizzato dannatamente bene. In uno scenario in cui sviluppatori come Square Enix ci hanno abituato a conversioni PC non proprio egregie (vedi Final Fantasy XIII e Nier: Automata), osservare una casa di sviluppo con poca esperienza su PC realizzare un porting come Persona 4 Golden non può che far ben sperare per il futuro.

Altra medaglia al merito di Persona 4 Golden PC è il fatto che la conversione sia stata realizzata internamente da Atlus Japan, il che sfata il mito degli sviluppatori giapponesi non a loro agio sulla piattaforma e dei porting affidati a team esterni. Insomma lo sforzo di Atlus sembra essere stato notevole e fa sperare che non si tratti di un caso isolato. 

Da giocatori di JRPG ammettiamo che il sogno proibito resta quello di vedere Persona 5 Royal su PC ma l’intero catalogo di Atlus in tema di giochi di ruolo potrebbe sicuramente fare gola: da Shin Megami Tensei e vecchie serie per PS2 come Digital Devil Saga e Devil Summoner.

Questi dunque sono gli scenari aperti da Persona 4 Golden su PC. Ma a conti fatti, com’è questa conversione?

Persona 4 Golden: l’analisi tecnica

Innanzitutto va sottolineato che la conversione per PS Vita aveva portato già nel 2012 a un generale aggiornamento grafico soprattutto per quanto riguarda i fondali e le texture degli ambienti.

Persona 4 Golden aggiunge delle caratteristiche in più, come ci rivelano le impostazioni grafiche. La novità principale e più ovvia per una versione PC è che è possibile scegliere la risoluzione sino ai 4K: un grosso salto in avanti rispetto a PS Vita e ai 480i di PS2, dove tra l’altro mancava il supporto al formato 16:9.

Sicuramente abbiamo molto apprezzato la possibilità di impostare la scala di rendering in un intervallo compreso tra il 25% e il 200% permettendo così di cambiare la risoluzione interna al gioco senza incidere su quella dello schermo. Questa impostazione è particolarmente utile se dovete far funzionare il gioco su configurazioni non particolarmente aggiornate mantenendo una buona fluidità.

Abbassando il valore otterrete infatti una qualità inferiore con una grafica maggiormente sfocata e colori meno brillanti ma prestazioni migliori in termini di frame rate. Bisogna tenere in considerazione, però, che questa opzione non si applica all’interfaccia del gioco che dunque al di là del valore scelto continuerà a incidere in una certa misura sulle prestazioni. Le opzioni sulla scala di rendering insieme all’anti-aliasing sono le impostazioni che principalmente fanno la differenza nella resa grafica di questo Persona 4 Golden su PC. Le altre opzioni permettono di attivare o disattivare le ombre dei personaggi e deciderne la qualità con tre livelli basso, medio e alto.

Un'assenza da segnalare tra le opzioni, invece, è la mancanza del supporto dell'ultrawide, un formato che in ogni caso non è ancora così diffuso, stando ai dati di Steam sull'hardware usato dagli utenti. Avremmo trovato, inoltre, particolarmente utile poter disattivare il motion blur che inizialmente può dare un certo fastidio. Anche in questo caso pensiamo che una soluzione da parte dei giocatori PC non tarderà ad arrivare.

Nel complesso tutta l’interfaccia e gli artwork disegnati da Shigenori Soejima sono stati portati a una risoluzione più alta anche se il rapporto delle proporzioni tra interfaccia e resto dello schermo sembra essere rimasto quello della versione portatile con finestre e artwork molto grandi, a una dimensione di circa il 150% rispetto al rapporto UI-schermo che ci si aspetterebbe. Questo ha anche i suoi vantaggi. 

La grafica, al di là dei miglioramenti, resta quella di PS2 e già all’epoca era essenziale e funzionale alla narrazione. Fuori dai dungeon e dai combattimenti, le interazioni tra i personaggi non hanno mai fatto leva sulle animazioni o suoi modelli tridimensionali, peraltro molto caricaturali, ma sull’espressività del doppiaggio, della scrittura e degli artwork sopracitati. Un’interfaccia più invasiva, dunque, non ha pesato più di tanto sulla nostra esperienza di gioco su PC.

