Recensione They Are Billions - Early Access

They Are Billions è un canonico strategico in tempo reale che però ci fa combattere contro migliaia e migliaia di zombie.

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a cura di Matteo Lusso

They Are Billions

 

Numantian Games, già autori dell'RPG Lords of Xulima, si cimentano in uno strategico in tempo reale che unisce steampunk e zombie. They Are Billions prende spunto dai classici RTS, sostituendo i soliti avversari con infetti controllati dal computer, che si risolvono in epici assedi per la sopravvivenza dell'umanità.

They Are Billions

CONTRO: Assenza del salvataggio manuale; una modalità cooperativa e anche una competitiva online sarebbero grandiose; stile steampunk sottotono.

VERDETTO: Raramente un titolo in Accesso Anticipato è già così completo e ricco di contenuti. Il prezzo di 22,99 euro è più che giusto per They Are Billions, grazie all'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori. In futuro sarà aggiunta anche una campagna ma il fulcro resta la modalità Sopravvivenza dove costruire un insediamento libero di infetti e in grado di resistere alle migliaia di zombie che lo assediano è una sfida sempre diversa e stimolante.

They Are Billions sbarca su Steam in Accesso Anticipato portando una ventata di aria fresca e novità nel mondo degli strategici in tempo reale: sviluppare un insediamento umano mentre si è assediati dagli zombie.

Prendete le classiche meccaniche di un Age of Empires e sostituite tutti gli avversari con migliaia e migliaia (letteralmente) di infetti che attaccano le vostre mura, mentre all'interno la vita prosegue tranquilla, con le fattorie che producono cibo, le miniere che estraggono preziose materie prime e gli umani sopravvissuti che continuano a vivere le proprie vite ed ecco che avete ottenuto l'interessante mix di Numantian Games.

Il gioco è ambizioso e non è ancora completo, infatti è disponibile su Steam tramite l'Accesso Anticipato ma i contenuti non mancano e la pulizia generale, ovvero assenza di bug e glitch grafici, è ottima.

Cosa offre

They Are Billions non si discosta dai canoni degli strategici in tempo reale. La visuale è isometrica, i soldati si controllano direttamente, gli edifici si posizionano liberamente e bisogna ricercare i vari potenziamenti. I giocatori che conoscono il genere si troveranno subito a proprio agio e l'assenza di un tutorial approfondito non pesa particolarmente, anche se, come sempre, le prime partite servono solo per ambientarsi.

La scelta di inserire queste meccaniche in un mondo post-apocalittico con gli zombie è però riuscita. La gestione degli abitanti è infatti automatica; soluzione perfetta per gestire la sicurezza dell'insediamento senza doversi preoccupare di cittadini inattivi. Il fulcro di tutta la partita, che si gioca molto sulla difensiva, è quindi quello di espandere in sicurezza la colonia, addestrare nuovi combattenti, produrre le risorse necessarie alla sopravvivenza, facendo però attenzione a non essere troppo lenti nello sbloccare nuovi edifici e unità.

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Pochi infetti sono facili da gestire, ma a cadenze regolari il gioco ci manda contro delle orde con all'inizio poco decine di zombie per poi divenire migliaia. A quel punto anche il muro più solido vacilla, se non sono stati sviluppati e addestrati i combattenti più forti e imponenti. La gestione delle risorse diventa quindi un nodo cruciale da controllare con attenzione.

Abbiamo infatti le comuni materie prime che sono estratte o prodotte da appositi edifici in determinati punti della mappa - la fattoria ad esempio produce più cibo se posizionata su terreno fertile - e che necessitano di cittadini non occupati ed energia disponibile per funzionare.

Espandersi costa risorse, ma lasciare aree sguarnite può far avvicinare anche un solo vagante che, se giunge a un edificio e lo attacca, può trasformare i cittadini sani in infetti e in un batter d'occhio la partita è persa.

