Ryan Brant, il fondatore di Take-Two, è morto

Ryan Brant, fondatore di Take-Two, è deceduto pochi giorni fa: ricordiamo i punti salienti della sua carriera, dagli anni novanta a oggi.

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a cura di Nicola Armondi

Ryan Brant, fondatore di Take-Two Interactive, è deceduto il 23 marzo all'età di 49 anni, lasciando una moglie, Diana, e quattro figli, oltre a entrambi i genitori. Un portavoce di Take-Two ha parlato ai microfoni di GamesIndustry: "Siamo estremamente tristi per la morte di Ryan Brant. La sua visione dell'intrattenimento interattivo ha dato vita alla lunga storia della nostra compagnia e gli siamo grati per tutto quello che ha fatto. Facciamo le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici."

Brant ha fondato Take-Two nel 1993, con un investimento da 1.5 milioni di dollari ottenuti tramite la famiglia e alcuni investitori privati. Precedentemente, ha lavorato col padre, Peter Brant, sulla rivista Interview, ma aveva sempre desiderato di lanciarsi nel mondo degli affari e dell'intrattenimento tecnologico.

Sotto la guida di Brant, Take-Two ha rilasciato vari giochi FMV di successo, prima di diventare un publisher e inglobare altri studi di sviluppo. Le acquisizioni inclusero DMA Design, conosciuta poi come Rockstar Games: la relase di GTA III ha reso Take-Two una forza primaria dell'industria.

Brant lasciò il ruolo di CEO di Take-Two nel 2001, e poi quello di presidente nel 2004, diventando il vice presidente della produzione. Nel 2006 ha abbandonato la compagnia completamente. Purtroppo la sua carriera è stata macchiata in seguito a una denuncia della SEC (Securities and Exchange Commission) legata a una serie di errori nella dichiarazione dei redditi che ha visto Take-Two e i suoi dirigenti pagare una tassa di milioni di dollari.

Una seconda indagine ha poi trovato Brant nuovamente colpevole per falsificazione di registri contabili, nel 2007. È stato multato per 7.3 milioni di dollari e gli è stato impedito di assumere altre posizioni di controllo all'interno di qualsiasi società ad azionariato diffuso.

In ogni caso, il suo lavoro dei primi anni ha permesso la nascita di una grande compagnia e, di riflesso, anche di Rockstar Games, uno dei sviluppatori più amati dal pubblico.