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a cura di Andrea Guerriero

Tornerà a tessere la sua fumettistica tela su PlayStation 4 il 7 settembre 2018. Il debutto sulle console di casa Sony risale al 2000, e la sensazione è pressoché la stessa: Spider-Man potrebbe seriamente ridefinire le avventure di stampo supereroistico. Innalzandone ulteriormente la qualità visiva e squisitamente ludica.

Gli sviluppatori di Insomniac Games - gli stessi creatori del draghetto viola Spyro, anche lui in aria di ritorno - promettono di rispettare la gloriosa tradizione dell'arrampicamuri di quartiere, rendendo le sue imprese tra le strade di New York assoluta delizia per quei giocatori che apprezzano l'alter ego di Peter Parker e, in generale, le esperienze a colpi di superpoteri e DualShock. D'altronde è cosa nota, "da un grande potere derivano grandi responsabilità"!

Il team guidato da Brian Horton non è comunque il primo ad aver stuzzicato gli esigenti palati dei fan. In attesa del debutto di Spider-Man sulla piattaforma di ultima generazione targata Sony, è allora doveroso mettere nero su bianco - e balloon! - un po' di storia, andando a (ri)scoprire alcuni dei migliori videogame dedicati a uomini e donne dalle abilità straordinarie.

Voi non dovete fare altro che stirare la vostra tutina in latex e seguirci in questo viaggio fuori dal comune.

LEGO Marvel Super Heroes

Non tutti amano i giochi LEGO, ma qualsiasi fan Marvel dovrebbe provare almeno una volta nella vita il coloratissimo LEGO Marvel Super Heroes - il secondo episodio è uscito a novembre dello scorso anno, e nella nostra recensione vi diciamo se vale l'acquisto. 

Con la sua New York in mattoncini completamente esplorabile, il titolo di Traveller's Tales metteva sul piatto una pletora di personaggi sbloccabili, un'avventura del tutto originale e livelli piuttosto complessi, in cui mettere alla prova le nostre abilità deduttive.

Si tratta, insomma, di un minestrone divertentissimo e pieno di citazioni, che non si vergogna a ''ridicolizzare'' i familiari volti della Casa delle Idee, attraverso una serie di intermezzi cinematici che strappano più di un sorriso.

X-Men Legends

Molti tendono a dimenticarsi del titolo targato Activision, classe 2004, in favore del suo seguito spirituale, Marvel: La Grande Alleanza. Ed è un peccato, considerando che l'action RPG di Raven Software è tutt'ora il miglior titolo basato sul gruppo di mutanti più famosi della storia del fumetto.

x men legends wolverine

In X-Men Legends non potevano mancare gli artigli del vecchio Logan!

Il gruppo guidato e plasmato da Charles Xavier si muoveva nel più classico dei dungeon crawler, in cui alternare il controllo dei quattro eroi a schermo per abbattere orde di nemici, metalliche Sentinelle e, nelle battute finali, il possente Magneto. Il ''fattore X'' è assicurato!

The Adventures of Batman & Robin

Più avanti lo capirete da soli, Batman è riuscito a ritagliarsi un posto speciale nei cuori dei videogiocatori. E in questa top 10 dal potere facile. 

Già nel 1994, Konami si avvolse nel mantello del Cavaliere Oscuro, portando su SNES il suo The Adventures of Batman & Robin, godibilissimo platform con elementi da picchiaduro a scorrimento che prendeva ispirazione dalla serie animata Batman: The Animated Series del 1992.

Una serie, quella creata da Eric Radomsky e Bruce Timm, che modernizzò il pipistrello DC e che ebbe il merito di contagiare la casa di Pro Evolution Soccer e Castlevania e di calarci in alcune delle boss fight più spettacolari di sempre. 

Batman: Arkham Asylum

La consacrazione del Cavaliere Oscuro nel mondo poligonale arrivò però solo con Batman: Arkham Asylum, capostipite della trilogia di Rocksteady Studios. 

Batman è riuscito a ritagliarsi un posto speciale nei cuori dei videogiocatori

batman arkham asylum

Il primo episodio, dalle sfumature gotiche e opportunamente cupe, si avvaleva della penna di uno sceneggiatore d'eccezione, Paul Dini, portandoci nel cuore di una Gotham City viva e pulsante e di un vero e proprio fumetto interattivo.

Certo, il tutto si svolgeva su una sola isola e nel corso di una notte,  per altro con combattimenti con i boss fin troppo presenti, ma la compagnia britannica stava facendo quello per cui era stata chiamata: ridefinire i giochi d'azione sui supereroi.

Injustice 2

Sequel diretto di Gods Among Us, Injustice 2 affina quanto di buono già visto nel predecessore, inserendo anche alcune golose novità.

Gli stessi autori di Mortal Kombat ci invitano a scendere nell'arena al fianco di supereroi e supercriminali a marchio DC Comics, permettendoci di modificarne l'aspetto e parte delle abilità grazie ad un semplice editor, da migliorare scazzottando gli avversari in singolo e in multiplayer per conquistare preziosi pezzi di equipaggiamento.

Più che un picchiaduro, il secondo Injustice e il suo Multiverso sono un sentito omaggio a personaggi leggendari, antologie stracolme di biografie e citazioni che non possono che attrarre i cultori di Superman e compagni.