Trovare il giusto equilibrio tra produzione, espansione e difesa non è facile, ma è anche l'aspetto più divertente di They Are Billions. Il gioco è complesso, per quanto non siano presenti strutture o unità in numero esagerato, ma mai frustrante: si perde per colpa nostra e non per problemi di bilanciamento. Naturalmente è necessaria pazienza e voglia di ricominciare un'altra partita da capo fino a completarla sconfiggendo l'enorme ondata finale di infetti.

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A seconda della difficoltà che abbiamo impostato inzialmente, rappresentata da una percentuale, possiamo sbloccare anche tre nuove ambientazioni. La mappa di gioco è generata casualmente tutte le volte, quindi ogni sessione è sempre diversa: può capitare di trovarsi in una posizione facilmente difendibile ma con poche risorse, mentre altre volte è il contrario, tuttavia la ripetitività non si sente subito.

Cosa manca

Al momento, uno dei difetti maggiori è il sistema di salvataggio. Non è possibile salvare manualmente, ma avviene automaticamente dopo un certo periodo di tempo o quando si torna al menù principale. Siccome basta anche una semplice distrazione per perdere ore di progressi, è davvero snervante non poter decidere quando salvare.

Tuttavia quello che per ora è il difetto maggiore di They Are Billions, in realtà è davvero poco grave: il gioco è strutturato per giocare più e più volte imparando dagli errori precedenti.

In generale quello che è già disponibile funziona bene, anche se a lungo andare la sola modalità Sopravvivenza inizia, per forza di cose, a non essere sufficiente.

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Gli sviluppatori hanno confermato che in futuro sarà aggiunta una campagna - e anche nuove lingue, tra cui l'italiano - che oltre a ricoprire la funzione di tutorial, potrà offrire situazioni diverse e particolari.

Infine, per quando la grafica in cel-shading e da fumetto sia un bel bel vedere e con un ottimo livello di zoom, gli sviluppatori dovrebbero migliorare il tocco steampunk che dichiarano nella desrizione del gioco. Strutture, ambientazioni, abitanti e soldati sono un po' anonimi e dall'aspetto piuttosto comune. In ogni caso ancora una volta si tratta di piccolezze, che non inficiano minimante il gameplay frenetico e complesso di questo strategico in tempo reale.

Numantian Games continua comunque a introdurre nuovi elementi, come i sindaci, che possiamo scegliere raggiunto un tot di popolazione e che offrono bonus davvero interessanti, diversi di partita in partita - ci è capitato di poter reclutare fin dai primi momenti una sola unità molto forte in grado di bloccare senza problemi le prime ondate nemiche, è stato un aiuto davvero prezioso. Per questo siamo fiduciosi che They Are Billions riuscirà a migliorarsi grazie a questa fase in Accesso Anticipato su Steam.

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Ci sono quindi delle mancanze che vorremmo veder colmate, ma se si tratta del futuro del gioco, sarebbe davvero ottimo e oltre ogni aspettativa se fosse inserito il multiplayer. Il titolo gioverebbe fortemente di una modalità cooperativa a due o più giocatori, ma anche di una competitiva infetti contro umani.

Conclusioni

Se cercate uno strategico in tempo reale dove arroccarvi in difesa in attesa degli attacchi di migliaia e migliaia di infetti, allora They Are Billions è il gioco che fa per voi. È raro vedere un titolo in Early Access già a questi livelli qualitativi: il mix zombie e RTS proposto da Numantian Games è una ventata d'aria fresca e può intrattenere per ore e ore.

Al prezzo di 22,99 euro, senza sconti, si tratta di un gioco più che consigliato nonostante lo sviluppo non sia ancora terminato. È difficile ma non troppo, graficamente è apprezzabile e vedere i propri combattenti che eliminano un'orda di zombie davanti alle mura dell'insediamento non ha prezzo.


Tom's Consiglia

Potete acquistare They Are Billions per PC a prezzo scontato su Humble Bundle e riscattarlo su Steam.