Shadow Power | Un nuovo contendente al trono del cloud gaming.

Ho avuto modo di provare a fondo Shadow Power, un servizio di cloud gaming atipico, performante ma non per tutte le tasche.

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a cura di Andrea Maiellano

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Conoscevo già da qualche anno Shadow per via dei numerosi Hands-On che feci in remoto durante il periodo della pandemia. Per quanto le circostanze con cui conobbi il servizio francese non furono delle più rosee, indubbiamente rimasi sorpreso per l’ottima stabilità del servizio, oltre alla praticità con cui in pochi secondi potevo dedicarmi all’anteprima di turno. Quello che scoprii solo in seguito, fu che Shadow non era un servizio pensato esclusivamente per un uso privato/professionale ma, analogamente ad altri competitor quali Nvidia GeForce NOW, poteva essere fruito da chiunque, al netto di pagare il “canonico” abbonamento mensile.

La differenza rispetto ad altri servizi, però, è che Shadow permette di accedere a un computer in tutta la sua interezza, rivelandosi una risorsa molto preziosa per tutti quegli “addetti ai lavori” che necessitano una macchina performante e sempre disponibile. Un dettaglio non di poco conto e che, per certi versi, mi fa capire come mai si parli così poco di Shadow quando, a tutti gli effetti, si tratta di un servizio che può essere tranquillamente sfruttato per il cloud gaming, soprattutto considerando la potenza delle macchine messe a disposizione degli utenti.

Probabilmente anche i vertici di Shadow hanno pensato la stessa cosa poiché, da qualche settimana, il servizio ha deciso di spingere maggiormente sul settore cloud gaming, proponendo un nuovo tier pensato specificatamente per i videogiocatori. Shadow Power è il nome di questo  nuovo abbonamento che, invece di presentarsi come un prodotto a se stante, è stato concepito come un’espansione del modello base. Vi interessa solo lavorare in remoto su una macchina performante? Potete sottoscrivere un abbonamento a Shadow. Volete sfruttare una macchina dotata di Nvidia GeForce RTX 3070? Potete acquistare l’estensione Power per avere a disposizione una macchina da gaming, decisamente performante, solo quando realmente avrete bisogno di sfruttarla.

Forse voi non lo sapete ma io ho un feticismo per tutti questi servizi cloud che offrono computer stra-performanti che dovrebbero rendere il PC gaming accessibile anche a chi non può, o semplicemente non vuole, investire somme importanti in machine da gioco di tale portata. Quindi, molto semplicemente, mi ci sono lanciato a pesce per qualche settimana.

Un servizio completo in tutto

Innanzitutto è necessario spiegarvi che, sottoscrivendo un abbonamento a Shadow, vi ritroverete, letteralmente, a noleggiare un computer remoto a cui potrete accedere attraverso un semplice applicativo disponibile per Windows, Mac, Ubuntu, iOS, iPadOS, tvOS, Android, Android TV e Oculus Quest. Il controllo della macchina remota è pressoché totale, poiché Shadow vi fornirà i permessi da amministratore, permettendovi di installare praticamente ogni tipo di applicazione, gestire i file salvati al suo interno e svolgere qualsiasi tipologia di operazione.

Questo, ovviamente, vuol dire che è possibile installare, letteralmente, qualsiasi gioco supporti la scheda tecnica della macchina noleggiata, senza limitazioni di alcun tipo e senza dover controllare la presenza del titolo scelto all’interno di lunghe liste.

Ovviamente, come vi accennavo poc’anzi, bisogna tenere a mente la scheda tecnica della macchina “base” messa a disposizione da Shadow: Intel XEON a 3.5 GHz, Nvidia GeForce GTX 1080, 12 GB di RAM DDR3, Windows 10 a 64 bit, supporto a tutte le risoluzioni e un SSD da 256 GB. Proprio in virtù della scheda tecnica, non propriamente adatta al PC gaming di ultima generazione, con l’aggiunta di 15€ si può, letteralmente, trasformare la macchina a vostra disposizione, cambiando scheda video, processore e RAM per poter giocare in tutta tranquillità ai titoli più recenti.

AMD EPYC 7543P a 2.8 GHz con 4 core e 8 thread (molto simile a un AMD Ryzen 3600), Nvidia RTX A4500 con 20 GB di memoria GDDR6 (un modello analogo alla RTX 3070) e 16 GB di RAM DDR3, sono la dotazione che si può ottenere accedendo al servizio Shadow Power. Una dotazione che magari potrà sembrare poco competitiva rispetto alle altre offerte proposte dai competitor ma che indubbiamente acquisiscono un valore aggiunto nel momento in cui si riflette sul fatto che il PC, messo a disposizione, è completamente gestibile dall’utente finale.

Oltre a questo importante aspetto, Shadow Power può essere fruito attraverso più monitor collegati contemporaneamente, i quali a loro volta possono gestire risoluzioni differenti (fino a 4K) contemporaneamente. Un altro valore aggiunto è dato dal fatto che il PC in remoto è connesso a una rete internet decisamente performante, in grado di avvicinarsi mostruosamente a 1 Gbps in download e a superare comodamente i 100 Mbps in Upload.

