Potere all'animazione
Il primo sostanziale cambiamento di questo episodio è il motore grafico. Rigorosamente in cel-shading, l'engine strizza l'occhio ai migliori esponenti di questa tecnica simil-cartone animato, in particolare al bellissimo Okami di Capcom. I tratti marcatamente neri e lo stile deteriorato dei colori donano un tocco di unicità al contesto visivo di Prince of Persia, un contesto applicato a un mondo aperto, caratterizzato da vaste aree di gioco prive di tempi di caricamento.
Entrando nei dettagli, il motore grafico offre ottimi spunti quando si parla di animazioni ed effetti luce, ma non per questo si può gridare al miracolo. Sono diversi, infatti, gli elementi che soffocano lo stile artistico di questo nuovo episodio: alcune strutture poligonali sono poco definite, mentre l'aliasing è un male difficilmente sradicabile. Gestito in modo approssimato anche il clipping, abbastanza evidente nel corso di tutta l'avventura.
L'audio, a sua volta, si destreggia come può tra una colonna sonora pertinente e mai ripetitiva, e un insieme di effetti e voci abbastanza discutibili. Nel complesso, comunque, questa inedita veste dona a Prince of Persia un'importante boccata d'aria fresca, che sicuramente potrà essere sfruttata anche in eventuali episodi futuri.