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a cura di Lorenzo Quadrini

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Pro Cycling Manager 2018

dsadadas

Sviluppatore: Cyanide Studios

Editore: Focus Home Enterntainment

Data di uscita: 28 giugno 2018

Provato su: PC

Disponibile su:  pc
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Pro Cycling Manager 2018 si propone nuovamente sugli scaffali reali e virtuali di tutti gli appassionati della bicicletta, dopo un 2017 pieno di luci ed ombre.

Il gioco, come è facile intuire, offre al fruitore vari tipi di esperienze gestionali, tra cui spicca la carriera da dirigente sportivo di una tra le tante squadre a disposizione o quella da manager di sé stessi. Pur condividendo molto tra loro, queste due modalità hanno delle differenze notevoli, tanto da riuscire perlomeno a diversificare l'offerta intrattenitiva dell'opera.

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Partendo da quella manageriale, Pro Cycling Manager 2018 non si smentisce, fornendo un roster di tutto rispetto. Si potranno scegliere liberamente tantissime squadre ciclistiche, a partire dai nomi più blasonati fino alle squadre del campionato Continental. Gli appassionati di ciclismo non avranno quindi problemi a poter gestire i loro campioni preferiti, quali "lo Squalo" Nibali o il britannico Froome.

Pur presentandosi con molte features si capisce subito che il centro di tutta l'esperienza sta nella gestione degli allenamenti. Infatti, mentre la gestione dei contratti dei ciclisti, nonché quella inerente allo scouting ed alla compravendita degli stessi, risulta spesso sbrigativa, le decisioni in merito alle sessioni di gara e quelle di training sono fondamentali per ottenere risultati. Il problema è che alla evidente complessità (anche solo visiva) delle scelte atletiche si contrappone una certa macchinosità nell'ottenere risultati con tattiche variegate o più bislacche, complice anche lo scarso approfondimento delle tipologie di allenamento a disposizione.

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Un grafico in stile foglio excel, accompagnato dall'agenda degli impegni presi dalla squadra, guida il giocatore lungo tutto l'anno ciclistico dei diversi atleti, segnando con un grafico l'andamento dei tre valori più importanti: preparazione, forma e fatica. Il primo è un parametro generale, che inficia sul globale livello fisico del corridore. Il secondo attiene alla sua brillantezza in tappa, potendo quindi influenzare in maniera sostanziale anche gare meno favorite. Il terzo, che si genera a partire dalla difficoltà degli allenamenti o delle gare svolte, va ad intaccare il secondo superata una certa soglia.

Tendenzialmente il trucco sta tutto nello scegliere rispetto alla propria agenda di impegni quando iniziare ad allenare gli atleti in maniera serrata, per far si che arrivino in buona condizione al torneo più importante, preoccupandosi poco dei picchi di fatica per le sessioni successive. Il problema è che la mancanza di differenziazione, oppure di risposte alla fatica diverse in base ai diversi ciclisti, comportano un appiattimento notevole nel sistema di gioco, il quale alla lunga costringe semplicemente a lasciar fare alla IA.

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Il problema della ripetitività accompagna il giocatore per quasi tutta l'esperienza, che si fa ancora più frustrante quando si entra nel vivo dell'anno sportivo, quando la squadra (solitamente per i neofiti si tratta di un team di alto livello) impegna i suoi ciclisti in dozzine di gare da svariate tappe. E se si escludono le grandi del ciclismo mondiale quali Vuelta, Tour de France e Giro d'Italia, ben presto si è letteralmente sommersi da gare su gare, senza possibilità di uscita.

Anche in questo caso, complice il fatto che la "corsa 3D", pur se molto più coinvolgente (permettendo di dare molti più comandi alla squadra) è squassata da un caricamento abbastanza lento, il giocatore finisce quasi sempre per simulare direttamente.

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Il gioco presenta numerosi altri orpelli, tutti validi, ma nessuno davvero capace di portare variabili concrete ai risultati su pista, che finiscono inevitabilmente per essere frutto esclusivo dell'organizzazione dell'allenamento e della fatica, riservando ben poche sorprese ma solo tanta pazienza.

In generale quindi, ad una schermata zeppa di grafici ed informazioni, si contrappone un gameplay semplice, se non addirittura semplicistico, nel quale tutti quegli elementi che contribuiscono a fare le fortune di altri titoli simili (Football Manager tra tutti) - come per esempio le interviste, i dialoghi con gli atleti e con lo staff, gli allenamenti personalizzati, le schermate tattiche - sono completamente assenti.

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Leggermente più dinamica risulta invece essere la modalità ciclista singolo, nel quale il giocatore impersonifica una giovane promessa della bicicletta con l'obiettivo di portarla verso la vetta. Qui l'assenza di alcuni strumenti manageriali conta meno, pur rimanendo i problemi legati all'allenamento. Inoltre il numero ridotto di impegni rende la simulazione più leggera e fruibile. Rimane però il problema di un controllo del ciclista durante la corsa ancora troppo grezzo e la solita immane lentezza nei caricamenti, tanto che pensare di riuscire a finire un Tour de France con tali ritmi è impresa da veri appassionati.

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Dal punto di vista grafico il gioco, come molti altri titoli di questa risma, non compie certo grandi sforzi (ma non ne ha nemmeno bisogno). Le schermate sono forse troppo scure, colpa di una palette non proprio azzeccatissima. Nonostante questo le informazioni consultabili sono sempre facilmente fruibili e il senso di straniamento proprio di alcuni gestionali è fugato. Le sessioni 3D, se non fosse per la lentezza del caricamento, svolgono egregiamente il loro compito e non sfigurano affatto.

Segnaliamo infine che abbiamo provato e recensito anche la controparte per console dedicata alla classica a tappe transalpina: Tour de France 2018, versione "ridotta" di Pro Cycling Manager 2018 ma pur sempre degna di nota.

Pro Cycling Manager 2018PC

PROTantissime squadre selezionabili; Modalità Ciclista singolo abbastanza divertente; Graficamente piacevole.

CONTROGameplay troppo ripetitivo; Caricamenti della simulazione 3D lunghi; Poco coinvolgente

VERDETTOPro Cycling Manager 2018 non riesce a decollare neanche quest'anno, complice la mancanza di una gestione sufficientemente complessa e sfaccettata delle tantissime variabili in gioco nel campo ciclistico. La sufficienza è data dalla mancanza seria di competitors e dal fatto che gli appassionati di ciclismo riusciranno comunque a trarne qualcosa di buono, per tutti gli altri: questo non è il gestionale che state cercando.

6

Tom's Consiglia

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