Persona 5 Tactica | Abbiamo provato le prime ore di gioco

Dopo le prime ore passate con le missioni iniziali, Persona 5 Tactica si preannuncia un titolo divertente ma che ci ha lasciato diverse perplessità.

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a cura di Marco Patrizi

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Dopo Persona 5 Royal e Persona 5 Strikers, i fan della serie Atlus sono rimasti abbastanza a bocca asciutta nel corso di questi anni. Certo, questo tempo ha permesso a tutti di espandere lo sguardo per scoprire la saga di Shin Megami Tensei a cui appartiene, come Soul Hackers 2 e SMT V, ma sicuramente molti avranno un po’ di nostalgia delle avventure più rilassate dei Phantom Thieves.

Mentre attendiamo l’arrivo di Persona 3 Reload (di cui abbiamo già esplorato tutti i dettagli preliminari in questo articolo), possiamo ingannare l’attesa con Persona 5 Tactica, l’ultimo spin-off del popolare quinto capitolo in uscita questo mese, e che ho avuto modo di iniziare a giocare. In attesa della recensione, eccovi il punto su cosa potete aspettarvi da questo titolo.

Tagliategli il cuore!

Per prima cosa ribadisco che P5 Tactica è uno spin-off, quindi è tranquillamente accessibile anche da chi non ha giocato a P5 Royal e P5 Strikers. La sua storia è infatti collocata cronologicamente alla fine del secondo semestre di Persona 5, prima della consegna dei diplomi. Non è chiarissimo se gli eventi saranno canonici, ma non ci scommetterei un euro.

Ovviamente il primo dettaglio che salta all'occhio è la particolare scelta formale per i personaggi, che sono ora ritratti in uno stile chibi abbastanza simile a quello già visto in Persona Q2: New Cinema Labyrinth.

La prefazione del gioco è molto semplice. Durante uno dei tanti giorni al bar Leblanc, senza alcuna ragione apparente, i membri del gruppo vengono trasportati in una dimensione parallela. Questa dimensione appare simile al Metaverso, ma comunque diversa da esso, e la sua estetica rievoca in qualche modo una Francia settecentesca, sebbene molto particolare.

Ben presto davanti a loro si stagliano le truppe di un esercito di bizzarri esseri e la tiranna al suo capo, Marie. Riconoscendoli come pericolosi intrusi, ella lancia un sortilegio col quale soggioga le menti dei Ladri Fantasma, tranne Joker e Morgana che riescono a evitarlo.

I due vengono salvati dall'intervento della ribelle Erina, grazie alla quale riescono a fuggire e ritirarsi verso il quartier generale della Resistenza. Ovviamente il loro scopo sarà quello di far rinsavire i compagni e sconfiggere la pericolosa despota che ha preso il controllo di quel regno.

Sarò sincero: l’attacco della storia non mi ha intrigato per niente e le cose non si stanno risollevando durante le prime missioni che ho avuto modo di provare. C’è ovviamente tutto il tempo di ricredermi, ma in generale non mi sembra che si sia data grande attenzione alla sceneggiatura, che peraltro sembra continuare a soffrire dello stesso difetto che affliggeva i capitoli precedenti: la lungaggine dei dialoghi. Ripongo le speranze in una svolta narrativa più avanti nell'avventura, anche tenendo presente che gli autori giapponesi molto spesso tendono a rivelare le cose più importanti nelle fasi finali.

Maschere e coperture

Per quasto nuovo spin off P-Studio ha voluto buttarsi su un genere inconsueto per la serie, quello degli RPG tattici. Il punto di riferimento palese sono i giochi di Mario + Rabbids di Ubisoft Milano, che a loro volta avevano dichiaratamente tratto ispirazione dalla serie di X-COM. I combattimenti hanno dunque luogo in arene organizzate in griglie e il focus è costituito da attacchi dalla distanza medio-lunga con un sistema di coperture da sfruttare per limitare i danni.

A queste dinamiche base, si aggiungono gli elementi gameplay della serie principale, quindi i poteri delle Persona, le debolezze elementali, gli status negativi e gli attacchi “All out” (qui chiamati Tripla Minaccia) atterrando i nemici. 

Le abilità dei personaggi sono organizzate tramite degli skill tree in cui avanzare grazie ai Punti Crescita, che non sono legati meramente all'Esperienza, evitando quindi che i giocatori “rompano” la difficoltà con un comodo farming.

Tra l’altro in questo titolo l’equilibrio delle Persona è diverso dal solito. Normalmente tutti i personaggi possono accedere a una sola Persona tranne Joker che può disporne di molteplici. In P5 Tactica tutti i personaggi possono usare la loro Persona di riferimento più un altra secondaria. E come sempre sarà possibile portare avanti il livello di creazione e potenziamento delle Persona tramite la Velvet Room.

Il tutto funziona bene e racchiude in sé il medesimo senso di divertimento tattico che ho provato dai titoli di ispirazione. Mi chiedo solo se nel corso del gioco P5 Tactica riuscirà a proporre dinamiche e situazioni sempre nuove ed evitare l’inciampo della ripetitività.

Per ora Persona 5 Tactica mi sembra un titolo che si affida molto ai propri modelli di ispirazione per le meccaniche base (con un certo conformismo lessicale si potrebbe definirlo “derivativo”), ma che comunque costruisce su quello il proprio mood che abbiamo imparato ad apprezzare dalle avventure dei Ladri Fantasma.

Nonostante le battaglie tutto sommato divertenti, per ora l’entusiasmo rimane basso a causa di una storia che non coinvolge e di una struttura di fondo non altrettanto solida quanto Mario + Rabbids, soprattutto per via della mancanza di esplorazione.

Spero di potermi ricredere completando il gioco, che ricordo sarà disponibile il 17 novembre su tutte le piattaforme correnti.