PlayStation in difficoltà sul cloud gaming, ma si va avanti

In un'intervista al Financial Times, il CEO di Sony Corporation, Kenichiro Yoshida, ha espresso la sua opinione sul cloud gaming.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

In un'intervista al Financial Times, il CEO di Sony Corporation, Kenichiro Yoshida, ha espresso la sua opinione sul cloud gaming, sottolineando le sfide tecniche e i costi associati a questa tecnologia. Sebbene Yoshida abbia riconosciuto il potenziale del cloud gaming come modello di business straordinario, ha evidenziato le difficoltà che il settore deve affrontare.

Una delle principali preoccupazioni di Yoshida riguarda la latenza, che rappresenta la sfida più grande per il cloud gaming. La latenza si riferisce al ritardo tra l'input del giocatore e la risposta del gioco, ed è un problema che può influire sull'esperienza di gioco.

Un altro problema rilevante è l'inefficienza di costo dei servizi di cloud gaming, poiché i server sono in gran parte inattivi durante il giorno, mentre il traffico aumenta di sera quando gli utenti hanno più tempo per giocare. Yoshida ha citato l'esempio di Microsoft e del defunto servizio di cloud gaming Stadia di Google. Tuttavia, Sony ha sfruttato questo tempo per lavorare a qualcosa di inedito come GT Sophy, un'IA pensata per competere contro giocatori su Gran Turismo.

Sony è stata una delle prime aziende a entrare nel settore del cloud gaming, acquisendo Gaikai nel 2012 per 380 milioni di dollari e successivamente acquisendo la tecnologia del concorrente OnLive (facendo nascere di coneguenza PlayStation Now). Yoshida ha però evitato di commentare la proposta di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Xbox.