Storia

Lost Planet 3 prova a bissare il successo dei capitoli precedenti, ma il terzo episodio della saga si rivela privo di mordente.

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a cura di Tom's Hardware

Storia

La campagna di Lost Planet 3 si allontana dalla serie e racconta la storia di Jim Peyton, un minatore in cerca di fortuna nelle pericolose miniere di E.D.N. III. La storia narra gli eventi precedenti rispetto ai primi due titoli della saga, in modo da permettere anche ai nuovi giocatori di capire cosa succede. Al tempo stesso i fan di Lost Planet potranno godersi la possibilità di vedere le prime fasi della colonizzazione di E.D.N. III.

A tutto questo bisogna aggiungere un'ulteriore sotto-trama. Il primo segmento del gioco è ambientato quarant'anni dopo l'arrivo di Peyton su E.D.N. III, e vede il protagonista e sua nipote intrappolati in una miniera crollata. Il nonnino ha una gamba intrappolata sotto una roccia e la nipote non riesce a liberarlo, così lui decide di dirle di scappare e di lasciarlo da solo. Ma soltanto prima di aver ascoltato le sue parole, vale a dire la storia dei suoi primi giorni su E.D.N. III.

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Le prime ore della campagna consistono nello svolgimento dei lavori e dei contratti assegnati dalla N.E.V.E.C., la futuristica azienda energetica che conduce le operazioni minerarie su E.D.N. III. Il lavoro è pericoloso e il pianeta è isolato, ma Peyton spiega di aver accettato di passare un altro anno su E.D.N. III in modo da ottenere più soldi per sua moglie e il figlio appena nato, rimasti sulla Terra.

La breve emozione di combattere alieni e di guidare esoscheletri robotici giganti non serve a mascherare il fatto che sostanzialmente si vaga in giro a compiere incarichi che in altri titoli sarebbero missioni secondarie. Il gioco comincia a salire di livello quando Peyton scopre una cosa che i fan di Lost Planet conoscono già: la N.E.V.E.C. non è ciò che sembra.

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Peyton è un personaggio valido rispetto al protagonista medio degli sparatutto, e anche i personaggi con cui interagisce, ma al tempo stesso non offre una dose sufficiente di complessità. Un difetto che lo rende non interessante, almeno non al punto da rendere entusiasmante il gameplay, di per sé molto ripetitivo.

Peyton non ha difetti da mettere in luce e la sua relazione con la famiglia non è mai esplorata adeguatamente, o rinforzata con qualche stratagemma del gameplay. La sua motivazione più forte sembra essere il portare a termine gli incarichi e guadagnare soldi. Due premesse non proprio convincenti.