Resident Evil 4 Remake | Abbiamo provato la versione per iOS

Abbiamo avuto modo di provare la versione per iOS, e MacOs di Resident Evil 4 Remake e, per quanto sia piena di compromessi, ci ha positivamente sorpreso.

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a cura di Andrea Maiellano

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Dopo avervi parlato della versione per iOS di Resident Evil: Village, eravamo indubbiamente curiosi di provare con mano anche il porting di Resident Evil 4 Remake. 

Il motivo è molto semplice, volevamo capire se, dopo aver sdoganato i titoli Tripla A su iPhone e iPad con l’ottavo capitolo della serie più famosa di Capcom, questo nuova conversione sarebbe riuscita a “limare” i vari compromessi sperimentati proprio con Village. 

Breve riepilogo delle puntate precedenti per chi non sapesse di cosa stiamo parlando. Durante il tradizionale Keynote di Apple dedicato alla presentazione dei nuovi iPhone, Apple mostrò una serie di produzioni tripla A che, a detta dell’azienda di Cupertino, sarebbero girate nativamente su iPhone 15 Pro (e 15 Pro Max) e su tutti i dispositivi Apple dotati di un processore della serie M (M1, M2 e il più recente M3).

Dopo aver avuto modo di testare a fondo Resident Evil: Village per iOS, però, abbiamo constatato che il risultato finale, per quanto tecnicamente meritevole di complimenti, presenta una serie di compromessi importanti, i quali resero, almeno secondo noi, il porting per iOS di Resident Evil: Village, una produzione interessante per una nicchia di utenti molto circoscritta.

Senza ovviamente togliere nulla alla qualità intrinseca del prodotto (Resident Evil 4 Remake rimane una produzione incredibile sotto moltissimi punti di vista), anche questa conversione, purtroppo, presenta la stessa serie di compromessi già sperimentata con il precedente porting “Made in Capcom”, presentando un prodotto che, per quanto ben confezionato, si rivolge a una nicchia di giocatori, specialmente in Italia, molto ristretta.

Andiamo con ordine: Resident Evil 4 Remake per iOS viene venduto al prezzo di 29,99€ e, acquistandolo una volta, si potrà fruirne su iPhone, iPad e Mac, a patto di avere a disposizione un device compatibile.

Analogamente all’attuale versione disponibile sulle altre piattaforme, questo porting offre tutti i DLC (acquistabili separatamente) attualmente rilasciati per il gioco, venduti a un prezzo analogo a quello degli altri store digitali.

Resident Evil 4 Remake può essere scaricato gratuitamente e offre ai giocatori la possibilità di fruire di una breve porzione del titolo prima di procedere con l’acquisto completo, in maniera tale da poter provare con mano le performance sul propio dispositivo prima di investire i propri soldi.

Il peso totale del software e di, circa, 30GB (includendo nella conta il DLC Separate Ways) e, ovviamente, il titolo è compatibile con tutti i controller attualmente in commercio, offrendo la possibilità di cambiare le icone a schermo in base al pad che verrà utilizzato (fra Dualsense, controller Xbox e Pro Controller di Nintendo).

Chiarito questo aspetto, troviamo giusto precisare che abbiamo provato Resident Evil 4 Remake esclusivamente su iPhone 15 Pro Max.

Cominciando subito con la prima nota negativa, i comandi a schermo (o comandi touch se preferite) sono fondamentalmente inutilizzabili. Per quanto Capcom si sia impegnata nel permettere di gestire la visuale anche attraverso i due grilletti virtuali che permettono di mirare, e sparare, il risultato finale è comunque limitante sotto troppi aspetti per poterlo consigliare a chicchessia. 

Non per altro, anche gli sviluppatori suggeriscono caldamente di utilizzare un controller per godere dell’esperienza nella maniera più ottimale e, in effetti, non appena si collega un Backbone o, come nel nostro caso, un controller Xbox, Resident Evil 4 Remake per iOS si trasforma in una versione tascabile indubbiamente godibile in mobilità, seppur scendendo, in maniera analoga a Village, a qualche compromesso sul versante tecnico.