Un’altra opzione particolarmente apprezzabile per i fan dei JRPG è la possibilità di scegliere il doppiaggio. Senza i vincoli di spazio dei DVD su PS2 e e della memoria su PS Vita, Atlus ha potuto aggiungere le voci giapponesi in Persona 4 Golden PCCome nei filmati, anche sul versante audio, i miglioramenti sono piuttosto limitati, anzi inesistenti. La compressione è la stessa della versione PS Vita ma questo non crea troppi fastidi e d’altronde sarebbe stato eccessivo pretendere qualcosa di più dato che intervenire sulla la qualità degli gli asset originali sarebbe stato davvero complicato.

Un'altra aggiunta che ci avrebbe fatto molto piacere sarebbe stato l'adattamento in italiano che era assente anche nella versione originale e nella versione PS Vita. Possiamo intuire che il budget per questa versione fosse limitato e aspettarsi una traduzione aggiuntiva sarebbe stato solo wishful thinking ma dopo l'esperienza di Persona 5 Royal, le aspettative su un adattamento nella nostra lingua nella serie, sono ormai alte.

In ogni caso, il valore del comparto audio resta sempre quello dell’epoca con una colonna sonora a base di musiche J-pop che oggi fanno un po’ sorridere ma che segnarono una svolta nel modo di intendere le colonne sonore dei JRPG. 

Il frame rate normalmente è sbloccato (non si vede spesso nelle conversioni di JRPG da console a PC) anche se un’opzione in più che permettesse di aggiungere un limite sarebbe stata apprezzata ma non è niente di così difficile da implementare esternamente al gioco. 

Per raggiungere un valore di frame rate più alto sembra che sia necessario abilitare il V-Sync dato che, disattivandolo, si raggiunge un un limite di 120 fps, nonostante per aumentare il framerate Atlus consigli l'esatto opposto: disattivarlo e scegliere la modalità borderless. A questo vanno poi aggiunti anche i vantaggi tipici di Steam come salvataggi sul cloud e gli achievement.

A testimoniare l’attenzione per questa versione PC c’è anche il pieno supporto a mouse e tastiera. In particolare tutti i controlli possono essere rimappati e il mouse, in maniera simile ai giochi nativi per computer, può essere usato per gestire i menu e anche le varie scelte in fase di dialogo. L’unica pecca è che non può essere usato per muovere la telecamera in quelle fasi in cui questo è permesso dal gioco, ovvero nei dungeon.

Nel complesso Persona 4 Golden è una conversione realizzata in maniera molto competente e con grande attenzione, qualcosa che non riteniamo scontato quando si parla di JRPG e titoli giapponesi su PC. Questo ci fa inevitabilmente ben sperare per altre future conversioni delle serie Atlus.

Voto Recensione di Persona 4 Golden - PC


9

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Uno dei migliori JRPG di sempre

  • + Ottimo aggiornamento grafico

  • + È la versione definitiva del gioco

Contro

  • - Manca ancora un adattamento italiano

  • - Niente supporto per l'ultrawide

  • - Nessun aggiornamento a FMV e audio

Commento

Persona 4 Golden su PC è un’ottima conversione e rappresenta un risultato che va al di sopra delle aspettative considerato il curriculum limitato di Atlus su questa piattaforma. Il frame rate sbloccato e la possibilità di regolare la scala di rendering sono delle aggiunte tecniche apprezzabili nel panorama dei JRPG su PC. Se non avete mai giocato il titolo Atlus o volete avere la versione definitiva di questo titolo, Persona 4 Golden su PC è la migliore incarnazione del gioco mai apparsa. Le critiche a questo porting sono davvero poche, si può imputare l’assenza del supporto al formato ultrawide, un eccessivo effetto di blurring o una qualità grafica non proprio ottimale dei filmati (nota dolente per molti remaster/remake) ma nulla che possa invalidare l’esperienza di gioco ancora estremamente valida a dodici anni dall’uscita su PS2. In conclusione, l’arrivo di Persona 4 Golden su PC è una doppia buona notizia: chi gioca su PC può adesso sperare di vedere altri titoli Atlus (a partire da Persona 5 Royal), mentre gli utenti PS4 possono anche incrociare le dita per una futura conversione del titolo sulla propria console di riferimento.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Persona 4 Golden - PC

Persona 4 Golden - PC