Pokémon Spada e Scudo: cosa aspettarsi dal mondo competitivo

Ipotesi e considerazioni su quello che sarà il mondo competitivo di Pokémon Spada e Scudo, in uscita il 15 novembre su Nintendo Switch.

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a cura di Alessandro Palladino

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L’arrivo di Pokémon Spada e Pokémon Scudo significa poter vivere una nuova avventura legata al famoso marchio Nintendo, ma anche l’inizio di alcune considerazioni riguardo il vasto mondo competitivo a essi legato. Gli ultimi anni per i mondiali di Pokémon si sono rivelati tanto ferventi quanto statici e difficili da gestire, avendo un picco con Sole e Luna grazie all’introduzione di una nuova generazione. Purtroppo però, essendo un capitolo proveniente da una base già piena zeppa di Pokémon (X&Y e Rubino&Zaffiro) lo scenario competitivo è rimasto stagnante nella scelta delle squadre da utilizzare, portando a match sempre molto uguali a prescindere dal livello professionistico d’osservazione.

Spada e Scudo dicono quindi basta a Xerneas e soci dichiarando categoricamente l’intenzione di mantenere solo il Pokédex di Galar. Per quanto questo minacci il passaggio dei nostri ricordi delle vecchie cartucce dalla Pokébanca a Pokémon Home a Pokémon Spada e Scudo (lo sappiamo, è complicato), si tratta in realtà di un’ottima notizia per stracciare il passato e tirare a lucido una nuova tela bianca su cui costruire le fondamenta per un competitivo più variegato, accessibile e forte di una console più potente con connettività maggiore. Oltretutto ancora non si hanno informazioni certe sul funzionamento di Pokémon Home, lasciandoci quindi qualche spiraglio di speranza.

In attesa di capire, dunque, come si muoverà veramente Game Freak nel gioco finale, vogliamo lanciare qualche considerazione su quello che vorremmo vedere nel lato competitivo degli stadi di Galar, analizzando il più possibile quanto già sappiamo. Non abbiate paura: non descriveremo abilità o mosse svelate dai leak, perciò considerate questo articolo come totalmente spoiler free.

Doppio o singolo? Possibilità aperte

Tornando indietro ad agosto, The Pokémon Company aveva pubblicato un interessante video che riportava alcune nuove mosse e meccaniche legate al mondo competitivo, come una sorprendete contromossa per Trick Room e inediti strumenti da tenere visionabili. Quello che ci interessa di questa porzione di informazioni estiva è l’annuncio dello Stadio che gestirà tutta la parte delle lotte online, dividendole in battaglie normali e battaglie classificate. Una decisione che ben rispecchia il tenore generale delle competizioni nelle arene sportive di Galar.

Come in passato, sarà quindi possibile dedicarsi ad aumentare il proprio posto nella classifica online che con tutta probabilità sarà legata al Pokémon Global Link e che, potenzialmente, potrebbe anche fornire punti per gli eventi ufficiali. Ritorna anche la possibilità di partecipare sia a Tornei ufficiali sia a Tornei organizzati dai giocatori, sempre utilizzando la funzione dedicata alle lobby specifiche.

Viene poi inserito un nuovo meccanismo di ID, i quali servono a “noleggiare” dei team di Pokémon che possono provenire sia da Nintendo stessa che da altri giocatori, aprendo quindi uno spunto di riflessione su quanto questa feature possa poter venire sfruttata per fornire un “set” di Pokémon ufficiale da poter sostituire alla squadra personale degli allenatori. Questo non solo risolverebbe molte magagne legate alla creazione illecita di Pokémon, finora fatta passare estremamente in sordina perfino ai mondiali, ma darebbe modo di avere una possibilità equa a tutti gli allenatori alleggerendo il lavoro dei giudici di gara.

Rimanendo nel terreno dell’ufficialità, né Game Freak né Nintendo si sono espresse riguardo il formato che verrà utilizzato nei tornei di tutto il mondo. Se si seguirà la tradizione stipulata finora, le lotte in doppio 4vs4 saranno ancora una volta stabili nel loro ruolo dominante. Qualche indizio ci arriva dal primo evento competitivo vero e proprio, chiamato “Galar: L’Esordio”, che avrà luogo dal 6 all’8 dicembre (le iscrizioni terminano alle 23:59 del 5 dicembre) e con il formato la Lotta in Singolo, dettagliato da alcune restrizioni (ancora non conosciute) e il livello settato a 50.

Nel rispetto di quanto fatto in precedenza, l’Esordio si configura come uno dei tanti eventi stagionali, abbastanza lontani da quello che potrebbe essere il futuro scenario competitivo per i tornei. Tuttavia non è da escludere che ci possa essere qualche cambiamento in base anche a come il Pokédex di Galar si adatti più o meno a una tipologia specifica di lotta. Le lotte in doppio si sono sempre rivelate un terreno fertile per strategie e combinazioni variegate, lasciando fuori l’individualità del singolo per ottenere il meglio da tutti i Pokémon. C’è inoltre da considerare quanto la funzione Gigamax sarà influente nella decisione del formato: limitata a 3 turni d’azione, potrebbe essere comunque difficile da inquadrare in una lotta in doppio specialmente se si considera al suo design di base. Pensando a un modo per esaltarla nelle competizioni, l’unica vera opzione sarebbe la lotta 1vs1.