Resident Evil 4 Remake su iPhone 15 Pro Max, presenta una risoluzione di 1.560x720 (upscalata tramite MetalFX) e un framerate che punta ai 30fps stabili. Ovviamente su iPad con chip M1 e M2, sia la risoluzione che il framerate potrebbero subire variazioni, ma rimandiamo la risposta a una analisi futura. 

Per quanto riguarda la risoluzione del gioco, l’upscaling funziona bene e, seppur siano presenti delle sgranature evidenti nei paesaggi più ricchi di dettagli, la visione d’insieme è decisamente sorprendente considerando che si sta giocando su uno smartphone.

Il merito di questo risultato è, nuovamente, da accreditare all'ottimo RE: Engine di Capcom unito alla tecnologia MetalFX di Apple, i quali hanno pienamente dimostrato come sia possibile trasporre produzioni di attuale generazione, su una serie di device decisamente varia.

Per quanto riguarda il framerate, invece, il discorso è leggermente diverso, poiché per quanto Resident Evil 4 remake giri a 30fps, durante la nostra prova abbiamo sperimentato numerosi stutter e qualche calo evidente nelle situazioni più concitate. 

Abbiamo apprezzato, invece, un frame-pacing indubbiamente migliore di quello presente in Resident Evil: Village al suo esordio e che, in questo caso, non ci ha restituito quell’orribile effetto molto simile al “jelly-scroll” che affligge l’attuale iPad Mini.  

Per quanto riguarda il surriscaldamento dell’iPhone 15 Pro Max, abbiamo notato uno scenario diametralmente opposto a quello sperimentato con Resident Evil: Village. 

In venti minuti di gioco, difatti, il nostro device si è scaldato in maniera decisamente maggiore rispetto a quando testammo Village, con lo chassis posteriore dell’iPhone che è diventato talmente caldo da risultare fastidioso al tatto.

Discorso analogo a Village, invece, per quanto riguarda unbattery drain” davvero consistente e che ci ha prosciugato il 13% della batteria, nei primi venti minuti di gioco. 

Un dettaglio non di poco conto, considerando che Resident Evil 4 Remake, almeno per quanto riguarda la sua versione per iPhone, è stato concepito per garantire un’esperienza da tripla A in mobilità. 

Con un consumo energetico del genere, diventa complesso suggerire di giocarlo nei momenti di pausa fuori casa, al netto di non disporre di una powerbank per evitare di rimanere senza batteria anzitempo. 

Tenendo in considerazione tutti questi alti e bassi, che caratterizzano esclusivamente la versione per iPhone 15 Pro di Resident Evil 4 Remake, siamo soddisfatti di non esserci trovati di fronte a un semplice esercizio di stile, quanto più a una produzione che, con le dovute ottimizzazioni in termini di ottimizzazione energetica e surriscaldamento del device, è indubbiamente meritevole per quella fetta di giocatori dediti al mobile gaming, oltre che risultare un “ottimo affare” per chi ha a disposizione più di un device Apple, potendo fruire del titolo sia su iOS, che su MacOs, a un prezzo decisamente vantaggioso.

Per quanto, siamo ancor lontani da quella rivoluzione tanto decantata, per via dei numerosi compromessi necessari per poter fruire di un titolo quale Resident Evil 4 Remake su di un iPhone (e se si pensa a come gira su Steam Deck risulta evidente che i tempi non sono ancora maturi), la  conversione di Capcom è un piccolo miracolo tecnico, venduto a un prezzo decisamente interessante (sia per quanto riguarda la qualità complessiva dell’opera che per il fatto di essere una Universal App) e che siamo certi soddisferà pienamente le esigenze degli amanti del mobile gaming.

La strada è stata spianata, ora serve solo lavorare a fondo per offrire delle esperienze che possano risultare soddisfacenti per tutte le tipologie di giocatori.