Recensione Minimum, l'erede minimalista di Quake

Recensione di Minimum, uno sparatutto che prende il gameplay del mitico Quake e lo trasporta in un contesto moderno e minimalista.

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a cura di Roberto Caccia

Minimum

 

Minimum è uno sparatutto in terza persona che si svolge nelle arene, che fa della sua grafica e dei suoni minimalisti i suoi punti di forza. Paesaggi e personaggi sono infatti progettati e sviluppati con pochi dettagli, sufficienti giusto a rendere questi elementi identificabili. I colori e le musiche sono altrettanto semplici, ripetendo a oltranza infinite (o quasi) variazioni sul tema.

CONTRO: Qualche sporadico calo del frame rate e istruzioni poco chiare su cosa bisogna fare, soprattutto nelle fasi iniziali del gioco.

VERDETTO: Minimum è sicuramente un gioco consigliato a tutti gli appassionati di sparatutto e se già ora il nostro voto si attesta su alti livelli con i prossimi aggiornamenti gli sviluppatori potrebbero portare la loro creatura nel nostro personale Olimpo dei giochi indipendenti.

Introduzione

La caratteristica principale di Minimum, ossia quella su cui basa il suo momentaneo successo, è il "gameplay" frenetico e ripreso a piene mani dal celebre Quake. Il gioco proietta infatti lo spettatore in un'azione immediata, e non c'è bisogno di troppe spiegazioni prima di poter combattere.

Una volta scelto l'approccio, ravvicinato o a distanza, ci si può gettare nella mischia e iniziare la carneficina. Una partita dura quindici minuti e prevede la vittoria per la squadra che totalizza per prima cinquanta uccisioni.

Le armi utilizzabili sono le stesse di ogni sparatutto, come i classici fucili d'assalto, di precisione e a pompa, ma non mancano le armi da mischia, sotto forma di una Katana. Uno degli elementi più importanti di Minimum è che le armi si evolvono raccogliendo cubi rilasciati dai cadaveri nemici. Il proprio arsenale può così mutare sia nell'aspetto sia nella potenza o nella cadenza di fuoco.

I frammenti raccolti permettono di costruire anche le armature, che vanno scelte accuratamente in base alle caratteristiche del nostro personaggio che si vogliono potenziare. Dal punto di vista puramente estetico è evidente l'ispirazione alle classiche armature dei paladini medievali e dei samurai giapponesi.

Minimalismo videoludico

Come già detto a livello visivo le arene sono molto semplici e monocromatiche. Il paesaggio e appena accennato e solo in pochi casi si possono trovare dei focolari che illuminano l'arena, fornendole una colorazione alternativa e piacevole da osservare.

Il proprio personaggio non si può modificare e a livello estetico non gli si può applicare alcun elemento aggiuntivo. Ci si deve quindi accontentare di uno "Stickman" poligonale e grigio, ma per fortuna ci pensano le armi e le armature a renderlo speciale e unico.

Anche la musica di accompagnamento merita una spiegazione a parte, visto che si tratta per lo più di una nota e di numerose variazioni della stessa, in pieno stile minimale. Non aspettatevi virtuosismi di alcun genere, ma l'effetto è convincente e si sposa bene allo stile del gioco.

Chiara e semplice l'interfaccia, che insieme ai caricamenti veloci contribuisce a dare ulteriore leggerezza al gioco. Al momento l'unica linga disponibile è l'inglese, ma gli sviluppatori hanno in mente d'implementare le principali lingue europee con i prossimi aggiornamenti.

Le uniche pecche di Minimum sono relative a brevi cali di frame nelle azioni più frenetiche e un leggero senso di smarrimento avvertito nelle fasi iniziali, visto che le spiegazioni di ciò che si deve fare non abbondano.

Lo stile minimalista invece è sicuramente uno dei punti di forza, e permette a Minimum di non risultare spoglio o tecnicamente carente, ma interessante e accattivante. Si evince infatti che gli sviluppatori siano ben consci del loro lavoro e che questa semplicità sia una vera e propria scelta stilistica.

Videorecensione

Verdetto

Minimum è un titolo che ci ha sorpreso piacevolmente e lo consigliamo a tutti gli appassionati di sparatutto. Il nostro voto si attesta già su ottimi livelli, ma con i prossimi aggiornamenti gli sviluppatori potrebbero perfino ritoccarlo verso l'alto. Non fatevi ingannare dallo stile minimalista; Minimum è un gioco che ha molto da mostrare.