Piccola chicca è la presenza, tramite DLC, delle Tartarughe Ninja, così da quadruplicare il divertimento. Se non ci credete, godetevi pure la nostra recensione della recente Legendary Edition.

Batman: Arkham City

Nel 2011, i ragazzi di Rocksteady tornarono a familiarizzare con il manicomio di Arkham e con i suoi illustri ospiti. 

Batman: Arkham City riusciva a farci sprofondare nel bat-universo, nel marcio di Gotham e in tante piccole strorie autoconclusive che avvicinarono ancor di più la visione del team inglese alle migliori storie a fumetti dell'alter ego di Bruce Wayne. 

Inebriante e a tratti terrificante, il sequel procedeva su due binari, quello solcato dalla trama principale e quello, addirittura migliore, dei suoi substrati narrativi. 

Rintracciare un pericoloso serial killer, impedire a un assassino di raggiungere la sua vittima, affrontare Victor Zsasz o vestire i panni della bella e letale Catwoman per recuperare preziosi bottini furono alcune delle ragioni che resero Batman: Arkham City superiore al suo predecessore in praticamente ogni aspetto.

Viewtiful Joe

Abbandonando per un attimo Marvel e DC Comics, è impossibile non citare il bellissimo - e spesso sottovalutato - Viewtiful Joe.

Hideki Kamiya e Clover Studio hanno saputo confezionare, in tutta la  penellata bellezza del cel-shading, un omaggio divertente, brillante e  assolutamente appagante al mondo supereroistico. Apparentemente un banale picchiaduro a scorrimento, il capolavoro edito da Capcom nascondeva, neppure troppo velatamente, un gameplay complesso e una dichiarazione d'amore all'estetica e alle mascherine da comics. La storia, poi, proseguiva con toni epici e volutamente sopra le righe, proprio come i fumetti hanno insegnato a ben più di una generazione.

Viewtiful Joe era una dichiarazione d'amore all'estetica e alle mascherine da comics

viewtiful joe

Non a caso, Viewtiful Joe seguiva le peripezie di un eroe improvvisato - Joe, appunto - chiamato a salvare la sua ragazza Silvia,  rapita mentre si trovavano al cinema dall'antagonista del film che stavano guardando insieme, trasferendo pertanto il luogo delle azioni nella pellicola. Attraverso gli insegnamenti del guru del ragazzo, Captain Blue, il giovane è capace di sfruttare i suoi straordinari poteri e sconfiggere il male.

Spider-Man

Lo abbiamo menzionato all'inizio, e ci tocca tirarlo fuori dal cilindro ancora una volta. 

Questo perché lo Spider-Man di Neversoft e Activision è considerato, a ragione, di gran lunga il miglior adattamento possibile delle gesta del nostro amichevole ragno di quartiere. Appesi al chiodo tavola e rotelle, gli stessi sviluppatori di Tony Hawk's Pro Skater ci portarono per la prima volta a scalare pareti e oscillare da un palazzo all'altro appesi a un filo di ragnatela, sullo sfondo di una Grande Mela finalmente in open-world.

spider man copertina

La copertina di Spider-Man ricalcava lo stile classico di Stan Lee e Steve Ditko

Si tratta di un gioco creato per i fan dai fan di Spidey, impreziosito da un doppiaggio irriverente e ricco di comparsate e battute rivolte a chi leggeva i fumetti.

Astro Boy: Omega Factor

Una gemma senza tempo da una Tresure in grazia creativa. Questo è Astro Boy: Omega Factor, un picchiaduro a scorrimento che seguiva da vicino le avventure del ragazzo-robot nato dalla mente di Osamu Tezuka.

E lo faceva, nel 2003, addirittura sui piccoli schermi del Game Boy Advance, chiamandoci ad abbattere orde di nemici sfruttando un certosino sistema di combattimento melee e potentissimi attacchi speciali. 

Bello, a tratti bellissimo, Omega Factor riuscì a cogliere la vera e più profonda essenza di Astro Boy. Nonostante la serie originale si rivolga al pubblico dei più giovani, il videogame non temeva di divagare verso tematiche mature, dagli omicidi politici al conflitto sociale tra umani e macchine senzienti, arrivando a toccare topic decisamente bollenti - ricordiamo riferimenti ai genocidi e al post-nucleare.

Batman: Arkham Knight

Ed eccolo qua, il vincitore. Forse una scelta scontata, la nostra, ma assolutamente giustificata da quanto di bello, solido e appagante è riuscita a creare la solita Rocksteady Studios con il suo Batman: Arkham Knight

La terza volta a Gotham City del team stanziato sull'isola di Sua Maestà è sbalorditiva, consolidando gameplay e ritmi dei precedenti capitoli e innazandoli verso le vette dell'open world più puro - e duro. 

batman arkham knight 1

Gettarsi in picchiata dalle verticalità di Gotham un'ultima volta è un'esperienza da vivere tutta d'un fiato, tra le nebbie di una città malata e gli altrettanto pericolosi corridoi della mente dello stesso protagonista. 

Arkham Knight è stato per DC Comics quello che lo Spider-Man di Insomniac potrebbe essere per Marvel. Non trovate anche voi?