Conclusioni

Metro: Last Light è il sequel dell'apprezzato Metro 2033, uno sparatutto in soggettiva tratto dai romanzi di Dmitry Glukhovsky. Scopriamo insieme se gli sviluppatori sono riusciti a limare i difetti del suo predecessore in questa recensione.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Metro: Last Light - Clicca per ingrandire

Genere: FPS

Sviluppatore: 4A Games

Distributore: Koch Media

Voto: 8

Metro: Last Light è sicuramente un buon sparatutto. L'ambientazione cupa e matura è l'aspetto più curato del gioco e sicuramente il più convincente. La grafica è impressionante, a patto di dotarsi di un computer abbastanza potente, e la trama è avvincente.

Tuttavia lo sparatutto di 4A Games non è perfetto. L'intelligenza artificiale dei nemici lascia un po' a desiderare e costringe i giocatori ad alzare il livello di difficoltà per avere un po' di sfida. Inoltre si avverte un'eccessiva linearità, un difetto che tuttavia riguarda molti FPS e che non ci sentiamo di far pesare eccessivamente.

Il risultato è un gioco sicuramente unico, che farà la gioia di chi ha amato il primo capitolo e che potrebbe rappresentare una buona occasione per avvicinarsi a questa saga anche per chi non ha mai esplorato il sottosuolo della Mosca post apocalittica di Glukhovsky.

Pro Contro
Storia coinvolgente Troppo semplice al livello di difficoltà normale
Ambientazioni dettagliate Intelligenza artificiale da migliorare
Grafica curata Autosalvataggi da rivedere
La naturalezza e la fisicità dei gesti compiuti dal protagonista Motore grafico poco ottimizzato

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