L’unico aspetto che non mi ha convinto del tutto, specialmente considerando il prezzo del servizio, risiede nella gestione dello spazio di storage del PC remoto. Ogni macchina, come vi accennavo poc’anzi, dispone di 256 GB, i quali possono essere espansi, fino a un massimo di 5 TB, acquistando dei pacchetti aggiuntivi in base alle proprie necessità. Per carità, niente di diverso dai vari servizi di storage in cloud ma considerando il prezzo finale di Power Shadow, dover spendere altri 2,99€ per ogni pacchetto aggiuntivo da 256GB di storage potrebbe far storcere il naso a molti utenti.

Affrontando il discorso prezzo, sono più che cosciente che potrà sembrare eccessivo per molti utenti Shadow Power, difatti, costa complessivamente 44,98€ al mese (29,99€ per la versione base più ulteriori 14,99€ per l’upgrade Power), il tutto senza contare il costo di eventuale storage aggiuntivo. Un prezzo indubbiamente importante, specialmente se si considera la “mensilità” della spesa che, però, viene giustificata dai numerosi aspetti positivi che ho potuto constatare durante le settimane spese insieme a Shadow Power.

Innanzitutto chiarisco subito che l’esperienza “PC to PC” (nel mio caso Mac to PC) si rivela fluida e priva di latenza. La connessione a mia disposizione è stata una fibra da 200Mb fruita sia attraverso cavo Ethernet, sia via WiFi da 5GHz. Indubbiamente una buona connessione ma nemmeno una fra le migliori a disposizione e che, comunque, mi ha permesso di lavorare agevolmente con Shadow Power, sfruttando il PC remoto nella stessa maniera in cui uso quotidianamente il mio Mac.

L’esperienza è stata leggermente diversa, invece, nel momento in cui ho deciso di testare Shadow Power attraverso i miei dispositivi mobili (nella fattispecie iPhone, iPad e AppleTV). Il problema principale è stata l’assenza di un’interfaccia disegnata appositamente per questi device. Una mancanza che ha reso la fruizione del mio computer remoto leggermente più scomoda e meno immediata, seppur sempre fluida e priva di lag (specialmente quando connesso in 5G).

Shadow Power in ambito videoludico

In ambito videoludico, che è dove Shadow Power vuole proporsi, l’esperienza finale ha mostrato pienamente il grosso vantaggio di avere il pieno controllo del PC remoto, pur presentando alcune, ovvie, operazioni accessorie da compiere prima di poter giocare.

Shadow Power, infatti, non è un sistema “Plug and Play” e richiede all’utente di installare manualmente i vari launcher e, conseguentemente, i vari giochi presenti nelle nostre librerie. Un processo naturale per chiunque sia abituato a giocare su PC ma che si scontra, inevitabilmente, con quella immediatezza d’uso tanto promossa dalla concorrenza.

La possibilità, però, di poter installare MOD, ritoccare le impostazioni grafiche, gestire ogni parametro dei vari giochi e, addirittura, streammare come su un computer tradizionale, indubbiamente offrono quel valore aggiunto che, solo una volta che si ha avuto l’occasione di provare con mano Shadow Power, si riesce pienamente a comprendere, arrivando perfino a giustificarne il prezzo elevato.

Una volta iniziato a mettere alla prova, con qualche titolo “next-gen”, Shadow Power sono rimasto ben più che sorpreso dalla qualità offerta dal servizio. Elden Ring, Cyberpunk 2077, Marvel’s Spider-Man Remastered… tutti giocati con Ray Tracing attivo, 60 fps e una risoluzione che ha raggiunto il tetto massimo dei 1440p. La fluidità delle immagini a schermo non ha mai avuto nulla da invidiare a quella proposta da un PC tradizionale e il supporto nativo ai controller di Sony e Microsoft, mi ha permesso di fruire, anche in mobilità, dei vari titoli presenti nella mia libreria in maniera decisamente comoda.

Inoltre, in caso si fosse sprovvisti di pad, Shadow Power propone dei comandi touch atti a simulare la pulsantiera di un controller tradizionale, offrendo un paliativo che, seppur non comodissimo, può rivelarsi interessante per qualche partita mordi e fuggi nei tempi morti. Gli unici momenti, infine, in cui ho potuto percepire un ritardo nell’input dei comandi, è stato quando la mia connessione domestica ha accusato alcuni cali drastici della banda. Niente di sorprendente ma comunque importante da sapere in caso non si abbia a disposizione una connessione stabile.

Shadow Power, in conclusione, è un servizio indubbiamente ottimo ma altresì molto peculiare e che, sicuramente, è indirizzato a una fetta ben precisa di consumatori. Può essere, infatti, una soluzione temporanea per chiunque sia in procinto di cambiare il proprio PC da gaming, così come un ottimo sistema per sfruttare il proprio Mac come macchina da gioco. La possibilità di portarsi un PC virtuale sempre con se, attraverso l’applicazione per device mobile, è indubbiamente un valore aggiunto che potrebbe diventare un punto di forza molto importante, qualora gli sviluppatori decideranno di rendere più funzionale l’applicativo per dispositivi mobile. La possibilità di poter controllare totalmente il PC, infine, è assolutamente il fiore all’occhiello di un servizio il cui unico, reale, punto debole è un prezzo non alla portata di tutte le tasche.