Con tutta probabilità avremo comunque notizie più certe a qualche mese dall’uscita del 15 novembre, magari alle porte del 2020 e del suo campionato. Nel frattempo, le tendenze competitive e i Pokémon performanti avranno tempo per sedimentarsi.

Finalmente un breeding più facile

Sebbene le lotte siano il vero campo di gioco, la maggior parte dell’aspetto competitivo deriva dalla costruzione certosina del team. Partendo dall’accoppiamento dei genitori fino a trovare i Pokémon di Natura giusta e con gli Innate Value giusti, creare team da zero era veramente un compito arduo, talmente tale che si preferiva usare metodi “alternativi” per avere tutto fatto in tempo zero.

Una tendenza che ci siamo portati avanti dal Nintendo DS e che ancora oggi continua su UltraSole e UltraLuna. Questo però non sarà più il caso con Spada e Scudo, i quali non solo avranno un modo per contrassegnare i Pokémon nati a Galar (e del resto non si potrebbe fare altrimenti in ogni caso), ma hanno deciso di implementare una marea di funzioni per facilitare l’entrata nel competitivo per tutti i Pokémon.

In un video recente Game Freak ha infatti annunciato che sarà possibile cambiare la natura dei Pokémon con la Menta, assegnare più strumenti per modificare gli Effort Values e passare le Mosse Uovo con estrema facilità. Già il cambio di Natura artificiale rappresenta un enorme cambiamento e ci risparmia la ricerca ossessiva di un particolare tipo di Pokémon. Se aggiungiamo la già presente possibilità di cambiare anche l’abilità in dotazione, allora siamo arrivati a metà strada per buttarci sul competitivo senza sforzi.

La zona grigia rimane come al solito quella degli IV, al momento non ancora discussi da Nintendo e lasciati nell’ombra del mistero da risolvere post pubblicazione. Avere gli IV - cioè punti statistica innati che fanno la differenza e generati alla nascita - modificabili sarebbe il sogno di tutti gli allenatori. Questo perché renderebbe qualsiasi Pokémon adattabile al competitivo e eviterebbe numerosissimi accoppiamenti per ottenere i cosiddetti Flawless: Pokémon con tutti gli IV al loro massimo potenziale. Vi ricordate la Valutazione dei capitoli per Nintendo 3DS? Il giudizio dato dagli NPC addetti a questa pratica era proprio relativo a questo valore. Se gli IV risultassero ancora non modificabili, con tutta probabilità torneremo a vedere di nuovo la comparsa di questi giudici nei Centri Pokémon.

A prescindere da quella che sarà la nuova modalità di allevamento di Pokèmon competitivi, i cambiamenti finora annunciati sembrano promettere agevolazioni in grado di rendere qualunque esemplare del materiale per le competizioni online, in modo così da venire in contro anche agli allenatori più giovani e meno inclini a cifre e numeri nascosti.

Pokémon leggendari in minor misura

Infine la nota che tutti aspettiamo di sapere: Zacian e Zamazenta si uniranno ai Pokémon disponibili per le lotte competitive? Stando alla descrizione di Galar: L’Esordio potremmo dire di no, ma al momento conosciamo solamente solo due dei possibili leggendari del titolo. Ce ne potrebbero anche essere altri non ancora rivelati o forme Gigamax considerate come leggendarie, fattori che comunque potrebbero non essere neanche calcolati nella lotta al competitivo.

Finora la presenza di Pokémon forti come Xerneas, Mega-Rayquaza-Groudon-Kyogre, Lunala e Solgaleo si è rivelata molto, troppo polarizzante negli scontri online. Una tendenza che partiva dall’esigenza di dare un senso all’enorme mole di leggendari che i titoli si portavano appresso da Nero e Bianco. Ora però, per le restrizioni già analizzate, siamo tornati a una situazione in cui perfino i leggendari potrebbero non essere presenti online, dando quindi spazio ai Pokémon più comuni senza il bisogno di vedersi parare davanti un essere tanto antico quanto potente.

Parte della ragione per questa scelta potrebbe derivare dalla presenza delle forme Gigamax e di come esse siano in grado di cambiare la partita nei loro tre turni. Mettere Gigamax e leggendari nello stesso team sarebbe, appunto, come dare la Mega-evoluzione a Rayquaza: un risultato dimostratosi poco fruttuoso sul lungo termine, per quanto bello.

Anche questo punto dovrà attendere la pubblicazione, come l’analisi più precisa su mosse e abilità, ma non sarebbe affatto male tornare al tempo in cui i Pokémon leggendari (che ricordiamo saranno tutti esclusi dal Pokédex) non potevano essere portati negli stadi online, dando effettivo valore alla loro figura di potere e lasciando campo libero per strategie basate su più di un singolo elemento vincente.

Preparati per i mondiali di Pokémon ed acquista anche tu Pokèmon Spada e Pokèmon Scudo!